FlashForward - Stagione 1, episodio 3: 137 Sekunden

Un pezzo alla volta continua a comporsi il puzzle della prima stagione di FlashForward, mentre ogni personaggio attende o teme il futuro di cui ha avuto una breve anteprima.

Conferma ai testi per il creatore David S. Goyer e Marc Guggenheim nel terzo episodio, 137 Sekunden, della nuova, intrigante serie ABC FlashForward, ma debutto dietro la macchina da presa per Michael Rymer, regista con oltre venti episodi di Battlestar Galactica alle spalle. Un terzo episodio che segue la formula dei precedenti, ricapitolando quanto già visto, dove possibile e non senza qualche forzatura, ed introducendo un nuovo pezzo al puzzle che si va formando poco a poco e che rappresenta l'intera prima stagione della serie. Il tutto mentre nuovi personaggi e volti noti fanno il loro ingresso nel cast, da Gabrielle Union a Gina Torres, che danno il volto rispettivamente alla compagna di Demetri ed alla moglie del direttore Wedeck.

Come lascia intuire il titolo in lingua tedesca, l'attenzione del nuovo episodio si rivolge alla Germania, paese dal quale proviene un invito all'agente Benford: un certo Rudolph Geyes, anziano nazista prigioniero nel carcere di Monaco, dichiara infatti di avere importanti informazioni riguardo il blackout ed in particolare sul significato della sua durata ed è disposto a rivelarle direttamente all'agente Benford, il cui nome ha conosciuto nel suo flashforward. Come prevedibile, l'uomo è intenzionato a ricavare quanto più possibile dalle informazioni in suo possesso ed è disposto a rivelarle solo in cambio di un trasferimento in USA e l'annullamento delle accuse a suo carico.

Le riflessioni sull'opportunità di lasciare libero un pericoloso criminale nazista si scontrano con la necessità di pensare al bene dell'intera popolazione del pianeta ed alla fine Mark riesce ad ottenere il permesso di acconsentire allo scambio, avendo dalla sua la solita arma: se la dicitura 137 Sekunden e la foto dell'uomo erano sulla bacheca nel suo flashforward, allora sono importanti ai fini dell'indagine.
Purtroppo per loro, una metà delle informazioni di Geyer sono deliri sulla trascrizione in ebraico di alcuni dati cabalistici e sulla somma delle lettere convertite in numeri, che dà appunto 137; mentre l'importanza della seconda metà, quella rivelata dopo aver ottenuto quanto voluto, si basa sullo stesso tipo di ragionamento di Mark, ovvero: "se nella mia visione stavo tornando negli Stati Uniti, allora quanto so ha veramente importanza".
Ed in effetti una certa validità le informazioni di Geyer sembrano averla. L'uomo infatti rivela che dopo il risveglio dal blackout ha guardato fuori dalla finestra ed ha visto tantissimi corvi morti al suolo ed indagando sui grafici della popolazione mondiale di corvi, Mark e Janis scoprono che si tratta di un fenomeno globale e che si è verificato già in passato a livello locale, per esempio nel 1991 in Somalia, dove si è verificata un'altra morte di massa dei corvi, associata ad una perdita di coscienza collettiva della popolazione.
Senza dubbio una pista da seguire.

Nel frattempo sono essenzialmente due le storie che si intrecciano con la principale, quella di Demetri e quella di Aaron ed entrambe ci offrono degli spunti su cui riflettere.
L'agente Noh, infatti, accoglie la sua amata Zoey, interpretata dalla guest star Gabrielle Union, e non ha il coraggio di confessarle il nulla rappresentato dalla sua visione e soprattutto la misteriosa telefonata in cui è venuto a sapere della data della sua morte. A sua discolpa per la menzogna, va detto che il flashforward della donna riguarda il momento del loro matrimonio in spiaggia e che lei stessa è sicura di aver visto anche lui. Come è possibile un'incongruenza tra le loro visioni?
Incongruenza rispetto alla realtà che riscontriamo anche nel flashforward di Aaron, in cui l'uomo si è visto tenere per mano la figlia che credeva morta in Afganistan. Roso dal dubbio, l'uomo agisce dietro le spalle della ex moglie e fa riesumare il corpo della figlia per un esame del DNA che conferma l'identità.
Come si spiegano queste due incongruenze? Se nel primo caso la spiegazione potrebbe essere che è possibile cambiare quanto visto e che quindi Demetri potrebbe riuscire a rimanere in vita, soprattutto ora che sa che sarà sparato per tre volte il 15 Marzo del 2010, questa soluzione non è applicabile al caso di Aaron. E' possibile che sia lui che Zoey abbiano visto un sogno perchè il 29 aprile 2010 all'ora mostrata dal flashforward erano addormentati?
Gli ultimi istanti dell'episodio si ricollegano alla rivelazione riguardo la morte di massa dei corvi ed è un flashback che ci porta appunto in Somalia al momento dell'evento, mostrandocelo attraverso gli occhi di un ragazzino: il cielo si riempie di uccelli, ma poco dopo lo stormo crolla al suolo privo di vita in prossimità di un villaggio; in lontananza, davanti lo sguardo stupito del ragazzo, una forma indistinta appare in cielo.

Trattandosi di una serie con una continuity molto forte ed una storia, a detta degli autori, già definita fino al finale di stagione e che si dipanerà lentamente verso la sua conclusione, è presto per fare delle valutazioni complessive ed è necessario aspettare che il quadro generale sia più visibile e che i personaggi, le loro scelte e le loro personalità siano meglio definite. Intanto registriamo un calo di spettatori lento ma costante nel corso della messa in onda in USA, che ha visto 137 Sekunden totalizzarne poco più di 9 milioni contro i quasi 11 dell'episodio precedente.