Guardiani della Galassia: una nuova avventura in cinque episodi tutta da giocare!

Quando mancano pochissimi giorni all'arrivo nei nostri cinema della seconda pellicola dedicata ai Guardiani della Galassia, da Telltale arriva il videogioco ufficiale a episodi basato sulla licenza. Noi abbiamo provato il primo capitolo e siamo qui per spiegarvi perché vi consigliamo di giocarlo.

Ormai Telltale sembra davvero averci preso gusto con le grandi licenze. E così dopo aver portato sui nostri schermi Game of Thrones e Batman, la software house californiana è riuscita con grande maestria a mettere le mani sulla preziosissima licenza dei Guardiani della Galassia. A pochissimi giorni dall'uscita italiana della nuova pellicola cinematografica con protagonista la combriccola di Star-Lord, ecco infatti arrivare su PC, PlayStation 4 e Xbox One, ma anche su iOS e Android, la nuova serie di videogiochi a episodi direttamente ispirata, ma non basata, sul gruppo di anti-eroi. Approfittando di un codice ricevuto dal team di sviluppo, ci siamo intrattenuti per un paio di ore con il primo episodio dei cinque che andranno a comporre questa nuova avventura e siamo pronti a dirvi se vale la pena spendere i 5€ necessari a portarselo a casa o, addirittura, i 24€ richiesti per comprare già tutti i futuri capitoli.

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Un videogioco più vicino al fumetto che al film

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Partiamo però subito con una manciata di note fondamentali. Scordatevi il belloccio Chris Pratt e l'avvenente Zoe Saldana: i Guardiani della Galassia di Telltale sono infatti direttamente ispirati al fumetto originale di Marvel che ha dato origine alla splendida pellicola diretta da James Gunn (e al promettente sequel) e questo comporta un importante cambio nelle fattezze fisiche del protagonista e della comprimaria, decisamente più aderenti a quanto siamo soliti vedere sulle copertine dei comic. Se la sono cavata decisamente meglio Drax il Distruttore, che al cinema è interpretato da Dave Bautista in modo estremamente fedele alla controparte disegnata e ovviamente Rocket e Groot che nel passaggio dal fumetto, alla computer grafica del film e quindi alla computer grafica del gioco, sono rimasti quasi praticamente inalterati in tutto il loro pelo e corteccia. Il "quasi" è però d'obbligo visto che nei cinema (americani) siamo stati abituati a sentire le voci di Bradley Cooper e Vin Diesel per dare uno spessore considerevole ai due personaggi animati, mentre nel videogioco oggetto di questa recensione ci siamo dovuti accontentare di due bravi doppiatori anglosassoni, probabilmente perché assoldare il cast originale per sonorizzare tutti gli avatar sarebbe costato più dell'intera produzione di tutta la serie.

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Una storia inedita che parte forte

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Sì, avete capito bene: il gioco è esclusivamente in inglese, sottotitoli compresi. Inoltre per evitare qualsiasi sovrapposizione e quindi ridurre a zero il rischio spoiler, Telltale ha pensato bene di intraprendere esattamente la stessa strada battuta con il gioco di Game of Thrones: un arco narrativo completamente inedito che, pur toccando situazioni e personaggi a cui ci siamo affezionati con il film e che i lettori del fumetto conoscono benissimo, è totalmente autonomo e propone qualcosa di piacevole da godere magari in parallelo con la fruizione delle altre avventure dei Guardiani.

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Il plot ruota tutto intorno a una fantomatica reliquia che, nel corso di questo primo episodio, passa molto rapidamente tra le frenetiche mani di Peter "Star-Lord" Quill, quelle gigantesche e viola di Thanos e quelle bluastre di una fantomatica comandante guerriera sopravvissuta della razza Kree. Sì, parliamo proprio di quella specie aliena, guerrafondaia e spietata, che ha costruito gran parte dei marchingegni utilizzati dal carismatico leader dei Guardiani: le sue doppie pistole, i piccoli jetpack montati ai piedi e soprattutto la maschera a "comparsa" che gli permette di respirare nello spazio e di decifrare tutti i linguaggi utilizzati dagli abitanti dell'universo. L'avventura parte letteralmente col botto con uno scontro dall'epilogo davvero inatteso con il titano pazzo impersonato da Josh Brolin, prosegue poi con una fase centrale densa di dialoghi e dove il giocatore può respirare per qualche minuto e si conclude con un paio di piacevoli colpi di scena che, come di consueto per tutte le produzioni di Telltale, lasciano il giocatore/spettatore con quella voglia spietata di sapere come e dove andrà a finire il racconto.

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Un'operazione convincente ma con qualche difetto

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È tutto bello e gustoso quindi? Tendenzialmente possiamo rispondere con un sonoro sì, anche se qualche riserva è d'obbligo. Innanzitutto dobbiamo riconoscere che, pur durando quanto un film (e spesso avvicinandosi pericolosamente anche alla passività tipica della visione di un lungometraggio), questo primo episodio di Guardiani della Galassia di Telltale non riesce a trasmettere la stessa "frizzantezza" della pellicola scritta e diretta da James Gunn, né possiede quel carisma e quel fascino visivo che l'hanno fatta balzare in un attimo sulla vetta dei film più amati dai fan dei supereroi. Il primo episodio scorre via leggero, con una fase centrale che forse tradisce una leggerezza nei dialoghi e una certa mancanza di pathos. Allo stesso tempo, per esigenze di gameplay e interattività, si percepisce poco quella coralità, quel senso di gruppo, che emergeva fortissimo nella seconda metà del primo film e che dovrebbe essere alla base di tutto il sequel.

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Per gran parte del videogioco, infatti, ci ritroveremo con il solo Peter Quill al centro dell'azione e l'interazione con gli altri membri dei Guardiani sarà limitata al solo chiacchierare attraverso una radio. Tantomeno ci viene mai data l'opportunità di comandare anche gli altri personaggi, al di fuori di una serie di sequenze completamente automatiche in cui dovremo limitarci a spingere il bottone corretto al momento giusto. Questi frangenti, denominati quick time event in gergo tecnico, rappresentano un vero e proprio marchio di fabbrica nelle produzioni di Telltale e cercano di coniugare l'interattività che dovrebbe essere alla base di un qualsiasi videogioco con la volontà di mostrare su schermo sequenze dinamiche e con un taglio registisco molto cinematografico ma che, come capita sempre quando si cercano delle vie di mezzo, scontentano i fan di entrambi i medium.

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Videogioco e film: due esperienze diverse e complementari

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Ora sia chiaro che siamo lontani chilometri dall'idea di disprezzare questo primo episodio videoludico di Guardiani della Galassia, anzi vale l'opposto esatto visto e considerato che ci è sembrato un ottimo esordio che non possiamo fare a meno di consigliare vivamente a tutti i patiti del gruppetto partorito dalle menti dei due sceneggiatori Marvel Dan Abnett e Andy Lanning. Tra l'altro, la grandissima cura dello sviluppatore riposta nei dettagli tocca con grande grazia anche l'aspetto sonoro del titolo, che si fregia di un tema principale su licenza davvero azzeccato e di un paio di altre canzoni assolutamente in target; e non mancano persino alcuni easter egg che faranno felici i patiti del multiverso Marvel.

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Però ci è sembrato giusto mettere qualche puntino sulle "i" visto che, in fin dei conti, quando un videogioco si avvicina così tanto al concetto di film interattivo, diventa fondamentale confrontarlo proprio con questo mezzo di intrattenimento. E considerato che dei Guardiani, tra pochissimi giorni, ne esisteranno addirittura due di pellicole, non potevamo esimerci da uno scontro diretto dove non esce fuori un vero vincitore - sarebbe una battaglia impari - ma entrambe le esperienze ne guadagnano e chi ha voglia di indossare il giubbotto di pelle di Star-Lord, coprirsi le orecchie con le cuffie old-school complete di spugna copri-orecchie e ascoltare del sano rock and roll anni 80 sparato a tutto volume, ora può finalmente farlo. O almeno può cominciare a farlo, nella speranza che Telltale sia puntuale e riesca a sfornare un capitolo al mese, così da farci vivere questa ricerca della Forgia dell'Eternità nel modo più lineare e continuativo possibile. Senza doverci far aspettare il già annunciato terzo film.