Gialli e omosessualità: Lando Buzzanca torna in tv con Io e mio figlio

E' stata presentata in anteprima al RomaFictionFest la serie tv Io e mio figlio - Nuove storie per il Commissario Vivaldi, sequel della miniserie di successo Mio figlio, che raccontava il delicato rapporto tra un padre e un figlio omosessuale, entrambi poliziotti. I sei episodi della nuova serie, tra giallo e dramma, in onda il prossimo autunno su RaiUno.

Nel gennaio del 2005, la fiction di RaiUno si confrontava per la prima volta con un argomento di grande attualità, tenuto fino ad allora fuori dal dibattito televisivo a causa un bigottismo di derivazione cattolica, che faceva sentire il proprio alito in particolare sui prodotti di fiction, difficilmente estirpabile in un paese che si professa laico come l'Italia, ma che in realtà ancora subisce l'influenza esasperata del Vaticano. Con Mio figlio, miniserie in due puntate interpretata da Lando Buzzanca e Giovanni Scifoni, la Rai si accorgeva infatti dell'esistenza di un mondo omosessuale umano e lontano da stereotipi e macchiette, andando a raccontare con grande delicatezza il rapporto tra un padre e un figlio gay, entrambi poliziotti, in un prodotto che si muoveva tra giallo e dramma. La diversità faceva capolino in tv da un punto di vista ancora inesplorato, quello della famiglia, sposando toni realistici, lontani da quelli melodrammatici coi quali si tenta spesso di far passare questo tipo di storie. Il successo in termini di pubblico fu clamoroso, con olitre 7 milioni di telespettatori e punte del 30% di share.

Quattro anni dopo, la mini-serie diventa un serie tv in sei episodi, diretta anche stavolta da Luciano Odorisio. Presentata in anteprima nel corso della terza edizione del RomaFictionFest, Io e mio figlio - Nuove storie per il Commissario Vivaldi arriverà su RaiUno il prossimo autunno per raccontare nuove storie d'azione e mistero nella Trieste dei giorni nostri, continuando però ad esplorare il rapporto tra il Commissario Federico Vivaldi (interpretato da Buzzanca) e suo figlio Stefano (Giovanni Scifoni). "E' la prima volta per la Rai in cui una mini-serie diventa una serie - racconta Paola Masini, capostruttura di Rai Fiction - Mio figlio venne premiata dal pubblico con oltre il 30% di share e apprezzata per il coraggio del tema trattato. Era un momento in cui in Italia, con un racconto non leggero, si andava a fondo sul tema dell'omosessualità in modo onesto, raccontando in particolare come viene vissuta all'interno di una famiglia tradizionale. Con Mio figlio abbiamo fatto un grande risultato coniugando l'importanza del tema sociale con un prodotto di grande ascolto. Con Io e mio figlio si va ora avanti nel raccontare questa famiglia con tanti conflitti, ma tenuta insieme dall'armonia e dall'amore. I sei episodi di cui si compone la serie offrono inoltre altrettanti film gialli di 100 minuti, non comedy ma di genere".
Tra i temi che saranno trattati nel corso dei sei episodi il traffico delle prostitute dell'Est, l'eutanasia e le truffe alle assicurazioni che stimoleranno il confronto tra i due protagonisti della serie. "La storia è un thriller che si muove su due binari - spiega Lando Buzzanca, che vedremo presto anche in Capri - da un lato il poliziesco si matura e si conclude nella stessa puntata, dall'altro va sviluppandosi puntata dopo puntata, fino ad esplodere alla fine della serie. La cosa più bella è che questo genere si sposa in maniera precisa con la vita vissuta, spicciola dei personaggi. Ciò che mi preme sottolineare però è che l'amore è il vero protagonista di questa serie". Ancora una volta il Commissario Vivaldi, un uomo impulsivo con grandi capacità deduttive, dovrà confrontarsi e scontrarsi con il figlio più razionale, il poliziotto Stefano, ma sarà proprio grazie a lui se riuscirà ogni volta a risolvere il caso di turno. "Il mio personaggio è di una bellezza tale che ringrazio tutti per avermelo fatto interpretare - rivela Giovanni Scifoni - La fiction quando è fatta bene è una figata pazzesca, perché permette a un attore per tante puntate di entrare in profondità nella vita del personaggio". Le riprese di Io e mio figlio - Nuove storie per il Commissario Vivaldi si sono svolte a Trieste tra l'aprile e il settembre del 2008, per un totale di 24 settimane di lavorazione. Per assistere al risultato finale e capire se la serie ripeterà il successo della precedente, mantenendo la stessa qualità, bisognerà attendere il prossimo autunno.