Heavenly Delusion: quando gli anime fanno sul serio

Disponibile su Disney+, la serie animata tratta dal manga di Masakazu Ishiguro è un prodotto di alto livello, tra fantascienza distopica, dramma psicologico e romanzo di formazione. Scopriamo il motivo per cui Heavenly Delusion è un esempio eclatante del perché l'animazione dovrebbe finalmente affrancarsi del tutto dall'etichetta "per bambini".

Heavenly Delusion: quando gli anime fanno sul serio

Fin dai primi episodi visti in streaming su Disney+, Tengoku Daimakyou, distribuita col titolo internazionale Heavenly Delusion, nuova serie anime tratta dal manga di Masakazu Ishiguro e prodotta dallo studio Production I.G. (Ghost in the Shell), si è candidata come miglior anime della stagione. Ora, alla fine della - speriamo solo prima - serie di 12 episodi, possiamo confermare il giudizio positivo e approfondire il discorso su questo incredibile e sfaccettato anime. Il nostro consiglio, ve lo diciamo subito, è di recuperare la serie, se non l'aveste ancora fatto. In primo luogo perché, per forza di cose, qui ci saranno degli spoiler, per quanto limitati, sulla trama. E, cosa ancora più importante, perché Heavenly Delusion è molto, molto bella.

La trama: giorni di un futuro perduto

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Heavenly Delusion: una scena

Il mondo è caduto vittima di una non meglio precisata catastrofe, che ha sterminato buona parte della popolazione umana e azzerato quasi ogni traccia di civiltà. La storia di Heavenly Delusion si muove lungo due tracce principali. Nello strano, asettico istituto Takahara degli adolescenti vivono le loro esistenze completamente ignari dell'esistenza di un mondo oltre le mura che li circondano. Ognuno di loro sembra in possesso di capacità sovrumane, ma nonostante questo le dinamiche tra loro sono simili a quelle di comuni ragazzi, tra amicizia, affetto e le prime pulsioni della pubertà. Tuttavia c'è qualcosa di sinistro nell'Istituto, e nel modo in cui gli scienziati trattano i ragazzi. Un segreto terribile che vede nella giovane Tokio, una delle ragazze più sensibili del gruppo, un elemento fondamentale.

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Heavenly Delusion: un momento dell'anime

Nel mondo esterno, invece, seguiamo il viaggio di altri due ragazzi attraverso un mondo ormai distrutto: Kiruko, una "guardia del corpo" freelance, e il suo protetto Maru. I due sono alla ricerca di un luogo chiamato "Paradiso". Lì Maru (che assomiglia molto a Tokio) deve completare una missione dai contorni misteriosi, mentre Kiruko spera di ritrovare alcune persone del suo passato, stravolto dopo un incidente che ha segnato per sempre la sua esistenza. Su di loro, oltre alle difficoltà per sopravvivere in un mondo senza più civiltà, incombe anche la minaccia di mostruosi Mangiauomini, o Hiruko, esseri spaventosi e potentissimi che sembrano venuti dal nulla. Mano a mano che la storia procede scopriamo nuovi tasselli sulla natura dell'Istituto Takahara e sull'esperimento a cui gli scienziati stanno sottoponendo gli inconsapevoli ragazzi, mentre Maru e Kiruko si avvicinano sempre di più a questo fantomatico e oscuro "Paradiso".

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Un pacchetto completo

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Heavenly Delusion: una scena dell'anime

Spendiamo alcune (poche) parole sulla realizzazione tecnica di Heavenly Delusion giusto per rimarcare l'ovvio: siamo di fronte a un'eccellente produzione seriale, con un character design, curato da Utsushita, che coglie perfettamente l'ispirazione e l'omaggio del manga originale verso l'estetica del maestro Katsuhiro Otomo (Akira), e un'ispirata regia ad opera di Hirotaka Mori. Ottima anche la direzione artistica, con una palette cromatica pulita e luminosa, capace di rendere al meglio sia i magnifici paesaggi sia le parti più inquietanti e spaventose, mentre il comparto audio fa il suo lavoro di accompagnamento alle immagini (con una nota negativa: l'assenza del doppiaggio italiano) e due ottime canzoni come opening ed ending. I punti di forza della serie, comunque, sono nella progressione narrativa e nella descrizione dei personaggi. La storia procede in maniera appassionante: armonica e ragionata, senza strappi o rallentamenti ma, anzi, concedendosi tutto il tempo necessario per descrivere, più che per spiegare.

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Heavenly Delusion: una scena della serie anime

Tutte le premesse, e le conseguenze, di questo mondo post-apocalittico vengono svelate poco alla volta, centellinate per massimizzare l'effetto dirompente che alcune rivelazioni (come il segreto di Kiruko, o la sorte dei ragazzi dell'Istituto) provocheranno negli spettatori. Impossibile, poi, non affezionarsi ai vari protagonisti, tutti con il loro bagaglio emozionale di traumi, misteri e sogni irrealizzabili, tutti disperatamente alla ricerca di una direzione e di un senso in quella che, evidentemente, è un'esistenza che sfugge al loro controllo. I momenti più traumatici, che ci sono, e sono effettivamente scioccanti, vengono stemperati da un umorismo anche grezzo, ma che rappresenta, spesso, l'unica difesa possibile contro il male e le tenebre. Senza banali concessioni al buonismo, e neanche all'azione fine a se stessa, Heavenly Delusion è una storia ben costruita che offre molteplici livelli di lettura e pane per i denti del più sfegatato e hard-core appassionato di fantascienza.

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Se questo è un uomo

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Heavenly Delusion: una foto promozionale

Sì, perché Heavenly Delusion è, principalmente, una storia di fantascienza. Fantascienza distopica e post-umana, che prende il via dal collasso dell'umanità (per ragioni ancora tutte da scoprire) e in cui i protagonisti dovranno vedersela non solo con gli inquietanti Hiruko, ma anche e soprattutto con gli incubi che si annidano nell'oscurità dell'animo umano. Come detto, Akira è un'ispirazione evidente e dichiarata, ed è interessante notare come entrambe le opere abbiano un punto di collegamento nella designazione di Tokyo come sede delle Olimpiadi. Finzione in Akira, evento che ha profondamento turbato l'autore del manga originale nella realtà, che ha vissuto con sgomento e sconforto i tanti scandali e i problemi che hanno accompagnato le sfortunate Olimpiadi di Tokyo (il manga è del 2018). Lo scopo principale di Ishiguro era indagare sulla disumanizzazione, sul male che sembra essere una parte tanto inevitabile quanto inspiegabile dell'umanità in una storia on the road, con tanto di richiami non solo all'immaginario nipponico ma anche, volendo, all'opera di McCarthy (La strada, Meridiano di sangue). Ora: ci rendiamo conto che questo collocherebbe Heavenly Delusion nella categoria "prodotto di nicchia". In parte, è anche vero.

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Heavenly Delusion: un'immagine della serie

Sicuramente non è un'anime "per tutti". A prescindere dalla violenza - che comunque c'è, e a momenti anche in dosi generose -, a prescindere anche dal genere fantascientifico, che in questo momento non è in cima alle preferenze degli spettatori, sono proprio il tema e lo stile della serie a urlare a gran voce, e orgogliosamente, la propria complessità autoriale. Ci sono questioni importanti sull'identità di genere, sulla scoperta della propria sessualità da parte degli adolescenti, sui limiti etici e morali che la scienza non dovrebbe mai superare. Ci sono momenti durissimi e veri e propri "cazzotti allo stomaco" in cui lo squallore della natura umana, incapace di andare oltre la soddisfazione dei propri impulsi, provoca enormi danni, sia fisici che emotivi. Ma, anche, ci sono momenti di profonda compassione, di tragico e bellissimo lirismo. Soprattutto c'è ancora un'incrollabile speranza, magari anche legata solo a mere illusioni, che spinge i protagonisti a non cedere, a tentare di sopravvivere e ritrovarsi, sia nel rapporto con gli altri che nell'accettazione di se stessi. L'unico difetto che ci sentiamo di trovare in Heavenly Delusion, e per il quale è opportuno avvisarvi, è che il finale della serie, ancora in corso nella sua edizione cartacea, è apertissimo.

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Heavenly Delusion: una scena

Proprio per questa grande ricchezza di contenuti, e per l'innegabile valore tecnico, ci sentiamo di invitarvi a scoprire, o riscoprire, questo anime. Se siete appassionati di fantascienza, ma non di animazione giapponese, rimarrete stupiti da quanto questa sia adatta a questo genere di storie. Se amate gli anime, ma la fantascienza non è nelle vostre corde, questa serie potrebbe farvi cambiare idea. L'animazione sta vivendo un momento molto importante, affrancandosi, faticosamente, dall'etichetta di "prodotto destinato principalmente ai bambini" ed elevandosi a veicolo ideale per proporre grandi storie. Questo grazie alle dichiarazioni di intenti di Autori come Guillermo del Toro, o al successo di produzioni di ottimo livello come The First Slam Dunk e la serie di Spiderman o, per rimanere in ambito streaming, Zerocalcare, Arcane o Nimona, in un parterre di eccellenze che portano le enormi potenzialità espressive del medium oltre i limiti tecnici e tematici con risultati grandiosi, e in cui Heavenly Delusion entra ora a pieno titolo.