Gli italiani chiudono la prima edizione del Fantasy Horror Award

Una non-stop di film italiani tra cui il nuovo di Sergio Stivaletti e Sinner di Alessandro Perrella con protagonista Roberto Englund farà da preludio al red carpet e alla proclamazione dei vincitori delle singole categorie in concorso al Fantasy Horror Award.

E' stato il regista e sceneggiatore orvietano Giovanni Bufalini, ad aprire la terza giornata del festival di Orvieto presentando in anteprima il pitch trailer del suo nuovo lungometraggio ancora in lavorazione, un horror ovviamente, dal titolo Beware of the dog. "Un film italiano in lingua italiana con un cast quasi interamente italiano", così ha definito il film lo stesso regista che non ha ancora concluso le riprese.
L'anteprima esclusiva del film di Bufalini, è stata seguita dalla proiezione di due cortometraggi, tra cui l'evocativo Paris by night of the living dead di Gregory Morin, già presentato a Sitges, a Strasburgo e al Frightfest di Londra totalmente incentrato sull'epidemia zombesca che ha trasformato la Ville Lumiere e sui suoi luoghi magici, in covi di famelici zombie, infiltrati addirittura dentro Notre Dame mentre si celebra un matrimonio. L'Arco di Trionfo, il Louvre e il Sacro Cuore presi di mira per errore da un lanciamissili con addirittura lo zombie di Zinedine Zidane che va in giro a distribuire testate per gli Champs-Elisee. Un pout-pourrì delirante di generi e stili difficile anche da giudicare a livello puramente estetico e narrativo con protagonista dell'ammazza zombie sparatutto Karina Testa, già protagonista femminile di Shadow il nuovo inquietante film di Federico Zampaglione, emozionatissimo e commosso ieri sera dopo la presentazione in anteprima del film presso la gremitissima sala del cinema Corso, per il lungo applauso dalla platea. L'altro cortometraggio è quello del francese God of Vampyres, l'action vampiresco in bianco e nero di Rob Fitz che unisce le vicende della Triade con quelle di un gruppo di succhiasangue.

In questa terza ed ultima giornata di manifestazione anche un omaggio al grande regista grossetano Umberto Lenzi - autore horror di Incubo sulla città contaminata, Cannibal Ferox e Mangiati vivi! - che attraverserà quarant'anni di carriera cinematografica dai poliziotteschi con Tomas Milian e Maurizio Merli come La banda del gobbo, Il trucido e lo sbirro, Roma a mano armata agli erotici passando per le commedie, ricordiamo anche il suo Pierino la peste alla riscossa.
Non solo film però perchè alle 12:30 sarà la volta della presentazione del volume intitolato Questi fantasmi che racchiude 17 storie di luoghi e spettri napoletani scritti dai migliori autori horror noir partenopei.

Nel pomeriggio una non-stop di proiezioni di film italiani selezionati dal Fantasy Horror Award: Il labirinto del male di Sergio Stivaletti, film a episodi presentato in anteprima mondiale che rappresenta il terzo lavoro dello storico mago degli effetti speciali di Dario Argento dopo MDC - la Maschera di Cera (1996) e I tre volti del terrore (2004). Colour from the dark di Ivan Zuccon, Il posto vuoto di Paolo Gaudio, Monkey Boy di Antonio Monti, Come una crisalide di Luigi Pastore, Undead men di Di Giovanni e Statella, Una storia di lupi di Cristiano Donzelli e l'attesissimo Sinner di Alessandro Perrella con protagonista Robert Englund nei panni di un barone dal doppio volto, una specie di Dr. Jekyl e Mr. Hyde che solo grazie ad alcuni farmaci riesce a frenare un istinto violento nei confronti del sesso femminile che lo spingerebbe ad ucciderle e a prenderne lo scalpo. Girato tra Avigliano, Spello e Giove, tre paesini umbri nei dintorni di Orvieto, co-produzione Us/Spagna/Italia più che un horror Sinner è un thriller gotico dai risvolti psicologici che vede il buon vecchio Freddy Krueger vestire i panni di un altro serial killer che alle sue vittime infligge un rituale assai macabro.

A chiudere la giornata e questa prima edizione del Fantasy Horror Award il Red Carpet presso il Teatro Mancinelli che introdurrà l'arrivo di tutte le guest star accorse ad Orvieto e la cerimonia di premiazione dei 16 vincitori delle statuette internazionali assegnati dalla giuria presieduta dal grande Ruggero Deodato, storico regista di Cannibal Holocaust, cerimonia condotta da Ari Lehman e Francesca Bastone.