Fringe - Stagione 2, ep. 14 e 15: The Bishop Revival e Jacksonville

Gli ultimi due episodi prima di una ulteriore pausa di due mesi tornano con decisione sulla storyline principale della serie, fornendo nuove indicazioni sul passato di Olivia e sulle sue potenzialità, oltre a reimpostare il rapporto tra lei e Peter in vista del prosieguo della stagione.

Continuano ad avere un andamento altalenante gli ascolti di Fringe in USA, un dato che insieme al buon recupero che riceve con i DVR potrebbe fare la differenza quando la Fox dovrà decidere l'eventuale rinnovo per la prossima stagione. The Bishp Revival, per esempio, andato in onda lo scorso 28 gennaio in un momento di poca concorrenza nella serata del giovedì, ha ottenuto più di 9 milioni di spettatori, raggiungendo quasi la premiere di settembre, che con quasi 10 è il dato più alto dell'anno. Ma si è difeso bene anche il successivo Jacksonville con quasi 7.5 milioni, segno di una crisi ormai passata.
Dopo questi due episodi, che tornano ad affrontare, indirettamente o direttamente, i temi base della serie, Fringe si ferma in USA per altri due mesi: riuscirà a ripetere la tendenza attuale al rientro, confermando di aver superato la crisi dello scorso novembre?

The Bishop Revival, come lo stesso titolo fa supporre, offre spazio ai due protagonisti che rispondono a questo nome, arricchendo la mitologia della serie negli aspetti che li riguardano.
Il pretesto è la morte in massa degli invitati ad un matrimonio, in particolare degli invitati dalla parte della sposa, che permette a Bishop senior di ipotizzare, e poi confermare nel corso delle sue indagini sui cadaveri, una matrice genetica nella natura delle morti. La tossica colpevole delle morti, infatti, contiene la codifica del tratto genetico da colpire, che può essere quindi programmato per poter individuare le vittime designate. Ma la tossina contiene anche altro: la firma dell'autore, un cavalluccio marino, un simbolo che con grande sopresa di tutti, Walter riesce a ricondurre al proprio padre.

E' infatti il soprannome del padre di Walter e nonno di Peter, infiltrato nella Germania nazista per osservare gli evoluti scienziati al servizio di Hitler. E' proprio uno di questi scienziati il responsabile degli attacchi mediante la tossina individuata da Walter, un uomo sorprendentemente giovanile per essere stato collega del nonno di Peter. Ci sarà sicuramente in futuro la possibilità di approfondire il personaggio del Bishop più anziano e, tramite lui, anche gli studi portati avanti in Germania e le cause dell'innaturale vitalità dell'avversario di questo episodio, che nel complesso, proprio per quanto aggiunge alla storia di base di Fringe, si rivela più interessante del classico episodio da monster of the week.

Nettamente superiore Jacksonville, il miglior episodio della seconda stagione fino a questo momento. Brillante nel portare avanti contemporanemente la storyline principale e le relazioni tra i protagonisti, riuscendo allo stesso tempo a costruire una storia vibrante, tesa ed emozionante, con l'aggiunta alcune sequenze oniriche che l'arricchiscono e la caratterizzano.
L'incipit dell'episodio è sconvolgente: una serie di scosse, un crollo e il corpo di una delle vittime, deformato in modo orribile, con due braccia e gambe in più che spuntano dal torso. I soccorsi, di cui fanno parte i nostri eroi, scoprono subito che tutti gli abitanti dello stabile hanno subito la stessa sorte. Ma cosa è accaduto?

Per noi che seguiamo la serie e ne conosciamo la mitologia di base, è facile arrivare ad una spiegazione, e quindi non ci sorprende che anche Walter Bishop ci riesca facilmente: una versione diversa dello stesso edificio, proveniente da un altro mondo parallelo, si è sovrapposta a quello esistente nel nostro, creando l'abominio a cui abbiamo assistito. Ma purtroppo non basta, perchè i primi studi ed esperimenti sul fenomeno di Bishop e Bell hanno messo in evidenza un aspetto: per ogni oggetto che passa da un mondo all'altro, un altro di massa uguale deve sostituirlo, quindi è questione di tempo prima che un altro palazzo della stessa massa sparisca per viaggiare verso l'altro mondo.
Il tempo stringe e c'è solo un modo per identificarlo, usare l'abilità di una delle poche persone in grado di vedere la vibrazione che questi oggetti al confine tra due mondi subiscono: Olivia.

La Dunham, nel corso degli esperimenti effettuati su di lei e gli altri ragazzini a base di Cortexipan, era la più dotata ed era in grado di individuare gli oggetti provenienti da un altro mondo, un'abilità che ora ovviamente non è più in grado di sfruttare. Per stimolarla e riattivarla, Walter sa che deve tornare a Jacksonville, il luogo dove gli esperimenti sono stati condotti anni prima e lì Olivia accetta di sottoporsi ad una nuova seduta, facendosi iniettare il farmaco sperimentale, che la conduce in uno stato di trance che ci viene mostrato in una serie di sequenze oniriche ed affascinanti in cui la donna rivede sè stessa bambina.

Nonostante il farmaco, Olivia sembra non riuscire a sfruttare la sua capacità e diventa finalmente chiaro cosa manca: la paura. La piccola Olivia era spaventata ed è questa paura che stimolava i suoi sensi e le permetteva di vedere il velo tra i due universi.
La scena in cui Olivia ritrova sè stessa e la sua abilità è insieme tra le più intense, emozionanti e toccanti della stagione, un faccia a faccia con Peter in cui i due si avvicinano come mai prima d'ora, in cui Olivia ci appare per la prima volta indifesa. "Peter, ho paura" gli confessa Olivia ed il ragazzo è a un passo pronto a baciarla quando lei capisce e aggiunge "Peter, ho paura!" E' quello il monento da sfruttare, è quello il momento in cui può individuare l'edificio in pericolo.

Jacksonville ci lascia con i due finalmente più vicini, gettando le basi per poter reimpostare il rapporto tra i due, anche alla luca di un ulteriore dettaglio: Olivia è in grado di individuare ciò che proviene da un altro mondo, Peter compreso. A casa dei Bishop per uscire a bere qualcosa col ragazzo, Olivia li vede per la prima volta per quello che è ed il suo stupore è tangibile. Walter le chiede di non dire niente al figlio, ma lei terrà il segreto?
E' l'episodio migliore per lasciarci per un'ulteriore pausa di due mesi, ma è anche un peccato dover aspettare tanto per un nuovo episodio di una serie che sa emozionare quando non si ferma su episodi riempitivi, la cui differenza con quelli che portano avanti la continuity è sempre più elevata.

Movieplayer.it

4.0/5