High-Rise Invasion, la recensione: Sangue, violenza e tanto fanservice nell’anime di Netflix

La nostra recensione di High-Rise Invasion, il nuovo anime di Netflix disponibile dal 25 febbraio e ispirato al manga Sky Violation.

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High-Rise Invasion: una maschera in azione

Scrivere questa recensione di High-Rise Invasion non si è rivelato un compito semplice, perché per esprimere un giudizio il più possibile obiettivo è necessario resistere a una valanga devastante di fanservice che alla lunga, la prima stagione è composta da 12 episodi, mette veramente alla prova. L'anime prodotto da Netflix si ispira al manga Sky Violation, scritto da Tsuina Miura e disegnato da Takahiro Oba, da cui riprende trama e vicende mantenendo una certa fedeltà narrativa e visiva, portando al contempo su schermo una serie dalle forti componenti thriller e horror, con il sangue che scorre copioso in un mondo senza umanità e compassione. Disponibile dal 25 febbraio 2021, High-Rise Invasion non è di certo un prodotto per tutti e va a ritagliarsi una nicchia tra quegli spettatori e spettatrici, per lo più adolescenti, a cui piace vedere un gruppo di personaggi, per lo più liceali, alle prese con situazioni ad alta tensione, scontri mortali e uccisioni di chiara matrice splatter.

Una trama ad alta tensione

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High-Rise Invasion: una foto promozionale dell'anime di Netflix

Yuri è una liceale che si ritrova improvvisamente in un mondo fatto esclusivamente di grattacieli altissimi collegati tra loro da esili ponti sospesi. L'accesso ai piani inferiori è impedito e l'unica cosa che si può fare è passare da un tetto ad un altro. La situazione, però, è più complicata di così: a dare la caccia a chi si trova negli edifici sono le maschere, spietati assassini che non esitano a fare del male a chiunque incontrano, anche se il loro obiettivo primario non sembra quello di uccidere all'istante le loro vittime, ma portarle ad un grado di disperazione tale da spingerle a gettarsi nel vuoto. Sconvolta da ciò che la circonda, Yuri cerca di contattare suo fratello e finalmente scopre che anche lui è prigioniero di questo strano e letale mondo. Il suo obiettivo ora è quello di rimanere in vita e ricongiungersi all'amato fratello ma per farlo dovrà scegliere di lottare contro le maschere e, sopratutto, con la sua coscienza in un precario equilibrio tra il bene e il male, la sanità e la pazzia, immersa in uno scenario che sembra nascondere molti più misteri di quanto lasci a vedere.

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Yuri protagonista assoluta

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High-Rise Invasion: la maschera cecchino in una scena

In High-Rise Invasion ciò che più conta è la sopravvivenza, è l'unica tematica che viene veramente approfondita in questo anime. C'è un limite etico da applicare ad una situazione del genere? Cosa si è disposti a fare per sopravvivere? Sono queste le domande che chi si trova in questo terrificante mondo fatto di grattaceli è costretto a porsi. Sono, infatti, le scelte di Yuri a muovere la narrazione e a determinare il corso degli eventi, è lei l'unico personaggio veramente in rilievo della storia. Se cercate una serie con personaggi complessi e sfaccettati, allora probabilmente non è questo l'anime che fa per voi. I personaggi secondari, fatta eccezione per il cecchino che ci viene fatto conoscere piano piano un po' meglio, vengono appena abbozzati quasi fossero mere pedine con cui far interagire la protagonista, senza particolare interesse per ciò che potrebbero dare alla narrazione.

Sangue, violenza e fanservice

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High-Rise Invasion: I personaggi principali in un'immagine promozionale

High-Rise Invasion fa dell'eccesso il suo marchio di fabbrica: il sangue scorre copioso, le ossa che si rompono fanno rumori sordi e agghiaccianti e poco della tanta violenza presente nel suo mondo ci viene risparmiata. Ovviamente fa tutto parte del genere a cui questa produzione appartiene: quell'horror esplicito e brutale che non disdegna scene splatter e il cui primario obiettivo altro non è che quello di scioccare lo spettatore con uccisioni sempre più spettacolari. In questo la serie riesce bene, crea una tensione efficace e duratura che sopperisce perfettamente ad una trama semplice e piuttosto lineare, molto simile a quella che potremmo riscontrare in un videogioco dove il protagonista procede per obiettivi minori in prospettiva dello scontro finale. Un altro elemento veramente molto presente è il fanservice: prosperosi seni al vento dalle dubbie proporzioni anatomiche e mutandine in bella mostra fanno spesso la loro comparsa in situazioni che di certo non lo richiederebbero, se non per espedienti di vario genere usati per denudare con regolarità i personaggi femminili. Per carità, lungi dal fare dell'eccessiva pudicizia virtù, ma forse avremmo preferito qualche morbosa inquadratura in meno a favore di una maggiore complessità degli scontri, fulcro delle vicende e motori della trama.

Conclusioni

Per riassumere la nostra recensione di High-Rise Invasion possiamo affermare che l'anime di Netflix rappresenta un adattamento piuttosto fedele del manga Sky Violation. La sopravvivenza è il tema principale attorno al quale ruota l'intera serie che grazie agli scontri tra i personaggi e l'atmosfera di tensione che riesce a creare riesce nell'intento di tenere incollato lo spettatore. Note dolenti sono i personaggi, poco caratterizzati, e l'eccessivo fanservice, ridondante rispetto alla trama.

Movieplayer.it
2.5/5
Voto medio
3.7/5

Perché ci piace

  • L'atmosfera di tensione che l'anime riesce a suscitare.
  • Il mondo creato, spaventoso e interessante.

Cosa non va

  • I personaggi poco sfaccettati.
  • L'eccessivo uso del fanservice.