Dr House, stagione 7: House accasato

La settima stagione di Dr. House si apre con una novità impensabile: un House innamorato e (contrac)cambiato. Proseguendo sulla via della rinascita, a quali difficoltà il geniale medico sarà in grado di resistere in cambio di un angolo di felicità?

Cosa? Un House accasato? Non lo si sarebbe mai detto, che il misantropo diagnosta potesse aspirare alla vita di coppia dopo il fallimento della convivenza con Stacy. Circa dieci anni sono passati dalla relazione precedente, ufficialmente affossata dall'infarto che ha reso House zoppo, molto più verosimilmente stroncata dalla natura stessa di una personalità in bilico tra megalomania e autodistruzione. Abbiamo conosciuto l'House tormentato e di profondi principi della prima stagione, quello in deriva sentimentale della seconda, quello egoista e crudele della terza e quello pressoché irriconoscibile della quarta. Alla quinta l'antieroe per eccellenza ha sbroccato definitivamente, alla sesta il bisogno di sanità e recupero ce lo ha mostrato disposto a tutto per cambiare e guadagnarsi un pezzetto di serenità. Se il primo House, quello di DNR, accettava stoicamente la solitudine come prezzo del genio, oggi quello stesso genio vuole essere normale e avere qualcuno che lo ami e gli stia accanto. È una dura lezione per i misantropi e orgogliosi di esserlo di tutto il mondo. Meno male che il creatore della serie David Shore garantiva che i personaggi delle serie non potevano cambiare: forse House tornerà quello di prima, finendo per sabotare quello che ha costruito, ma la vita anni lo ha cambiato, eccome. In linea con gli ultimi finali di stagione, anche la sesta lasciava House sull'orlo del baratro, pronto a saltarvi dentro per non risalire mai più, ma una volta tanto, come mai succede nella realtà, il miracolo è avvenuto, qualcuno lo ha acchiappato per i (radi!) capelli prima che si rituffasse nell'oblio chimico dell'idrocodone.

La settima stagione si apre con l'episodio Now What? riprendendo dal punto in cui avevamo lasciato House e una Cuddy fresca di separazione da Lucas alla fine della stagione precedente (e non è vero che la sceneggiatura originale non prevedeva la presenza di Lisa e l'ultima scena sia stata aggiunta all'ultimo momento!): dopo aver ferito House con epiteti terribili, la donna salva il medico dalla ricaduta ammettendo di amarlo nonostante sia un relitto umano. La season premiere conduce lo spettatore, minuto per minuto, all'esplorazione delle menti e dei corpi della coppia, che deve confrontarsi con l'attesa e la passione, l'aspettativa, la realtà della relazione e le sue conseguenze. Qualcosa di molto realistico e molto inusuale da vedersi in una serie.

E House non è un telefilm qualsiasi, è nata come una sfida - quella di un protagonista impossibile - e continua a sviscerare le sue storie sfidando il pubblico, anche quella parte che si è convinta che Dr House: Medical Division sia una telenovela incentrata sull'accoppiamento del protagonista con una o con l'altra fortunata (il suo interprete, Hugh Laurie, è sempre più affascinante). Invece, House è un personaggio televisivo che, per quanto iconico, rimane ancorato alla realtà, per di più a una realtà che segue ritmi e dinamiche seriali, differenti da quelle cinematografiche.
Le serie, gli internauti lo sanno bene, viaggiano sui binari della multimedialità: le stagioni si susseguono, e storie e personaggi vivono e crescono con il loro pubblico: accanto a una serie, vive e prolifera un mondo parallelo, quello del fandom attivo, una microscopica percentuale di milioni e milioni di spettatori che commenta e vive la serie, la fa a pezzi e la ricostruisce. Nel caso di House, chi sognava di veder cedere il ruvido e ammaccato diagnosta alle provocazioni della giovane e pura Cameron ha subito una bella botta. Sarà che lei era più un diavoletto che un angelo, fatto sta che House a un certo punto non l'ha voluta più e alla vedovella a cui piaceva farlo negli sgabuzzini non è rimasto che levare le tende. House ha optato per l'amministratrice, l'unica donna che ha dimostrato di riuscire a sopportarlo: Lisa Cuddy, amica, confidente, datrice di lavoro, angelo custode ed ex amante di una notte, che insieme all'amico Wilson anima il microcosmo del diagnosta. Senza questi due, House è incapace di sopravvivere, ecco perché una relazione con Cuddy è un tuffo raggelante nel vuoto con cui il protagonista rischia tutto per vincere tutto o perdere tutto.

La settima stagione riprende, come anticipato, da dove avevamo lasciato, con House al limite della sopportazione e in cerca di sollievo in una o tante pasticche di Vicodin. Salvato in corner da Cuddy, ritroviamo entrambi alle prese con un contatto a lungo rimandato, gioia e agonia e remore e ritrosia e timore di lasciarsi andare nonostante una consolidata e al tempo stesso sconosciuta intimità. Now What? E ora che si fa? I due si rinchiudono in casa ad affrontare un momento delicato, quello del giorno dopo, in cui decidere se continuare la relazione, come farlo, a chi e se dirlo, penetrando le difese di entrambi. L'episodio, dosato, sorprendente, riflessivo, non ha soddisfatto chi si aspettava l'exploit passionale alla Uccelli di rovo. Now What? alterna i momenti delicati e realistici del confronto tra House e Cuddy a pause comiche irresistibili: Wilson incastrato nella finestra di House, Chase & co. che ricorrono agli espedienti più fantasiosi per coprire un'inadempienza dell'ospedale, arrivando a drogare un chirurgo vittima di avvelenamento alimentare. La première è attraversata anche da un brivido: quando House torna in camera e non trova Cuddy per un attimo s'insinua la possibilità di una nuova allucinazione. Questo episodio bilanciato, toccante e sincero rappresenta il primo stadio del rapporto della coppia: dopo l'ammissione dei propri sentimenti a se stessi, bisogna riuscire a dirlo agli altri. House avvertirà il suo team della relazione con Cuddy informandoli allegramente del fatto che la vede spesso senza vestiti addosso, lei dovrà fornire una dimostrazione pratica come prova del rapporto a un ultrascettico Wilson, basito dalla rivelazione, ma gongolante per il resto della puntata.

Nel manuale d'amore "Huddy" il secondo capitolo, che coincide con la puntata intitolata Selfish, è dedicato ai conflitti lavorativi e le conseguenze che la relazione ha sugli inevitabili scontri etici tra House e Cuddy, restia ad autorizzare le rischiose terapie proposte dal medico. Non avvezzo ai compromessi della coppia, il poveretto non sa come esercitare la medicina senza contrariare la capa/amante, e la sua proverbiale spavalderia finisce immolata sull'altare dell'amore; anche Cuddy fatica a impuntarsi, incapace, almeno all'inizio, di capire che l'unica via d'uscita coincide con la schiettezza e la comunicazione. Nonostante ogni previsione, le riflessioni sentimentali della coppia non soffocano il caso della settimana, che scuote lo spettatore con un epilogo drammatico. I due fratelli adolescenti, il primo condannato da una malattia irreversibile, la seconda destinata a perire rapidamente senza un trapianto, segnano il ritorno delle questioni etiche più spinose e strazianti che hanno contraddistinto il primo House. Improvvisamente, dopo tanti sforzi per farla accettare a un pubblico ritroso, 13 lascia l'ospedale mentendo sulla sua destinazione; il pretesto è un trial a cui dovrebbe sottoporsi in un avanzatissimo ospedale romano (questo si che è incredibile!), la verità è avvolta nel mistero, ma la dipartita è l'occasione per il frubetto Chase di offrire alla collega del sesso di commiato. In realtà Olivia Wilde si allontana per soddisfare gli impegni cinematografici, lasciando un vuoto "femminile" che si tenterà di colmare dal quarto episodio.
Nel team restano Taub, Foreman e Chase: il primo, infastidito dalla felicità del capo - com'è possibile che anche lui possa vivere un rapporto felice quando il suo matrimonio non lo è?; il secondo, al solito supponente; infine, Chase, pendente a favore. Il biondo australiano nel terzo episodio, Unwritten, è protagonista di un'altra scena irresistibile nella quale lascia a bocca aperta i colleghi e House presentandosi all'ospedale con bambolona al seguito. L'unico con un impegno galante - Taub è sposato e Foreman non ha una vita - scamperà le incombenze notturne di emergenza legata al nuovo caso, quello di una scrittrice di romanzi young adult che ha tentato il suicidio.

Unwritten ricorda i migliori episodi delle prime stagioni, quelli in cui House ingaggiava - ricordate Sotterfugi? - lotte psicologiche con i pazienti da cui era intellettualmente attratto, e in cui manifestava i suoi singolari interessi: dopo General Hospital, House rivela la passione per un ciclo di romanzi a metà tra Harry Potter e Twilight. Da un lato, egoisticamente, House non vuole lasciare morire l'autrice dei libri incentrati su un giovane investigatore con una misteriosa cicatrice sul volto prima che questa risolva il cliffhanger in grado di svelare i segreti del passato del protagonista e le sue scelte sentimentali, dall'altra il medico si fa conquistare di nuovo dalle vecchie fascinazioni per i pazienti con cui si identifica. Per House è impossibile non venire attratto da una donna dura, brillante, omertosa e tormentata dai sensi di colpa, e affetta da una malattia incomprensibile.
La puntata rappresenta anche il terzo step della relazioni con Cuddy, in cui i due affrontano la prova dell'uscita a quattro con Wilson e la sua sempre più prepotente compagna, smaniosa di vincere una gara di Go Kart e pronta a una sfida all'ultimo sangue. House e Cuddy si sforzano di trovare passioni e punti in comune che li aiuteranno a tenere saldo il rapporto quando la passione non basterà più. Funzionerà? Non ci crede nessuno - lo stesso Hugh Laurie sente già il fallimento incombere. Le scene in cui la coppia si concedeva un romantico pic-nic sulla spiaggia (svelate da un servizio fotografico spacciato per paparazzato) non si sono ancora viste: forse le vedremo, forse sono state eliminate perché vagamente iperglicemiche. Dubitiamo che House riuscirà a superare ostacoli apparentemente insormontabili come quello della maternità di Cuddy.

Il quarto episodio, Massage Therapy, affronta il tema della gelosia, dell'esclusività del rapporto (House ha come massaggiatrice una bellissima prostituta che in tempi non sospetti forniva servizi più "comprensivi") e introduce il più temibili di tutti: l'incontro con la prole del partner, nello specifico la figlia di Cuddy, avida rosicchiatrice di bastoni housiani.

Le prime puntate della settima stagione, attese con trepidazione e timori, si distinguono per ottime sceneggiature e la solita interpretazione straordinaria di Laurie, un risultato quasi impensabile se consideriamo il calo fisiologico di una serie così longeva. Per l'immediato futuro, bando ai romanticismi zuccherosi, preferiamo vedere House lottare con se stesso e i casi medici, ma apprezziamo che della sua vita sentimentale venga mostrata la quotidianità, i compromessi della relazione, gli aggiustamenti del rapporto e gli sforzi di ogni giorno per essere la metà di una coppia (anche se temiamo la disfatta). Sempre meglio che vederlo, perfettamente e implausibilmente felice, fissare il tramonto con la sua amata.