Glee - Stagione 2, episodio 19: Rumours

Potremmo definire questo episodio un riempitivo di lusso, anche se il "lusso" lo si deve in gran parte agli immortali brani dei Fleetwood Mac, celebrati nell'indirizzare i problemi di cuore dei ragazzi del Glee Club ma anche il potere del gossip.

Cominciamo subito col dire che non è facile far seguito a un episodio come Born This Way, un 'hard act to follow', dicono gli anglofoni, con un'espressione rubata proprio al mondo dello spettacolo. Ma è anche vero che, in una stagione di alti e bassi, eravamo preparati all'idea di non vedere due episodi-gioiello di seguito. Per correre ai ripari, in questo caso, gli autori di Glee puntano tutto sulla musica, e non sbagliano, perché con un album come Rumours dei Fleetwood Mac sbagliare non è un'opzione.
A suggerire a Will Schuester l'idea di dedicare una settimana di attività canora a Rumours è un gradito ritorno, April Rhodes, impersonata dalla minuta e portentosa Kristin Chenoweth, la migliore ugola tra tutte le guest star di Glee (e forse in assoluto la migliore cantante che abbia calcato le scene dello show di Ryan Murphy), che commenta i piccoli drammi sentimentali che si stanno consumando tra i ragazzi paragonandoli ai dissidi, alle gelosie e ai tradimenti che agitavano i membri della band anglo-americana durante la lavorazione del loro capolavoro. I New Directions raccolgono la sfida e fanno propri i tormenti e i rancori personali resi immortali dai magnifici brani di quello che è uno dei dieci album più venduti di tutti i tempi.

Nel frattempo anche il professor Schuester è alle prese con il suo bel dilemma, perché April vuole portarselo a Broadway proprio alla vigilia della competizione nazionale, e la cosa viene subodorata e strumentalizzata per danneggiare il Glee Club dalla diabolica Sue Sylvester. Imbeccata da una regina del gossip come la ex signora Schuester, Sue ridà vita al notiziario scolastico della McKinley High con lo scopo di agitare ulteriormente le acque, abbracciando l'assunto che, se si parla, o spettegola, di un fatto come se fosse già accaduto, molto probabilmente accadrà; come se non bastasse ci si mette anche Brittany, che, oltre a intervistare Will sulle sue preferenze in fatto di biancheria intima per conto di Sue, utilizza anche il suo (folle) talk show internettiano Fondue for Two per cercare di indurre Santana a rivelare pubblicamente la propria omosessualità.
Niente di nuovo sul fronte dei temi e degli spunti narrativi, perché Rumours esplora territori fin troppo familiari per Glee: musicalmente, tuttavia, l'episodio è un'ottima occasione per affrontare una manciata di brani di grande risonanza emotiva (anche se nemmeno i Fleetwood Mac sono una novità, li abbiamo visti chiamati in causa con una commovente performance di Landslide nell'episodio Sexy). Dispiace un po' che ci sia poco spazio per la Chenoweth, che ci regala "solo" un grande duetto con Matthew Morrison (e anche un piccolo assaggio del musical Crossrhodes, a carattere più comico però: "Because my name is April Rhodes/ I've kissed princes and toads/ And it's a good bet I've slept with you") con Dreams, ma ci rifacciamo con due bellissime voci che ci vengono concesse troppo raramente, quella di Kevin McHale (Artie), che intona una dolente Never Going Back Again dopo l'inattesa rottura con Brittany, e quella di Naya Rivera (Santana), che consola Brittany dedicandole Songbird. L'immancabile Rachel/ Lea Michele ci delizia con la sua trascinante versione del superclassico dei patemi amorosi Go Your Own Way - peccato solo che sia accompagnata dai soliti sguardi supplichevoli rivolti a Finn e dalle solite alzate di sopracciglia di Quinn - mentre l'unico buco nell'acqua della collezione ci sembra proprio il duetto tra i glaciali Finn e Quinn con I Don't Want to Know.
Dal punto di vista narrativo, dunque, questa teleplay firmata da Ryan Murphy resta piuttosto trascurabile: gli elementi più leggeri, dai travestimenti di Sue ai dialoghi con il gatto di Brittany fino a "quel pettegolezzo sugli uomini asiatici", sono isolati anche se gustosi, mentre quelli più intensi, e per la precisione la storyline sulle difficoltà economiche del povero Sam, sono gestiti in maniera piuttosto maldestra. Le canzoni, o almeno Dreams e Go Your Own Way, entreranno però di diritto nelle preziose playlist dei fan più esigenti della serie, e anche l'idea di dedicare un episodio a un singolo album ci è piaciuta. Soprattutto se quello che andiamo a rimettere sul piatto è un disco splendido come Rumours.