Francesco Mandelli ritorna in tv con I soliti idioti

La nostra intervista esclusiva all'attore che dal 16 febbraio torna su MTV con la terza edizione de I soliti idioti.

Dal 16 febbraio ritornano i personaggi de I soliti idioti, con la terza edizione dello sketch-show targato MTV, tanti ritratti del Bel Paese, interpretati e concepiti da Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli, che abbiamo intervistato alla vigilia del debutto. Con Francesco abbiamo parlato di come nascono questi personaggi e come arrivano in tv, ma anche del successo arrivato (quasi) per caso e di internet.

Come nascono i personaggi dello show? Sono stati concepiti apposta per intrattenere, o avete dato uno spazio televisivo a "idioti" già esistenti?
I personaggi de I soliti idioti prendono sempre spunto dalla realtà. questo li rende più comprensibili, ma soprattutto la gente ride perchè gli sembra di conoscere già persone così. Chiaramente sono personaggi caricaturali, portati all'eccesso, ed è questo che crea l'effetto comico. Se il personaggio funziona, ce ne accorgiamo dal fatto che dopo averlo scritto e provato, parla e vive anche senza copione, a quel punto l'improvvisazione diventa facimente assimilabile alle sceneggiature. I soliti idioti sono personaggi della vita quotidiana, non politici o dello spettacolo, lontani dallo spettatore, ma sempre e solo gente comune.

I personaggi del programma ai quali sei più affezionato, quali sono? Niccolò, Ruggero o altri?


Sicuramente quelli che danno piu' soddisfazioni sono Ruggero, Gianluca e Niccolò, il bambino con i genitori assenti. ma a tutti sono fortemente affezionato. I soliti idioti è concepito come un disco di canzoni, che sono i personaggi. I personaggi più forti e popolari non lo sarebbero altrettanto senza l'esistenza degli altri. Cerchiamo di dare un quadro completo dell'Italia, così i personaggi si fanno forza l'un l'altro. Un disco è bello solo quando tutte le canzoni si amalgamano bene fra di loro. Poi ci sono i singoli e le b-side, ma una band è forte solo se tutta la sua produzione musicale è forte, altrimenti si diventa delle one-hit wonders.

Anche per questa edizione sono previste guest-star, come è capitato l'anno scorso con Paola e Chiara? C'è qualcuno che ti piacerebbe coinvolgere nello show?
Stiamo cercando di capire chi poter coinvolgere come guest nello show, solo che a volte le idee che ci vengono sono così assurde che a priori scartiamo la possibilità che qualcuno voglia farlo. E poi siamo fieri di essere una voce fuori dal coro, qualcosa di diverso rispetto a tutto il resto del panorama televisivo, siamo dei punk della comicità e i Sex Pistols non facevano duetti... anche se abbiamo pensato di invitare Alberto Stasi (indagato e poi assolto per il delitto di Garlasco, ndr) per una puntata degli immoralisti, i due borghesi che si bloccano davanti a momenti imbarazzanti. quella si che sarebbe una guest.

Nonostante la tua popolarità, c'è un gruppo di Facebook anti-Mandelli. Del quale fai parte anche tu, tra l'altro. Come si sente, un personaggio famoso, nel rendersi conto di risultare anche antipatico, oltre che popolare?


Se fai questo mestiere devi mettere in conto anche queste situazioni. Non esiste al mondo un personaggio che metta d'accordo tutti, troverai anche detrattori di Al Pacino, per quanto sia un attore formidabile. il fatto è che Internet è il regno dell'anti, della critica feroce, del gioco al massacro. Però il coraggio di mettere la faccia viene meno. Jack White dei White Stripes ha appena fatto un disco che si intitola Sea of Cowards, mare di codardi, come definizione del mondo di internet. e comunque il fan club di Ruggero ha oltre centomila iscritti, il gruppo anti-Mandelli una cinquantina scarsa e questo la dice lunga. Chiaro che se c'è un gruppo anti-me mi ci iscrivo. Guai a prendersi sul serio.

La tua carriera televisiva (e non solo) è iniziata con una telefonata ad Andrea Pezzi. Ti capita di pensare a cosa saresti adesso, se non avessi fatto quella telefonata?
Certo che ci penso. sarei comunque dove sono ora. Io credo che gli episodi cambino la vita, ma quello che conta è se vuoi davvero qualcosa e quanto forte la vuoi, quanto sei disposto a sacrificare per quell'obiettivo. In prima media ho fatto uno spettacolo teatrale all'oratorio del mio paese, lì ho capito che quello che sapevo fare era questo magnifico gioco dell'interpretare personaggi. MTV è servito per arrivare ad avere l'esperienza e la possibilità di imparare e conoscere tante cose, ma se non avessi parlato al telefono con la redazione di MTV quel giorno magari adesso sarei arrivato dove sono tramite un'altra strada. O magari sarei morto.

C'è qualcosa con la quale ti piacerebbe metterti alla prova in futuro?
Un film in lingua inglese.