Glee - stagione 2, episodi 14 e 15: Blame it on the Alcohol e Sexy

Due episodi "educativi" ma intelligenti che vantano numerosi momenti divertenti e diverse performance riuscite, nonché, soprattutto per quanto riguarda Sexy, anche qualche nuovo elemento narrativo interessante.

Qui da noi, si parla con deprimente costanza di "stragi del sabato sera" causate dall'abuso di alcool; negli USA l'età per conseguire la patente è più bassa di due anni, mentre acquistare alcool è proibito fino ai ventuno: il che vuol dire che i ragazzi a rischio sono, in proporzione, anche di più, e che il fascino della proibizione esercita più a lungo la sua forza su di loro. Lo sa bene il preside della McKinley High che, preoccupato per la crescente diffusione di bevande forti tra i suoi alunni, chiede a Will Schuester di preparare un numero del Glee Club dedicato all'illustrazione dei rischi del consumo di alcool. Sue Sylvester ha per Mr. Schue parole non molto diverse sull'argomento, convinta com'è che Will, frustrato dal suo lavoro, dalla scarsa competitività del suo coro, dal matrimonio di Emma Pillsbury e, ovviamente, dal proprio taglio di capelli, finirà presto per diventare un alcolizzato. Intanto Rachel sta lavorando al suo pezzo originale che servirà a dare la marcia in più a i New Directions per vincere ai Regionals, ma scopre con estremo sconforto di avere troppo poche esperienza di vita cui attingere per essere una vera songwriter come Carole King o Joni Mitchell, e decide di iniziare a vivere. A partire dalla bottiglia, dato che non ha mai assaggiato un goccio in vita sua. Una festa a casa Berry con tutto il gruppo, più Kurt e Blaine, sarà l'occasione per scoprire l'effetto liberatorio e disinibitore dell'alcool, e il risultato, oltre a diverse scenette gustose, sarà un bacio tra Rachel e Blaine che manderà in paranoia Kurt.

E' un episodio irriverente eppure educativo, questo Per un bicchiere di troppo (in originale Blame it on the Alcohol), che dimostra gli effetti del cicchetto fuori controllo proprio facendo ubriacare sia i ragazzi che il loro insegnante - che intona insieme alla sorprendente Dot Jones/ Coach Beiste una divertente e piacevolissima cover del brano country di George Thorogood One Bourbon, One Scotch, One Beer e finisce nei guai con un messaggio destinato a Emma inviato erroneamente a Sue. Nei ragazzi, l'alcool ispira performance di buon livello, a cominciare dal classico di The Human League Don't You Want Me che ritrova lustro grazie alle pregevoli ugole pop di Lea Michele e Darren Criss, per proseguire con l'R'n'B di Blame It, un successo targato Jamie Foxx e T-Pain in cui salgono in cattedra Kevin McHale e Mark Salling.
Nell'episodio successivo, Sexy, l'obiettivo si sposta dalle minacce dell'alcool alle insidie dell'ignoranza in fatto di educazione sessuale. A sollevare la questione è un gradito ritorno, quello di Holly Holliday, aka Gwyneth Paltrow, l'esuberante e poliedrica sostituta già conosciuta nell'episodio La supplente, in cui aveva rischiato di soppiantare il febbricitante Will come insegnante di spagnolo e direttrice del Glee Club. Ora i due sono diventati amici, e la dolce consulente scolastica Emma, che nel frattempo si sta impegnando con il club per la castità e i suoi unici due membri, Rachel e Quinn, si scopre gelosa oltre che infastidita dalle vedute moderne in fatto di sessualità adolescenziale della bella Holly. Emma, infatti, non ritiene sia giusto informare gli alunni sulla meccanica e i rischi delle pratiche sessuali, ma solo scoraggiarle, mentre Holly è fermamente convinta che la seconda opzione sia ingenua, innaturale e poco realistica. Will ammette di essere d'accordo con lei, soprattutto quando scopre il tragico abisso di ignoranza sessuale in cui si dibattono i ragazzi del suo Glee Club, e in particolare la povera Brittany, convinta di essere incinta perché le cicogne hanno nidificato vicino casa sua. Così Holly è chiamata in aiuto, ovviamente in musica, e ovviamente a modo suo, e coinvolge i ragazzi in una dirompente Do You Wanna Touch Me (Oh Yeah), dal repertorio dell'inimitabile bad girl Joan Jett. Ma c'è anche lo spazio per un momento più intimo, toccante e bellissimo, in cui scopriamo la vulnerabilità della normalmente perfida Santana, affiancato dalla performance a tre voci (Gwynnie, la sempre disgraziatamente sottoutilizzata Naya Rivera e Heather Morris) e la rivelazione dell'amore dell'irritabile ex cheerleader per sua la svampita migliore amica con la dolce Landslide di marchio Fleetwood Mac. Per introdurre il discorso sex ed anche alla Dalton Academy interviene l'unica, giunonica apparizione in Sexy di Sue Sylvester, che, sperando di ottenere qualche vantaggio, rivela a Blaine e a Kurt che per vincere gli imminenti Regionals Schuester sta lavorando sulla carica erotica del suo coro. Gli Warblers rispondono esercitandosi con Animal di Neon Trees, che fornisce a Blaine l'occasione di scoprire e
indagare l'inadeguatezza e l'insicurezza dell'amico e di chiamare in causa Burt Hummel, che farà al Kurt un coraggioso e ammirevole "discorso definitivo" ("the Talk") sulla scoperta della sessualità, che ancora una volta ci induce a chiederci se abbiamo mai visto una relazione padre-figlio meglio ritratta sul piccolo schermo.

Infine, la vita sentimentale di Will Schuester torna finalmente in primo piano, e scusate se a noialtri della generazione più attempata interessano anche le sorti dell'aitante professore, soprattutto se questo significa rivedere ancora nello show la Paltrow, che regala a Glee la sua ingombrante presenza scenica da Hollywood royalty, un grande brio nei dialoghi e doti canore sempre più innegabili.

Nel complesso, questi due episodi sono ottimamente gestiti, divertenti e offrono punti di vista condivisibili e ben circostanziati su temi rischiosi senza mai scivolare nel moralismo, tanto che viene quasi da domandarsi come possano i ragazzi americani essere così tragicamente deboli e disinformati se esposti a televisione come questa; ancora una volta congratulazioni per l'ottimo lavoro a Ryan Murphy e altri autori di Glee, e adesso via verso i Regionals!