Miss Peregrine, La mia vita da zucchina, Partisan, Kill your friends e i voti del mese in homevideo - Parte 1

Il film di Tim Burton, il poetico prodotto di animazione in stop motion, lo sconvolgente film con Vincent Cassel e un inquietante direct to video al centro della prima parte della rubrica mensile homevideo. E ancora il cinepanettone Poveri ma ricchi, il mockumentary Il passo del diavolo, il vecchio horror La macchina nera, le risate di Un Natale al Sud e il documentario Indro. L'uomo che scriveva sull'acqua.

La prima parte della nostra rubrica homevideo mensile si apre con un blockbuster firmato da Tim Burton, ovvero Miss Peregrine - La casa dei ragazzi speciali, con una magnetica Eva Green. Animazione in stop motion e soprattutto poesia ed emozioni nel bellissimo La mia vita da zucchina, candidato anche agli Oscar, per poi passare al teso e avvincente film spagnolo Desconocido - Resa dei conti. Piccola parentesi da ridere con Poveri ma ricchi, per poi rituffarsi in atmosfere più tese, dal folle e sfrenato Kill Your Friends all'avvincente mockumentary Il passo del diavolo. Chiusura con la l'arrivo in alta definizione dell'horror di 40 anni fa La macchina nera, con le risate di Un Natale al Sud e il documentario Indro. L'uomo che scriveva sull'acqua, dedicato ovviamente al grande giornalista Indro Montanelli.

Miss Peregrine’s Home for Peculiar Children: l'attrice Eva Green in una foto del film
Miss Peregrine’s Home for Peculiar Children: l'attrice Eva Green in una foto del film

Quel mondo magico di Tim Burton: Miss Peregrine - La casa dei ragazzi speciali

IL FILM. Visivamente spettacolare e tipicamente burtoniano, Miss Peregrine - La casa dei ragazzi speciali pecca forse un po' sul piano delle emozioni ma resta un prodotto decisamente suggestivo. Nel film di Tim Burton tratto dal romanzo di Ransom Riggs, l'adolescente Jacob (Asa Butterfield) cerca di seguire i racconti fantastici del nonno e attraversa l'oceano per scoprire il segreto di un rifugio in cui decenni prima avevano trovato riparo lo stesso nonno e altri piccoli orfani scampati all'orrore della seconda guerra mondiale. I genitori non credono all'esistenza di questo mondo magico con tanti ragazzi dai poteri speciali, ma Jacob scoprirà che è tutto vero. Nel cast anche Eva Green, Judi Dench e Samuel L. Jackson.

IL BLU-RAY. Miss Peregrine - La casa dei ragazzi speciali è disponibile anche in alta definizione grazie al blu-ray targato 20th Century Fox Home Entertainment, tecnicamente ottimo e ricco di extra. Il video spicca per la capacità di restituire in maniera splendida tutte le variazioni cromatiche del film, sotto questo spetto molto ricco, come sempre in Tim Burton. Nel contempo il dettaglio resta sempre di eccellente qualità, a parte qualche lieve flessioni nelle scene scure e in quella subacquea, dove compare un leggero banding. Piccoli difetti di un video per il resto ottimo e spettacolare. Fantastico l'audio, anche se la traccia italiana si ferma a un DTS 5.1, ottimo ma inferiore al devastante DTS HD 7.1 inglese, una vera esplosione di effetti che circondano con energia e potenza lo spettatore, con un sapiente uso di tutti i diffusori e un sub muscolare. Traccia italiana inferiore per dettaglio e dinamica, ma comunque molto coinvolgente. Perfetti dialoghi e resa della colonna sonora.

DA NON PERDERE. Corposi gli extra con quasi due ore di materiale. Si parte con Storia di peculiarità (13 minuti), featurette nella quale l'autore Ransom Riggs parla della genesi della storia e le origini del romanzo. A ricoprire una parte corposa è la sezione Gli "Speciali" (ben 65 minuti in tutto), che fornisci profili dettagliati di tutti, ma proprio tutti, i protagonisti del film, con descrizione e curiosità di ogni ragazzo speciale raccontate da Tim Burton e dagli stessi attori che interpretano i personaggi. Si prosegue con Vacui ed Ex-Vacui (9'), che approfondisce invece i cattivi del film. A seguire Anello Temporale (18') che analizza ovviamente quello che è la caratteristica del mondo dei protagonisti, ovvero il loop temporale, i cicli di tempo e come funzionano. A completare il tutto il video musciale "Wish That You Were Here" di Florence and the Machine, una galleria di immagini e il trailer.

Miss Peregrine’s Home for Peculiar Children: foto di gruppo per i giovani protagonisti
Miss Peregrine’s Home for Peculiar Children: foto di gruppo per i giovani protagonisti

Poesia e emozioni in stop motion: La mia vita da zucchina

IL FILM. Stop motion e grandi emozioni, pupazzi e poesia: La mia vita da zucchina di Claude Barras ha sicuramente meritato la nomination agli Oscar, sia per lo script toccante che per la particolare lavorazione del film. Il protagonista è Courgette, un bambino che dopo la morte della madre si ritrova in un orfanotrofio. Dopo le prime difficoltà, in mezzo a bambini dalle tante storie tristi e disperate riuscirà a integrarsi e perfino a trovare la speranza di un futuro migliore.

IL BLU-RAY. La mia vita da zucchina arriva in homevideo anche in alta definizione con un blu-ray Teodora distribuito da CG Entertainment che si rivela di eccellente fattura tecnica e sufficiente negli extra. Il video è stupendo e riproduce alla perfezione lo stile del film. Lode anche all'audio, presente in DTS HD 5.1 sia in italiano che in francese e capace di restituire una scena sonora molto ricca, con i diffusori abili a catturare tutti i rumori anche leggeri della vita dell'orfanotrofio con efficace precisione e con una curata separazione dei canali. Negli extra oltre al trailer troviamo un interessante making of di 10 minuti con interviste ai realizzatori e spiegazione del metodo di lavoro e del design.

DA NON PERDERE. Il video è davvero eccezionale per la capacità di definire con cura tutto il superbo lavoro della stop motion. I dettagli sono sempre incisivi e in grande evidenza, anche quelli minimi, i particolari di tutti i pupazzi e le ambientazioni presentano una ricchezza di elementi davvero suggestiva, amplificata da un croma forte e caratterizzato da colori vivi e saturi. Gli occhioni dei personaggi sono qualcosa di davvero difficile da dimenticare.

La mia vita da zucchina: un'immagine del film animato
La mia vita da zucchina: un'immagine del film animato

L'esordio australiano che ha stregato il Sundance: Partisan

IL FILM. Cupo, sconvolgente, capace di portare lo spettatore in un luogo grigio e claustrofobico dove vige un codice morale deformato, Partisan ha saputo stregare il Sundance Film Festival grazie all'abilità dell'esordiente regista australiano Ariel Kleiman. E alla bravura di Vincent Cassel, capace di vestire con efficacia i panni di Gregori, leader carismatico di un gruppo di donne e bambini maltrattati che lui ha raccolto da varie esperienze. Ai ragazzini insegna tutto, perfino a uccidere. Finchè uno di loro, Alexander (un bravissimo Jeremy Chabriel) comincerà a pensare con la propria testa e metterà in discussione l'autorità di Gregori.

IL BLU-RAY. Partisan è proposto da Koch Media anche in alta definizione con un blu-ray che sfodera un video morbido ma aderente alle cupe tematiche del film. L'audio in DTS HD 5.1, presente sia in italiano che in originale, privilegia soprattutto i dialoghi, peraltro sempre puliti e con ottimo timbro, mentre l'ambienza è un po' timida, soprattutto dai rear, ma anche per le scene proposte dal film. Negli extra troviamo le interviste al regista Ariel Kleiman (15 minuti) e a Vincent Cassel (9').

DA NON PERDERE. Il video come si diceva è molto morbido, quasi pastoso nelle scene più scure, ma questo look è perfettamente aderente alla fotografia del film e soprattutto alle chiuse e torbide atmosfere dettate da questo mondo tutto particolare dove si svolge la vicenda. Anche il contrasto poco accentuato e il croma, un po' smorto con colori tenui e mai squillanti, permette allo spettatore di immergersi in un contesto grigio e claustrofobico.

Partisan: Vincent Cassel in un momento del film
Partisan: Vincent Cassel in un momento del film

Il cinepanettone e la vincita che stravolge la vita: Poveri ma ricchi

IL FILM. È stato uno dei cinepanettoni 2016: diretto da Fausto Brizzi, Poveri ma ricchi punta tutto sulla verve di Christian De Sica ed Enrico Brignano e racconta le vicissitudini di una povera famiglia laziale che vince a una lotteria 100 milioni di euro ma ovviamente cerca di non farlo sapere a nessuno. Ma quando la notizia inizierà a diffondersi, decidono di trasferirsi a Milano e darsi alla bella vita, cercando anche di inserirsi nell'alta società. Ma non riusciranno a liberarsi della loro vera natura ruspante.

IL DVD. Poveri ma ricchi è arrivato in homevideo con un DVD distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia di buona fattura tecnica ed extra sufficienti. Il video è generalmente valido, a parte qualche saltuaria caduta di tono, mentre l'audio multicanale non ha molte occasioni di farsi notare, ma presenta comunque dialoghi puliti e una discreta ambienza, anche se c'è l sensazione che l'asse posteriore avrebbe potuto essere un po' più incisivo. Negli extra troviamo il trailer e un backstage di 15 minuti con momenti delle riprese sul set alternati a interviste a cast e troupe.

DA NON PERDERE. Nonostante alcune flessioni, il video resta la parte più convincente. I problemi riguardano alcuni elementi sui fondali, che soffrono di aliasing con alcune sbavature sui contorni. Però negli elementi in primo piano il dettaglio è eccellente per lo standard DVD, e la visione, oltre che da un quadro compatto, è appagata anche da un croma vivo e rigoglioso con colori brillanti e saturi.

Poveri ma ricchi: Christian De Sica in una scena
Poveri ma ricchi: Christian De Sica in una scena

L'American Psycho della Londra musicale anni Novanta: Kill your Friends

IL FILM. Arriva direct to video il film inglese Kill Your Friends tratto dal bestseller di John Niven. Il film diretto da Owen Harris è un irriverente e spregiudicato ritratto dell'industria discografica della Londra fine anni Novanta, con Nicholas Hoult nei panni di un cinico manager che lavora in ambito musicale. Pur di scalare ruoli di potere, l'avido e ambizioso ragazzo, oltre a smodati consumi di droghe e alcol, sarà disposto a qualsiasi bassezza, fino ad arrivare al crimine per sbarazzarsi di possibili avversari sul suo cammino.

IL BLU-RAY. Come detto, approdo direct to video per Kill Your Friends anche in alta definizione grazie al blu-ray Koch Media di buona fattura. Il video è soddisfacente con un quadro compatto, ma sconta una certa morbidezza nel dettaglio e qualche flessione nelle scene più scure e in quelle più caotiche nelle discoteche. Proprio queste ultime però esaltano un audio eccezionale, che beneficia del DTS HD 5.1 sia in italiano che in inglese. I tanti momenti musicali sono molto coinvolgenti, con un sub trascinante e poderoso e i diffusori molto attivi e frizzanti grazie a un asse posteriore preciso e potente.

DA NON PERDERE. Interessanti anche i contenuti speciali, soprattutto per un film che non è certo un blockbuster. Troviamo un backstage di 5 minuti con momenti catturati sul set, e poi oltre al trailer troviamo una serie di interviste al protagonista Nicholas Hoult (5'), allo scrittore John Niven (9') dal cui libro è tratto il film, al produttore Gregor Cameron (10') e al regista Owen Harris (7').

Nicholas Hoult in una scena di Kill Your Friends
Nicholas Hoult in una scena di Kill Your Friends

L'avvincente mockumentary sulla Montagna dei morti: Il passo del diavolo

IL FILM. A quattro anni dalla sua uscita arriva finalmente in Italia direct to video Il passo del diavolo, film diretto da Renny Harlin che è in pratica un mockumentary, nel quale alcuni studenti americani decidono di andare a indagare e girare sul posto un documentario su una tragedia realmente accaduta. Nel 1959, infatti, nove escursionisti russi si avventurarono sui Monti Urali per poi essere ritrovati morti e seminudi, ma senza che nei decenni fosse trovata mai alcuna spiegazione alle loro strane ferite. Al gruppo di studenti che ne ripercorre le orme sulla montagna dei morti, accadono via via fatti sempre più strani e inspiegabili che fanno pensare a complotti, esperimenti o addirittura alieni.

IL BLU-RAY. Grazie a Koch Media ora è possibile apprezzare Il passo del diavolo anche in HD, grazie all'ottimo blu-ray della collana Midnight Factory con confezione slippcase. Il video è buono, considerato che utilizzando la tecnica del mockumentary inevitabilmente si va incontro a un quadro sporco e molto caotico. Il dettaglio resta però elevato e anche la fase movimentata degli incontri nel buio dei tunnel resta gestita bene con un quadro compatto e soddisfacente. Suggestivo anche l'audio, con tracce DTS HD 5.1 sia in italiano che in inglese, capaci di restituire una scena sonora molto ricca sia nella salita sulla montagna che nei momenti di maggior tensione fra valanghe, esplosioni e comparsa di strane creature. L'asse posteriore è molto attivo ee preciso, con un sub decisamente muscolare.

DA NON PERDERE. Ma l'edizione è ottima anche negli extra, a partire dal booklet di 12 pgine presente all'interno. Troviamo poi il corposo contributo Renny Harlin: un regista Rock'n Roll, che dura ben 30 minuti ed è un ritratto approfondito del regista, dei suoi lavori e delle ispirazioni per questo film. A seguire Speciale: le montagne della follia (12' e mezzo), ovvero l'interessante introduzione del regista al film al Festival di Neuchatel. Quindi il trailer e per chiudere un dietro le quinte di 10 minuti con tante interviste a cast e troupe.

Una scena de Il passo del diavolo
Una scena de Il passo del diavolo

Quell'auto satanica che uccide tutti: La macchina nera

IL FILM. Thriller-horror che ricorda molto Duel o Christine, la macchina infernale, il film La macchina nera (in originale The Car) è un film del 1977 di Elliot Silverstein, nel quale una misteriosa e satanica automobile nera, apparentemente senza guidatore, sfreccia per le strade e comincia a mietere vittime in una cittadina. La polizia è tutta mobilitata ma la macchina sembra infermabile e continua neei modi più strani a investire e uccidere gente. Fra i protagonisti James Brolin e Kathleen Lloyd.

IL BLU-RAY. A 40 anni dalla sua uscita, La macchina nera arriva anche in alta definizione grazie al blu-ray Pulp Video distribuito da CG Entertainment. Il video ha ricevuto un buon trattamento ed è sicuramente il pezzo forte dell'edizione. L'audio è proposto solo in un dolby digital 2.0 sia in italiano che in originale, ma si tratta di tracce molto pulite nonostante gli anni sulle spalle, con dialoghi chiari e dal buon timbro e una discreta ambienza, seppur un po' chiusa considerata la codifica. Negli extra solamente una galleria fotografica.

DA NON PERDERE. Come detto il video soddisfa le attese: l'alta definizione è ben percebile, il quadro è pulitissimo nonostante gli anni, e soprattutto neelle scene luminose e negli esterni il dettaglio è molto buono e il croma forte e rigoglioso con colori brillanti e saturi. C'è qualche scena più morbida e pastosa, soprattutto in condizioni di luminosità più critiche o su qualche fondale, ma il livello complessivo resta buono.

Una scena de La macchina nera
Una scena de La macchina nera

Relazioni ed equivoci al tempo dei social: Un Natale al Sud

IL FILM. Il tema di come cambiano le relazioni ai tempi dei social, poteva essere un buono spunto per uno dei tanti cinepanettoni, ma Un Natale al Sud si rivela poco incisivo e soprattutto nello script è piuttosto lacunoso dando l'impressione di essere solamente una sequenza di sketch, perlatro non sempre riusciti nonostante la verve di Massimo Boldi e Biagio Izzo. Nel film due coppie di genitori convincono i rispettivi figli a incontrare finalmente dal vivo le fidanzate, con cui finora avevano solamente intrecciato rapporti via web.

IL DVD. Un Natale al Sud è proposto in homevideo con un DVD Medusa distribuito da Warner. Il video è di livello discreto, e alterna buoni momenti sui primi piani con dettaglio abbastanza efficace, a sgranature, contorni incerti e aliasing su molti elementi in secondo piano. Brillante invece il croma. Meglio l'audio con una buona traccia multicanale, mentre gli extra conengono solamente il trailer e qualche minuto di papere sul set.

DA NON PERDERE. La parte migliore dell'edizione resta l'audio, un dolby digital 5.1 piuttosto frizzante non appena l'azione si fa più movimentata. I rear sono coinvolti spesso nella costruzione della scena sonora e appoggiano bene la già valida apertura laterale. Efficace la resa della colonna sonora mentre i dialoghi sono sempre impeccabili.

Un Natale al Sud: Massimo Boldi e Debora Villa in una scena del film
Un Natale al Sud: Massimo Boldi e Debora Villa in una scena del film

Montanelli, il giornalista controcorrente: Indro. L'uomo che scriveva sull'acqua

IL FILM. Documentario interessante e ben costruito quello di Samuele Rossi, che ha diretto Indro. L'uomo che scriveva sull'acqua, un viaggio alla scoperta di Indro Montanelli, una delle voci più discusse ed autorevoli del giornalismo italiano. È la storia di uomo controverso, capace di andare sempre controcorrente e raccontare con lucidità le vicissitudini di un secolo Italiano, dagli anni '30 fino alla propria morte nel luglio del 2001. Il documentario è costruito con le testimonianze di tanti colleghi, filmati d'epoca e due attori che a tratti interpretano il giornalista, Roberto Herlitzka che lo imperosna da anziano, e Domenico Diele da giovane.

IL DVD. Se è possibile scoprire il documentario Indro. L'uomo che scriveva sull'acqua, è grazie al DVD targato CG Entertainment, tecnicamente buono e soddisfacente anche negli extra. Il video è valido e alterna le interviste attuali con immagini nitide e dal buon dettaglio, a filmati di repertorio un po' rovinati ma il quadro rimane sempre compatto. L'audio è un dolby digital 5.1 dai dialoghi puliti, ma a tratti anche sorprendente per qualche effetto di ambienza.

DA NON PERDERE. Di solito i documentari sono quasi sempre privi di extra. E invece l'altra bella sorpresa dell'edizione è di trovarne diversi. C'è innanzitutto un backstage di 5 minuti con alcuni momenti sul set, seguito da una scena tagliata (2') e da un'intervista al regista Samuele Rossi di 13' che racconta come è nato e si è sviluppato il progetto. A chiudere la featurette Io faccio film che però non c'entra con il documentario.

Roberto Herlitzka in una scena di Indro. L'uomo che scriveva sull'acqua
Roberto Herlitzka in una scena di Indro. L'uomo che scriveva sull'acqua