Film romantici: le 5 regole per storie d'amore di successo

Una piccola guida a quelle regole non scritte che fanno funzionare "quasi sempre" i film romantici sul grande e piccolo schermo.

Sixteen Candles una immagine del film di John Hughes
Sixteen Candles una immagine del film di John Hughes

Chi ama il cinema, ama anche le storie d'amore che solo la settima arte sa raccontare con coinvolgimento e intensità. Quando si parla di innamoramenti, passioni struggenti o di unioni strappalacrime, non c'è spettatore che tenga. Anche chi predilige il western o la fantascienza, avrà il suo film sentimentale del cuore, ci possiamo scommettere. Dalla letteratura passando per il teatro fino, appunto, alle immagini in movimento, si sono delineate delle regole non scritte che, quando applicate, non sono sempre garanzia di successo al botteghino ma di sicuro innescano un seguito nel pubblico, lo attirano a sé. Che siano meccanismi della mente o sotterfugi magici, a certi cliché della rom-com nessuno può resistere, anche i più duri di cuore. Guardando indietro alla cinematografia, soprattutto anglosassone, abbiamo individuato 5 regole che definiremmo fondamentali per il successo di una storia d'amore sul grande e piccolo schermo. Dopo un attento ripasso, si potrà facilmente constatare come le commedie che funzionano meglio sono quelle che rispettano più di una regola o addirittura tutte.

1. La vicinanza forzata

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Una scena cult di Pretty Woman

Sarà forse per colpa della frenesia quotidiana e della superficialità con cui facciamo la conoscenza delle altre persone ma, salvo i casi di colpi di fulmine, spesso le persone ci passano davanti, ci sfiorano ma non ci toccano mai, complice anche la mala abitudine di formare opinioni frettolosamente. Se non colti nello stato d'animo giusto per conoscere una persona, potremmo in effetti farci sfuggire l'anima gemella. Il cinema ovvia a questa ipotetica mancanza, collezionando le più belle storie partendo da una condizione in cui mette i suoi protagonisti: la vicinanza forzata. Che sia per convenienza, per inganno, per caso, le migliori relazioni viste nel buio della sala sono quelle nate tra personaggi costretti a condividere tempo, spazi e attenzioni. Questa regola generale viene poi semplicemente declinata in molte varianti. La più gettonata è l'unione per finta, che sia matrimonio o fidanzamento. Infiniti sono gli esempi. Sotto la categoria matrimonio, l'ultimo in ordine cronologico è il n. 1 in classifica su Netflix di questo agosto 2022, Purple Hearts, ma tra i più famosi ne possiamo annoverare quattro. Due cult della commedia romantica di vecchia generazione come Green Card - matrimonio di convenienza (1990) con Andie MacDowell e Gerard Depardieu e Moglie a sorpresa con Goldie Hawn e Steve Martin (1992) e ben due degli ultimi anni, Notte brava a Las Vegas (2008) con Cameron Diaz e Ashton Kutcher e Moglie per Finta con una coppia esilarante formata da Jennifer Aniston e Adam Sandler. È tra i finti fidanzati che però si consumano miscele esplosive, basti solo pensare a dei capisaldi della storia d'amore al cinema, in primis Pretty Woman, la cui favola moderna conosciamo tutti. Lui, Edward (Richard Gere), uomo d'affari indifferente a tutto e tutti, assume una prostituta conosciuta per caso, Vivian (Julia Roberts), come sua partner per i giorni che passerà a Los Angeles, per non incorrere in problemi sentimentali mentre conclude un accordo. Il resto è leggenda con tanto di "mi si sono aggrovigliate le budella" dopo La Traviata e It Must Have Been Love dei Roxette, colonna sonora del cuore.

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Lo scherzo riuscito di Richard Gere

Super menzione speciale va a Ricatto d'amore - The Proposal (2009) diretto da Anne Fletcher dove la chimica tra un assistente editor interpretato da Ryan Reynolds e il suo capo, Sandra Bullock, che lo costringe a chiederla in sposa per la green card, è tanto perfetta quanto inaspettata. Nel genere "teen movie" invece, ancora esempi onorevoli, con una simile premessa di base: due adolescenti si accordano a fingere di stare insieme. Playboy in prova del 1987 che ha consacrato Patrick Dempsey e Tutte le volte che ho scritto ti amo del 2018, super successo Netflix, con due ora star tra gli adolescenti, Noah Centineo e Lana Condor.

Pretty Woman: 7 cose che abbiamo imparato dal film

2. Chi disprezza compra

Dirty Dancing
Patrick Swayze con Jennifer Grey in Dirty Dancing

Nel 2009 al cinema usciva La verità è che non gli piaci abbastanza, film diretto da Ken Swapis e scritto dai massimi esperti delle relazioni sentimentali, Greg Behrendt e Liz Tuccillo, sceneggiatori di Sex and the City. Il film si proponeva, in 129 minuti, di dissacrare un concetto con cui siamo cresciute e sì, anche cresciuti, un po' tutti, condensato nel monologo di Ginnifer Goodwin, incipit del film: "siamo tutte incoraggiate, anzi, programmate a pensare che, se un uomo si comporta come un perfetto stronzo, vuol dire che gli piacciamo!". A questa frase trappola, il personaggio di Justin Long rispondeva: "se un uomo ti tratta come se non gliene fregasse un cazzo di te, è perché non gliene frega un cazzo di te, sul serio". Nonostante gli ammonimenti di questo film, anche pieno zeppo di star come Bradley Cooper e Scarlett Johansson, al cinema, spesso, la regola Chi disprezza compra, funziona narrativamente e passionalmente. Anzi, le migliori tensioni sessuali vengono generate proprio da questi apparenti sentimenti di indifferenza e odio. A dimostrare la veridicità di questa affermazione, lanciamo così tre titoli che definiremmo bomba: Dirty Dancing (1987), Stregata dalla luna e Harry, ti presento Sally. Non era il bel ballerino Johnny Castle (Patrick Swayze) a pensare che Baby (Jennifer Grey) fosse solo una ragazzina ricca e viziata? Ecco, sappiamo tutti come è finita. E che dire del lungo viaggio in auto pieno di commenti odiosi e piccati tra Harry (Billy Crystal) e Sally (Meg Ryan) prima di diventare grandissimi amici e poi anime gemelle? Della passione, infine, tra Loretta (Cher) e Ronnie (Nicolas Cage) ancora se ne parla a distanza di 35 anni.

Stregata Dalla Luna Cher
Stregata dalla luna: Cher in una scena

Nel cinema italiano intanto, citiamo una bel duello datato 1994 diretto e recitato dal re della commedia italiana, Carlo Verdone con Asia Argento, Perdiamoci di vista. L'odio che precede l'amore non è evidentemente una prerogativa del cinema del passato. Per testarlo, bisogna andare con la mente alla sfuggevolezza di Armie Hammer in Chiamami col tuo nome che invece si rivela essere amore travolgente per il giovanissimo Elio (Timothée Chalamet). E sappiamo di forzare un po' la mano, perché in questo caso si tratta di finta indifferenza, ma l'indifferenza è il maggior disprezzo.

Harry, ti presento Sally: dalle frasi cult alla scena finale, il film non è invecchiato di un giorno

3. La regola dell'amico

Patrick Dempsey accanto a Michelle Monaghan in una scena del film Un amore di testimone
Patrick Dempsey accanto a Michelle Monaghan in una scena del film Un amore di testimone

Max Pezzali nel 1997 per gli 883 cantava: "la regola dell'amico non sbaglia mai se sei amico di una donna non ci combinerai mai niente mai non vorrai rovinare un così bel rapporto". Se nella vita questa, appunto, regola può essere quasi sempre vera, al cinema invece l'amicizia che si trasforma in amore è qualcosa che accade frequentemente ed è anche spesso fonte di successo per una pellicola. Torniamo al genere per giovani adulti per chiamare in causa, indimenticabile e indimenticato, Un meraviglioso batticuore - Some Kind of Wonderful, diretto da Howard Deutch in uno dei sodalizi più fruttuosi di coming of age mai visti, quello con John Hughes, qui sceneggiatore come per Bella in Rosa - Pretty In Pink. Keith (Eric Stoltz) e Watts (Mary Stuart Masterson) sono migliori amici sin dall'infanzia. Lei con il suo look da batterista in erba non si può certo definire il prototipo di femminilità tutto tulle e merletti anni '80 e lui perde il tempo a desiderare la più popolare della scuola, la famigerata Amanda Jones (Lea Thompson). Aiutandolo a conquistarla, Watts riuscirà a fargli capire che è da sempre innamorata di lui. Tra le scene più belle di tutti tempi sul brano di Stephen Duffy, She Loves Me, il primo bacio tra i due, impacciato, coinvolgente. Un momento e un bacio questo, che rimane ancora scolpito nella memoria cinematografica collettiva senza subire il logorio del tempo. Tra gli amici che diventano amanti, impossibile non menzionare Un amore di testimone (2008) in cui Patrick Dempsey è incallito playboy finché la sua migliore amica, interpretata da Michelle Monagan, non annuncia il suo matrimonio. Quando si sta per perdere qualcuno, tocca correre ai ripari ed alla conquista.

Jim Sturgess e Anne Hathaway in una scena di One Day
Jim Sturgess e Anne Hathaway in una scena di One Day

Va ricordato il teorema elaborato all'inizio del nostro articolo per sottolineare che Harry Ti presento Sally è a quota 2 su 3 regole applicate. Tornando agli anni 2000 ed ai giorni nostri, assolutamente da non perdere e recuperare, One Day di Lone Scherfig con Jim Sturgess e Anne Hathaway, film su un'amicizia ventennale che in fondo è sempre stata amore, tratto dall'eccellente omonimo libro di David Nicholls e Yesterday di Danny Boyle, con Himesh Patel e Lily James, amici che faticano a decollare come coppia pur essendo anime affini, sullo sfondo di un immaginario post blackout dove i Beatles sono stati cancellati dalla memoria di tutti, tranne il protagonista.

4. Le scommesse

My Fair Lady: Audrey Hepburn e Rex Harrison in una scena del film
My Fair Lady: Audrey Hepburn e Rex Harrison in una scena del film

Di questa categoria fanno parte alcune tra le migliori commedie romantiche di tutti i tempi. Passano gli anni infatti e i titoli che stiamo per decantare, vengono rievocati spesso, omaggiati e anche rielaborati sotto altre chiavi. A quanto pare, "scommettiamo che...." riempite i puntini a piacere, ad Hollywood specialmente, funziona quasi sempre. L'esempio più illustre è un baluardo del cinema, del teatro e della letteratura, l'otto volte Premio Oscar My Fair Lady. Dal musical del 1956 e Pigmalione di George Bernard Shaw, parte proprio dalla scommessa di un glottologo inglese (Rex Harrison) che promette a un amico che riuscirà a trasformare una povera fioraia sgrammaticata (Audrey Hepburn) in una dama di classe. Anticipiamo, prima di elencare l'ultimo punto segreto per una perfetta storia d'amore al cinema, che My Fair Lady supera Harry, Ti presento Sally perché rispetta ben 4 regole su 5 del nostro elenco.

Il famoso bacio fra Selma Blair e Sarah M. Gellar in una scena del film 'Cruel Intentions'
Il famoso bacio fra Selma Blair e Sarah M. Gellar in una scena del film 'Cruel Intentions'

Addirittura da una scommessa ciascuno nasce, invece, la relazione tra la bella giornalista Andie Anderson (Kate Hudson) e il pubblicitario Benjamin Barry (Matthew McCounaghey) in Come farsi lasciare in 10 giorni del 2003. La scena in cui si insultano musicalmente sulle note di You're So Vain è impagabile. Altra punta di diamante della categoria Scommesse è Cruel Intentions, adattamento moderno di un classico della letteratura francese come Le relazioni pericolose di Pierre-Ambroise-François Choderlos de Laclo. Nel mirino dei perfidi giochi tra i fratellastri lussuriosi Sebastian Valmont (Ryan Philippe) e Kathryn Merteuil (Sarah Michelle Gellar) finiscono due ingenue adolescenti. Una di loro, Annette (Reese Witherspoon) finirà per far innamorare un redento Sebastian. Due scene imperdibili: la scena finale di Reese Witherspoon che guida fiera una decappottabile sulle note di Bittersweet Symphony dei The Verve e il bacio tra Sarah Michele Gellar e Selma Blair, "miglior bacio" agli MTV Movie Awards 2000. Ultimo non in ordine cronologico è 10 cose che odio di te del 1999, film che ha regalato Heath Ledger al grande pubblico. Lo menzioniamo in ultima battuta come piccola eccezione. Il film è una moderna trasposizione teen di La Bisbetica domata di William Shakespeare; qui non si parla di vera e propria scommessa ma più di doppio sotterfugio attraverso il quale la scontrosa Kat (Julia Stiles) cede al corteggiamento di Patrick, il cui interesse è stato in pratica "pagato" da due pretendenti della sorella minore Bianca, impossibilitata a vivere una vita sentimentale a meno che non lo faccia prima la sorella. Ci perdonerete questo piccolo inganno per un classico del film giovanile che va amato e visto ripetutamente.

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5. Gli opposti si attraggono

Come eravamo: Robert Redford e Barbra Streisand
Come eravamo: Robert Redford e Barbra Streisand

Come nel caso di Chi disprezza compra, un'altra frase fatta viene a supportare una regola non scritta ma che sul grande schermo è tra le fonti generatrici di chimica più accreditate: Gli opposti si attraggono. Anche qui, nella vita vera potremmo rispondere che invece sono le affinità elettive quelle che contano e "chi si somiglia si piglia", ma il linguaggio cinematografico ama le diversità che si incontrano e si cambiano ed ecco che, con questo espediente, spuntano fuori delle unioni insolite che potremmo definire epocali. Prima fra tutte, quella testimoniata dal genio di Sydney Pollack e due grandissimi interpreti, Robert Redford e Barbra Streisand, rispettivamente nei panni di Hubbell Gardiner, conservatore, bellissimo, borghese e Katie Morosky, piacente, agguerrita, ebrea, comunista, attivista. Il risultato è Come eravamo, una delle storie d'amore più belle che il cinema abbia mai raccontato e tra le prime senza un lieto fine. Ad accompagnare le lacrime, il brano The Way We Were, cantato da Streisand e Premio Oscar nel 1974. Altro, più classico, scambio di divergenze che si trasforma in passione, è quello letterario prima e cinematografico poi tra Elizabeth Bennett e Mr Darcy in Orgoglio e pregiudizio, tratto dal romanzo di Jane Austen. Senza nulla togliere a Colin Firth che interpretava Darcy per la BBC, la chimica esplosiva sul grande schermo è quella tra Keira Knightley e Matthew Macfadyen diretti da Joe Wright nel 2005. Potremmo andare avanti per ore crogiolandoci in questa ultima regola e quindi proseguiamo il percorso con molte coppie e titoli di film da scoprire e riscoprire: Molly Ringwald/Samantha "Sam" Baker e Michael Schoeffling/Jake Ryan non potrebbero essere più meravigliosamente diversi in Un compleanno da ricordare del 1984. Paola Cortellesi e Raul Bova possono spuntare sia la casella numero 2 che la 5 in Nessuno mi può giudicare.

Grease: Olivia Newton-John e John Travolta in un momento del film
Grease: Olivia Newton-John e John Travolta in un momento del film

Che dire dei diversissimi Danny e Sandy, l'amatissima Olivia Newton-John in Grease? Il pugno in alto, poi, il John Bender di Judd Nelson lo tende trionfante in Breakfast Club perché sa di aver conquistato il cuore di una ragazza che più lontana dal suo mondo non c'è, la Claire Standish di Molly Ringwald. Per quello stesso incredulo magnetismo, Maria (Julie Andrews) di Tutti insieme appassionatamente rinuncia a farsi suora per cedere all'amore per il Capitano von Trapp con cui tanto si era scontrata in passato. Chiudiamo la breve carrellata con due opposti magici, Ron (Rupert Grint) ed Hermione (Emma Watson) nella saga di Harry Potter e lasciamo a voi il calcolo dei risultati sul film vincitore.