Fringe - Stagione 2, episodi 3 (Fracture) e 4 (Momentum Deferred)

Con il quarto episodio arriva a compimento il primo arco narrativo della stagione 2 della serie creata da Abrams, rivelando, con il ritorno della guest star Leonard Nimoy, dettagli del viaggio di Olivia ed impostando quello che vedremo nei prossimi episodi.

Dopo la sua fugace presenza nel finale della prima stagione di Fringe, Uno sguardo dall'altra parte, Leonard Nimoy torna come guest star di Momentum Deferred per portare a compimento l'arco narrativo iniziato proprio con la sua apparizione e con la visita di Olivia al mondo parallelo in cui si era incontrata con il William Bell a cui il popolare attore di Star Trek aveva dato il volto.
Un quarto episodio, esordio alla regia in Fringe per Joe Chappelle, con esperienze televisive in CSI Miami e The Wire, che arriva dopo altri tre in cui le conseguenze piscofisiche del viaggio dell'agente Dunham erano state seguite ed analizzate parallelamente a dei classici Monsters of the Week, come in Fracture, il primo degli episodi che stiamo prendendo in considerazione.

In Fracture, infatti, la vicenda ruota intorno a degli esseri umani, ex soldati impegnati in Iraq, resi esplosivi dalle conseguenze di un trattamento sperimentale subito mentre in missione, o meglio dal siero iniettato come terapia per contrastare queste conseguenze, un siero che si rivela esplosivo e detonabile tramite onde radio e che uno spietato colonnello non esita ad utilizzare per eliminare dei bersagli scelti. Si tratta di bersagli che a dire il vero non sembrano del tutto innocenti, a giudicare dalle parole del colonnello a colloquio con Broyles: le valigette che questi individui trasportano contengono dati, informazioni e foto raccolte, che un abile montaggio ci fa ricollegare all'Osservatore, dandoci anche la possibilità di gettare un rapido sguardo al contenuto di una delle valigette, che ci mostra immagini del nostro Walter Bishop.

E' chiaro ormai che una guerra è alle porte e le varie parti in gioco si stanno muovendo per combatterla al meglio.
Caso della settimana a parte, per quanto interessante e coinvolgente per la sua messa in scena e la sua svolta finale che lo ricollega alla continuity della serie, l'episodio riesce abilmente e portare avanti ed in qualche modo concludere i bizzarri incontri tra Olivia e Sam Weiss, l'uomo dal quale Nina Sharp ha mandato l'agente per ricevere aiuto nel gestire la sua situazione post-viaggio interdimensionale. Anche se l'uomo non ha apparentemente fatto molto di esplicito per aiutare la Dunham, i progressi dell'agente risultano chiari quando senza aiutarsi con il bastone e con mano inusualmente ferma, gli punta contro la pistola in preda alla rabbia per l'ennesimo trattamento approssimativo ricevuto. I loro incontri sembrano quindi conclusi, almeno finchè non arriveranno le emicranie che l'uomo ha più volte anticipato.

E' però in Momentum Deferred che la storyline relativa al ritorno di Olivia arriva a compimento. Contrariamente all'episodio precedente, il caso della settimana è strettamente legato con la continuity della stagione e dell'intero show e prende le mosse da una serie di furti di teste in impianti criogenici, uno dei quali viene ostacolato dalle guardie di sicurezza dell'impianto che riescono ad uccidere uno dei ladri, il cui sangue contiene una sostanza che Walter identifica con il mercurio e che ha indosso lo stesso dispositivo rinvenuto sul mutaforma nel primo episodio, questa volta perfettamente funzionante. E' l'occasione per capire il funzionamento del dispositivo, ma anche per riuscire a ricostruire l'ultima forma in cui l'essere si è mutato.

Inoltre è l'occasione per sapere qualcosa di più riguardo il finto Charlie, che a colloquio con alcuni dei ladri di teste congelate ci spiega come sia bloccato nel corpo dell'agente sia perchè non è più in possesso del dispositivo per mutare forma, sia perchè le sembianze dell'agente sono la chiave per arrivare ad Olivia ed a quello che sa. Il problema, per Charlie, è il decadimento fisico che sta attraversando, tenuto a bada ingerendo grossi quantitativi di mercurio, ricavato da termometri.
Ma non è l'unico inconveniente per lui e per tutti gli altri mutaforma esistenti: una volta capito che uno di loro è ancora in giro, Walter ha un'idea per smascherarlo e cioè ricorrere a Rebecca, la ragazza del video che abbiamo visto alcuni episodi fa, una delle cavie usate da lui e Bell, che aveva la capacità di identificare tutti coloro provenienti da un altro universo, una capacità che Walter cerca di riattivare. Il modo in cui Rebecca guarda Peter a fine episodio ci fa pensare che l'esperimento di Walter è riuscito e che la ragazza ha compreso la provenienza del ragazzo, ma questo è sicuramente un aspetto che verrà sviluppato prossimamente, insieme all'evidente simpatia che esiste tra la ragazza e l'anziano scienziato, un'emozione che John Noble mette in scena con grande delicatezza.

Non è l'unico esperimento di un episodio molto ricco. Walter infatti interviene anche su Olivia per aiutarla a ricordare quello che è successo nel suo incontro con Bell e lo fa facendole ingerire un non molto appetitoso frullato di vermi che le causa una crisi in cui effettivamente riemerge quello che è accaduto.
Il dialogo con Bell fa un punto della situazione di cose che già sapevamo, più o meno nel dettaglio: una guerra è in arrivo e loro hanno bisogno di qualcuno a guardia del passaggio tra i due mondi e lei è la più dotata dei bambini su cui lui e Walter hanno fatto esperimenti da piccoli. Dal mondo in cui si trova Bell, una serie di ibridi, parte organici e parte meccanici, è stato progettato per poter attraversare il varco senza conseguenze, ma aprire il varco causerà conseguenze drammatiche perchè porterà i due universi a scontrarsi e solo uno dei due avrà la meglio.
Olivia però non ci sta e non si fida dell'uomo, chiedendogli una verità che lui non ha intenzione di rivelarle ancora e che verrà fuori alla fine. Le mostra però qualcos'altro, un simbolo nascosto sulla testa di un leader del quale gli ibridi sono alla ricerca, qualcuno in grado di aprire il varco tra i due mondi e per questo è vitale che sia Olivia a trovarlo prima, anche con l'aiuto di Nina Sharp. Al simbolo aggiunge il nome dell'impianto in cui si trova e la frase in greco da dire a Peter, quella che lei ha pronunciato uscendo dal coma, e la lascia andare.
La situazione, purtroppo, non è facile come sembrerebbe. Olivia si reca infatti dalla Sharp per metterla al corrente, spiegandole praticamente tutto, tranne il dettaglio sul luogo in cui si trova l'uomo che gli ibridi stanno cercando, perchè interrotta da un sms di Charlie che la mette in guardia contro la Sharp, confermando timori e sospetti dell'agente. Il risultato delle analisi sul dispositivo danneggiato, fatti con lo scopo di identificare l'ultima forma in cui l'ibrido si è trasformato, arrivano sul cellulare della Dunham un attimo troppo tardi, quando, incontratasi con Charlie, ha già rivelato al collega il luogo il cui si trova l'uomo che lui e gli altri ibridi stanno cercando.
A nulla serve avere la meglio su di lui e riuscire ad eliminarlo, perchè ormai i loro nemici sono un passo più avanti di loro nel prepararsi allo scontro, ed Olivia deve affrontare anche la perdita dell'amico e collega.