Recensione Spiderwick - Le cronache (2008)

Un'incantevole fiaba a metà tra il fantasy moderno e classico, che sfrutta la contrapposizione buoni contro cattivi e la pomposità degli effetti speciali delle 'Cronache' più famose, ma anche la semplicità e l'invito alla riflessione.

Due bambini, una casa incantata e un libro magico

I gemellini Jared e Simon, insieme alla sorella più grande Mallory e alla loro mamma, si trasferiscono dalla Grande Mela nell'isolatissimo casolare, immerso nei boschi del New England, lasciato loro in eredità dal pro-pro zio Arthur Spiderwick morto decine di anni prima e grande appassionato di formule magiche. Ad accorgersi che quella non è una casa come tutte le altre il piccolo Jared, il più sveglio dei tre, che non accetta che suo padre si sia rifatto una vita con un'altra famiglia e non fa che frugare in giro. Tra succhi di pomodoro e flaconi di miele, si imbatte così in un libro magico, la "Guida Pratica di Arthur Spiderwick al Mondo Fantastico che Vi Circonda" e subito capisce di avere in mano qualcosa di molto prezioso. Il tomo è infatti la via d'accesso ad un mondo fatato, un manuale in cui il vecchio Spiderwick ha raccolto migliaia di formule e trucchi che insegnano a rapportarsi con fatine, gnomi, spiriti maligni, silfidi e terribili orchi che abitano il mondo di favola parallelo a quello reale. Un tesoro dal valore inestimabile che se cadesse nelle mani sbagliate potrebbe causare danni irreparabili. Sin dalla morte di Spiderwick il terribile orco Mulgarath cerca infatti di impossessarsi del libro illustrato per diventare il dominatore assoluto del mondo; rendendosi conto di non poterlo contrastare da solo, Jared racconta ai suoi fratelli del libro e insieme a loro inizia una vera e propria battaglia per la vita, quella dei suoi cari e quella di tutti i suoi nuovi amici mostriciattoli, in nome di legami di sangue e 'segreti' di famiglia.

Primavera cinematografica nel segno del fantasy: dopo The Water Horse - La leggenda degli abissi e Mimzy - Il segreto dell'Universo arriva nelle sale Spiderwick - Le cronache, un'incantevole fiaba a metà tra il fantasy moderno e classico, che sfrutta la contrapposizione buoni contro cattivi e la pomposità degli effetti speciali delle "Cronache" più famose, ma anche la semplicità, l'invito alla riflessione e l'importante messaggio educativo che avevamo avuto occasione di apprezzare in quel piccolo gioiellino che fu Un ponte per Terabithia.
Tratto da una serie di libri per ragazzi scritti da Holly Black e illustrati da Tony DiTerlizzi, il film sembra la versione rimodernata e più appassionante de La storia infinita (da cui la trasvolata a bordo di un mostro alato), pellicola di cui Spiderwick mantiene le ambientazioni e la varietà di creature e personaggi, guadagnandone senz'altro in azione, in tensione emotiva con l'aggiunta di spassose (ma del tutto innocue) divagazioni sull'horror/splatter.

Dopo l'amore extrasensoriale di Se solo fosse vero, il magico scambio di ruoli tra madre e figlia di Quel pazzo venerdì e le avventure per teen-ager di Mean Girls, il regista Mark Waters confeziona questa godibile e incantevole fiaba dedicata a grandi e piccini, visivamente ineccepibile soprattutto grazie agli effetti curati dalla major di proprietà di George Lucas, piena di personaggi straordinari, di invenzioni magiche, di incantesimi e di folletti, tra i quali spiccano due fracassoni adorabili, il simpatico Maiastrillo (un agguerrito porcellino sputacchione) e Giangoccetto, il mostriciattolo altamente irascibile, il piccolo guardiano della casa, la cui veemenza si placa solo facendogli ingurgitare quantità industriali di miele.
Protagonista assoluto del film (nei panni di entrambi i fratellini del film) il piccolo Freddie Highmore, che dopo aver vestito i panni di Charlie ne La fabbrica di cioccolato di Tim Burton, riesce in questa nuova avventura ad interpretare non uno ma ben due personaggi contemporaneamente. Dedicato a chi ama le fiabe, alle famiglie, a tutti quelli che, nel buio di una sala, riescono ancora a volare con la fantasia.

Movieplayer.it

4.0/5