Recensione Becoming Jane - Il ritratto di una donna contro (2007)

La cura del particolare e l'attenta ricostruzione storica sono ridotte a meri esercizi di stile, a fronte di una pellicola troppo presto esausta per l'abbondanza di sequenze ripetitive.

E' nata una scrittrice

La vita di Jane Austen viene narrata attraverso l'appassionata storia d'amore che ne ha segnato l'esistenza. La giovane Jane insegue l'amore appassionato che s'incarna nel libertino Tom Lefroy lottando contro le convenzioni dell'epoca. Romantica e coraggiosa, la giovane si oppone ai dettami della conservatrice società inglese, a dispetto di una più assennata convenienza e di una pacata accettazione del ruolo femminile.
Lo spirito d'avventura la porterà a sfidare il proprio destino all'inseguimento della libertà.

Dagli scritti adolescenziali alla fama internazionale, la vita della più famosa romanziera britannica rivive grazie alla regia di Julian Jarrold, sceneggiata da Kevin Hood e Sarah Williams.
L'attenzione nel rappresentare la società dell'epoca conferisce autenticità ad una narrazione che pecca spesso d'incisività. Il personaggio di Jane è affidato alla grazia di Anne Hathaway che la interpreta in un periodo di pre-fama, in cui la giovane è in pieno tumulto romantico di sogni e aspirazioni. La moderna personalità dell'autrice che ha illuminato la scena romantica della letteratura moderna con titoli quali Emma e Ragione e sentimento, emerge con lo svilupparsi della vicenda ma senza andare mai tanto a fondo da coinvolgere. In equilibrio fra romanzo e realtà, la narrazione si arricchisce troppo spesso di episodi rispondenti ai cliché dell'epoca. Eroina ella stessa, l'aspirante scrittrice è protagonista di una tormentata vicenda amorosa alla quale la sua fervida immaginazione deve aver attinto in più di un'occasione nel ritrarre strappalacrime vicende femminili. L'ombra del falso biografico serpeggia per tutto il film a partire dal dialogo che rischia di penalizzare tanto la pellicola da ridurla ad una stucchevole operetta d'altri tempi.
La cura del particolare e l'attenta ricostruzione storica sono ridotte a meri esercizi di stile, a fronte di una pellicola troppo presto esausta per l'abbondanza di sequenze ripetitive. Benché buona l'interpretazione, i personaggi sono poco approfonditi, cosi che non si riescea trasmettere il reale senso del narrato.

Poco avvincente come romanzo, troppo fantasiosa perché sia una vita banale, questa di Jane Austen rischia di rimanere una pura narrazione dei fatti che non rende giustizia all'estro e alla genialità di una donna che ha davvero cambiato la storia della letteratura.