Dove vai in vacanza? 15 itinerari da sogno (o da incubo) nei film!

Dai flirt sotto l'ombrellone di "Sapore di mare" ai pericoli di "Sharknado", dalle vacanze "da paura" di Eli Roth ai viaggi di piacere di "Emmanuelle", senza escludere altre tappe come i camping, i villaggi vacanze e persino lo spazio. Quindici vacanze tipo da vivere sul grande (e piccolo) schermo.

Jessica Szohr in un momento tragico di Piranha 3D
Jessica Szohr in un momento tragico di Piranha 3D

L'estate ormai è arrivata da qualche giorno e molti di voi avranno già iniziato il countdown per le sospirate vacanze, mentre altri saranno già partiti e altri invece - per scelta o cause di forza maggiore - resteranno a casa. In ogni caso tutti, o quasi, almeno una volta, abbiamo sperato che le nostre vacanze potessero svolgersi come in un film, e invece sono andate diversamente, vero? In realtà, se mettiamo a confronto le nostre aspettative con quello che succede nei film - che si tratti di pellicole vacanziere o meno - le nostre ferie, un po' disorganizzate, con i loro imprevisti, i tempi morti e altro - sono una pacchia.

Tanti film hanno esplorato con ironia e un pizzico di cinismo l'approccio dei vacanzieri alle attesissime settimane di riposo (un esempio su tutti l'episodio Le vacanze intelligenti del film Dove vai in vacanza?) mentre altri contribuiscono criminosamente a creare false aspettative o a creare incubi dal nulla. Avete mai fatto una vacanza al mare che sia stata da film in tutto e per tutto? Impossibile, nei film nessuno deve organizzarsi con i borsoni, non esiste il traffico al rientro e all'andata, non viene esplorato il disagio esistenziale di dover cercare un posto libero e soprattutto non esistono macchine lasciate al sole e l'orrore di doverci entrare dentro. Al tempo stesso però, difficilmente vi sarete trovati ad inseguire un serial killer per le strade di Firenze o a dover affrontare un banco di piranha voracissimi.

Questo vale per qualsiasi vacanza che sia stata raccontata sullo schermo (tranne quelle fantozziane, ovviamente). Non ne siete ancora convinti? Preparate valige e zaini, non dimenticate di chiudere le tapparelle e il rubinetto dell'acqua, e seguiteci fino alla fine di questo articolo: ci aspetta un'eccitante serie di vacanze da film!

1. Stessa spiaggia, stesso mare, stessi cliché

Isabella Ferrari nel cult Sapore di Mare
Isabella Ferrari nel cult Sapore di Mare

E' sicuramente una delle mete più gettonate degli sceneggiatori: l'azzurro delle onde e la sabbia che scotta hanno fatto da scenario a innumerevoli film del filone vacanziero nostrano, più popolare in passato rispetto ad oggi. Dall'inossidabile Sapore di mare con i suoi intrecci amorosi, baci, canzoni, gelosie e sguardi persi verso l'orizzonte al maldestro erotismo balneare di Rimini Rimini o Saint Tropez, Saint Tropez (con Alba Parietti in versione sicario) senza farsi mai mancare gli scontri con i vicini di ombrellone, come in Ferie d'agosto.

Cosa mettere in valigia - Per una vacanza anniottanta: portatevi Massimo Ciavarro. Di recente ha partecipato a L'isola dei famosi e Pechino Express, quindi potrebbe essere utile anche per vacanze meno vanziniane e più "estreme" di cui parleremo più avanti. Un Ciavarro 2.0 è l'accessorio irrinunciabile per chi ha nostalgia degli Eighties, ma continua a guardare al futuro.

2. Gli scemi del villaggio

Jerry Calà con Gegia e Jenny Tamburi in Professione vacanze
Jerry Calà con Gegia e Jenny Tamburi in Professione vacanze

Il villaggio vacanze italian style è per chi vuole una vacanza all'insegna delle comodità in modo da complicarsi la vita su altri fronti. Ricordate Professione vacanze? Tra corna, playboy, sedute spiritiche e intrecci sci-fi, succedevano cose che nessuno si aspettava da un telefilm con Jerry Calà. La formula è stata riproposta di recente al cinema con Operazione vacanze e un plot intrigante tra bugie, animatori in incognito e mafiosi.

Cosa mettere in valigia - in questo caso il bagaglio è più "emotivo" che materiale. Oltre al costume e camicia hawaiana, portate con voi l'esuberanza di Gegia, la coolness di Guido Nicheli, le pose a tre quarti di Lory Del Santo prima che diventasse autrice impegnata con The Lady, oppure - per i più riflessivi - il senso del drama e la faccia di Sandro Ghiani.

3. Ma 'ndò Hawaii, se un problema non ce l'hai?

Jon Favreau e Kristin Davis in una scena della commedia L'isola delle coppie
Jon Favreau e Kristin Davis in una scena della commedia L'isola delle coppie

Diciamoci la verità: per quanto i villaggi vacanze dei film americani non possano competere con quelli nostrani per scenario (e per forza, non c'è paragone tra Cala Corvino e le Hawaii!) non possono neanche contare su intrecci narrativi scoppiettanti come i nostri. La verità è che gli ospiti dei villaggi americani riempiono le valige con i loro problemi matrimoniali, a partire dalla luna di miele, come Ben Stiller ne Lo spaccacuorii oppure i protagonisti de L'isola delle coppie, che si ritrovano costretti a partecipare a tutte le attività che dovrebbero rivitalizzare il loro rapporto. Onestamente, Kristin Davis ha fatto vacanze migliori con le "ragazze" di Sex and the City (nonostante gli inconvenienti intestinali in Messico e quelli ormonali di Samantha ad Abu Dhabi) piuttosto che dietro a Jason Bateman, tra sedute di yoga e litigi.

Non va meglio al povero Jason Segel che in Non mi scaricare parte per le Hawaii con l'intenzione di dimenticare la sua ex e se la ritrova nello stesso villaggio in cui ha prenotato la sua vacanza, e per giunta in compagnia della sua nuova fiamma, una star del rock! Più costruttivo l'atteggiamento di Matthew McConaughey in Tutti pazzi per l'oro: due ex alla ricerca di un antico tesoro. Un'attività vacanziera che non sarebbe concretizzabile a Fregene o a Ladispoli, ma nel cinema hollywoodiano tutto è possibile.

Cosa mettere in valigia: Problemi, solo problemi. E poi ovviamente il surf, altrimenti l'Oceano a che serve?

4. Travolti dal destino

Mariangela Melato e Giancarlo Giannini in 'Travolti da un insolito destino'
Mariangela Melato e Giancarlo Giannini in "Travolti da un insolito destino"

Avete mai visto un film o una serie in cui una vacanza in barca o in crociera vada a finire bene? Le uniche crociere relativamente tranquille erano quelle della Love Boat, per il resto tra gli omicidi sul battello Karnak di Assassinio sul Nilo e l'affondamento epocale del Titanic sappiamo come è andata a finire (Anche se il transatlantico di James Cameron ha imbarcato più dollari al boxoffice che acqua...) Non va meglio su imbarcazioni più piccole dell'inaffondabile transatlantico sul quale Leonardo DiCaprio e Kate Winslet vivono la loro storia d'amore d'inizio secolo: ricordate la Kidman in Ore 10: calma piatta, impegnata a doversi difendere da uno psicopatico salito a bordo del suo yacht? Oppure il protagonista di Vita di Pi, che si ritrova a condividere una zattera con un mini-zoo improvvisato. Situazioni rispetto alle quali il naufragio di Giancarlo Giannini e Mariangela Melato - rispettivamente il marinaio ombroso e manesco e la sua "bottana industriale" di Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare di agosto - sembra davvero poca cosa.

Cosa mettere in valigia - Quello che volete, l'importante è che abbiate a portata di mano una zattera per due persone. Ripetiamo, per due.

Titanic: DiCaprio e Kate Winslet nella sequenza della zattera
Titanic: DiCaprio e Kate Winslet nella sequenza della zattera

5. Brividi in alto mare

Lo squalo: Richard Dreyfuss e Robert Shaw davanti alla terrificante creatura
Lo squalo: Richard Dreyfuss e Robert Shaw davanti alla terrificante creatura

Da quando è uscito al cinema, Lo squalo di Spielberg è rimasto l'unico film capace di toccare le corde giuste della paura per ciò che si nasconde sott'acqua e la voglia di avventura di qualsiasi spettatore che sia innamorato del mare. Certo, anche Open Water ha fatto la sua parte, e a modo suo si è rivelato un piccolo fenomeno del cinema indie, ma negli anni successivi dagli abissi degli oceani sono saltate fuori creature sempre più esagerate e meno credibili, tra squali volanti e Piranha che si lanciano su belle ragazze in bikini.

Leggi anche: Lo Squalo: 15 cose che (forse) non sapete sul film!

Cosa mettere in valigia - Se la vostra unica arma di difesa estiva è il repellente antizanzare, questa vacanza non fa per voi. Ci vogliono mezzi più robusti: sì a fucili da pesca ed esplosivo, a chi resta in città ad affrontare lo Sharknado e altre situazioni metereologiche fuori dal comune consigliamo di investire su una potente sega elettrica.

Sharknado - una scena del film
Sharknado - una scena del film

6. Montagna, una location non all'altezza

Diciamoci la verità, per quanto sia una delle mete più gettonate da chi decide di andare in ferie (soprattutto da chi preferisce il fresco alle spiagge assolate) i monti non sono mai stati lo scenario prediletto delle pellicole vacanziere. Più "pragmatica" e meno spensierata rispetto alle altre location, la montagna sfugge scontrosamente ai cliché da vacanza cinematografica per concedersi quasi del tutto al genere action e all'avventura. Pensate a Stallone in Cliffhanger o al valoroso team di Everest, che vede gli irsuti Jake Gyllenhaal e Josh Brolin, tra gli altri, tentare un'impresa ben più impegnativa di una semplice gita in montagna, tra ponti sospesi nel vuoto e slavine. Se pensate che con la neve il discorso cambia, perché basta una bella nevicata per tornare bambini (o per un vero e proprio Un tuffo nel passato come capita a John Cusack e alla sua combriccola di amici dei bei tempi) forse non avete torto, ma esistono anche le eccezioni. Chiedetelo ai protagonisti di Forza Maggiore, ad esempio.

Cosa mettere in valigia - Per gli uomini che vogliono avventurarsi su vette altissime, la barba da Reinhold Messner è indispensabile. Forse anche più del resto dell'equipaggiamento.

7. Quelle vacanze nei boschi

Anna Hutchison si spoglia senza paura in una scena di Quella casa nel bosco
Anna Hutchison si spoglia senza paura in una scena di Quella casa nel bosco

La tranquillità dei boschi, il silenzio interrotto dai suoni della natura, il fruscio del vento tra gli alberi, il fresco, i virus, gli spiriti maligni, le streghe... insomma, sul grande schermo anche i boschi sono un posto poco raccomandabile, soprattutto certe baite dall'aspetto tutto sommato innocuo. Ne sa qualcosa Bruce Campbell, che per un weekend ne La casa di Raimi si ritrova a fronteggiare le forze del male e in ultimo viene anche mandato indietro nel tempo, per non parlare dei ragazzi di Cabin Fever che invece restano coinvolti in un'emergenza sanitaria dalle conseguenze davvero spaventose. E se invece fosse tutta una cospirazione, come si scopre ne Quella casa nel bosco? Anche certe passeggiate possono essere pericolose: pensate ai ragazzi di The Blair Witch project di cui non si hanno più tracce, se non alcune riprese video, e le brughiere inglesi, soprattutto con la luna piena, sono anche peggio. I due ragazzi di Un Lupo mannaro americano a Londra a Londra furono avvisati, ma non prestarono ascolto e si sa come andò a finire.

Leggi anche: Quella casa nel bosco: l'horror non abita più qui

Cosa mettere in valigia - Se fate vacanze in baita, basta una sega elettrica (sì, anche qui!), mentre per le passeggiate al chiaro di luna suggeriamo la classica arma da fuoco con pallottola d'argento, se non volete tornare a casa con la coda fra le gambe (e un muso grosso così).

Un lupo mannaro americano a Londra: i protagonisti nella brughiera
Un lupo mannaro americano a Londra: i protagonisti nella brughiera

8. Roulotte russa (campeggiate a vostro rischio e pericolo)

Jason Voorhees e una delle sue vittime
Jason Voorhees e una delle sue vittime

Se parliamo di commedie, per qualche strana ragione, il concetto di camping sul grande schermo viene sempre associato ai papà americani che partono con la famiglia in roulotte o camper: qualcuno di voi ricorderà Robin Williams in Vita da camper o quella commedia di qualche anno fa, Il campeggio dei papà. Tra gag e pasticci, la famigliola in questione riesce a farsi una vacanza in cui alla fine i loro problemi vengono risolti, mentre lo spettatore si è fatto due ore di tedio garantite. Se però decidede di piantare le tende a Camp Crystal Lake - scenario di quasi tutti i capitoli di Venerdì 13, escluso quello "spaziale" e quello ambientato a Manhattan - preparatevi ad una vacanza decisamente più eccitante che include: arrivo al camping e incontro con un tipo mezzo matto che vi anticipa ciò a cui andate incontro e la suggestiva maledizione che incombe su di voi, attività ricreative di gruppo, rievocazione delle leggende locali attorno al fuoco con qualche attimo di apprensione, tanto sesso e serata di animazione e massacro con Jason Voorhees.

Cosa mettere in valigia: Tanta, tanta prevedibilità, più ne portate meglio è.

9. Non date da mangiare ai dinosauri!

Jurassic World: dinosauri in azione in una scena del film
Jurassic World: dinosauri in azione in una scena del film

Il rapporto tra parchi divertimenti e il cinema negli ultimi quindici anni si è fatto ancora più stretto. Se il cinema e (occasionalmente) la TV offrono un pretesto per nuovi percorsi a tema - basti pensare a quelli di Harry Potter, quello di Star Wars che aprirà prossimamente, giusto per fare due esempi su tanti - ma accade anche il contrario, ovvero che il cinema prenda spunto dai parchi tematici per una saga di successo come quella dei Pirati dei Carabi. Il trend del 2015 però, punta tutto sui dinosauri e sulle mastodontiche attrazioni del Jurassic World, nella splendida cornice di Isla Nublar, per una vacanza all'insegna del divertimento e della cultura tra proiezioni olografiche e corse spensierate in mezzo alle specie giurassiche più disparate con le quali si può giocare anche a nascondino.
Come in tutte le strutture che prevedono l'interazione tra visitatori e animali, si consiglia la massima prudenza e di non darsi da mangiare ai dinosauri.

Jurassic World - le scarpe di Bryce Dallas Howard
Jurassic World - le scarpe di Bryce Dallas Howard

Cosa mettere in valigia - Per le ragazze non abbiamo alcun dubbio: un bel paio di scarpe con il tacco dodici, in tonalità pastello. Poi se pestate qualcosa, pazienza: considerate quanta fortuna possa portare, considerata la stazza degli animali, e ai produttori del film ne ha portata tanta!

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10. Vacanze da paura

Direte voi "Sì, ma dopo gli squali, le baite infestate, i licantropi e serial killer, anche i viaggi da paura?" - Ebbene sì, perché in questo caso i "mostri" sono umani al 100% e non abitano i fondali dell'Oceano (o di melmosi laghetti americani) ma le città europee o i luoghi più esotici e remoti della Terra. Per un certo periodo, dopo l'uscita di Hostel, sembrava che i posti meno raccomandabili da visitare fossero i Paesi dell'Est, con le loro strutture specializzate in torture di vario genere, posti esclusivi ed equipaggiati in cui gli ospiti vengono fatti fuori prima ancora che possano commentare la loro esperienza su TripAdvisor. Anche il Sud America e l'Australia offrono opportunità di straordinari incubi da vivere fino in fondo: ricordate Turistas? In quel caso un gruppo di amici se ne andava in Brasile tra feste sulla spiaggia, bikini, inseguimenti con machete e interventi chirurgici senza anestesia, mentre in Wolf Creek la visita ad un affascinante cratere meteoritico australiano è l'occasione per confrontarsi con l'ospitalità locale e farsi fare un buco in testa, come souvenir.

Una scena di Hostel (2005)
Una scena di Hostel (2005)

Cosa mettere in valigia - Per un'esperienza più intensa, uno zaino da autostop è l'ideale. Ma se vi sentite più Rutger Hauer in Hitcher, allora in quel caso è meglio un fucile a canne mozze.

11. Viaggi di piacere

Una splendida ed intrigante Carrè Otis in una scena di Orchidea selvaggia
Una splendida ed intrigante Carrè Otis in una scena di Orchidea selvaggia

E poi ci sono quelli (e quelle) che nei film, con buona pace di chi si mette in fila per estenuanti visite guidate, gite in battello con mal di mare incluso e tristissimi pranzi in ristoranti turistici (con mappazzone, caffè e ammazzacaffè) appena arrivano a destinazione puntano su una bella full immersion sui costumi sessuali locali, senza perdere tempo inutile. Ricordate Orchidea selvaggia, con la bella avvocatessa Carré Otis impegnata a darsi da fare in quel di Rio De Janeiro con Mickey Rourke? Oppure l'irrequieta Emmanuelle, che nel corso di un'intera saga abbiamo visto far tappa nei luoghi più disparati, da Hong Kong alle Seychelles, senza farsi mancare il Brasile, Cannes (durante il Festival) e persino la giungla amazzonica?

Cosa mettere in valigia - Tutti i film di Zalman King da rivedere in aereo per un ripasso generale e per essere più porno soft che mai sin dall'inizio del viaggio. Se invece puntate ad una vacanza tutta sesso ed eccessi, allora dovete assolutamente portarvi i passamontagna rosa delle ragazze di Spring Breakers!

12. ...e allora fango!

Michael Caine in Youth di Paolo Sorrentino.
Michael Caine in Youth di Paolo Sorrentino.

Arrivati a questo punto - e siamo alle battute finali - qualcuno tra voi si starà chiedendo come mai non vi siano proposte rilassanti, defaticanti, rigeneranti. Abbiamo pensato anche a questo. Le cliniche del benessere o le cliniche dimagranti alla 7 chili in 7 giorni andavano di moda negli anni Ottanta, ormai le loro cene psicologiche sono un po' superate, e si punta su programmi meno mortificanti (o sulla Dukan, per impazzire in solitudine) Oppure, per quelli che "io ormai c'ho un'età", ci sono sempre i resort di lusso alla Youth tra trattamenti al fango e vasche di acqua termale o - per chi ha bisogno di un miracolo - l'ospizio con piscina di Cocoon, altrimenti c'è sempre la Lourdes raccontata da Jessica Hausner, cinicamente organizzata tra preghiere e (troppe) false speranze.

Cosa mettere in valigia: All'andata potete portarvi quello che volete, basta che al ritorno non facciate la pensata di portarvi un "cocoon" a casa, da piazzare nella vasca da bagno. All'aeroporto potrebbero fare storie e sequestrarvelo insieme alla bottiglietta d'acqua.

13. Cartoline dalla città

Julie Delpy ed Ethan Hawke in una scena del film 'Prima dell'alba'
Julie Delpy ed Ethan Hawke in una scena del film 'Prima dell'alba'

Tanti registi hanno scelto le città più belle del mondo come scenario per i loro film, pensiamo ad un autore come Woody Allen, che ci ha portati in giro per le strade di Manhattan, ma anche delle località europee più suggestive, in alcuni casi sfiorando l'effetto "cartolina", ma come si fa a resistere a certi scorci e certe immagini? A proposito di cartoline (e cliché) nel cinema Parigi è la città delle storie d'amore, le città spagnole sono quelle del divertimento caliente e sfrenato e quelle britanniche di solito si prestano bene ai mistery e le spy stories. A pochi sarebbe venuto in mente di ambientare una storia d'amore a Vienna, per esempio, e lo ha fatto Richard Linklater con il bellissimo Prima dell'alba in cui un incontro sul treno dà il via alla storia di Jesse e Celine che va avanti ancora adesso - nonostante una crisi in Grecia (matrimoniale, non economica) - e che ci auguriamo continui ancora a lungo.

Leggi anche: 'Before' Trilogy: tre anime per una verità sull'amore

Cosa mettere in valigia - Una guida a tutti gli eventi organizzati nella città in cui andrete: un concerto, una mostra... pensate che sia roba noiosa? Regalatevi Una notte al museo con Ben Stiller & co. e poi ci racconterete di quanto vi siete annoiati a farvi inseguire da Attila.

14. Spaghetti, pizza e... omicidi

Abbiamo iniziato il nostro viaggio in Italia e adesso che siamo arrivati alla penultima tappa ci ritorniamo per un'ultimo giro. Se tutto vi sembra diverso, o meglio un po' "artefatto", non siete in errore, perché quella che state osservando dal vostro monitor è l'Italia vista dal punto di vista degli americani. Anche in questo caso - anzi, soprattutto in questo caso - non si sfugge alla cartolina da film. Da Vacanze romane a Mangia, prega, ama l'Italia è sempre stata ritratta come un posto di straordinaria bellezza in cui gli abitanti si esprimono ad alta voce e gesticolando e dove è impossibile resistere alla tentazione della buona cucina, dell'amore e di far fuori qualcuno. Quest'ultima attività ricreativa si può svolgere con discrezione, tra una canzone e una giornata in barca, come ne Il talento di Mr. Ripley, o con più entusiasmo, come capita in Hannibal. Ci si può anche fermare in un bar di Firenze per prelevare il DNA di uno dei serial killer più pericolosi della storia del cinema, come in Hannibal di Ridley Scott, il tutto con la scusa di un caffè. O ancora, andarsene a Venezia per cercare un evasore fiscale, come in The Tourist: basta acciuffare quello che somiglia a Johnny Depp, tra i tanti che già affollano la Penisola (ma se siete ispettori di Scotland Yard e volete portarveli via tutti, ci fate un grosso favore)

Cosa mettere in valigia - Tutti gli attori italiani che si vantano di essere apparsi in un film americano, con i loro corposi curriculum in cui spicca una scena di dieci secondi in To Rome with Love di Woody Allen.

Il talento di Mr. Ripley: Fiorello con Jude Law e Matt Damon
Il talento di Mr. Ripley: Fiorello con Jude Law e Matt Damon

15. Nello spazio nessuno può leggere le vostre lamentele su Tripadvisor

Interstellar: Matthew McConaughey al fianco di Anne Hathaway in un momento del film
Interstellar: Matthew McConaughey al fianco di Anne Hathaway in un momento del film

Siamo arrivati all'ultima tappa e stavolta la classica "valigia sul letto" è quella di un viaggio molto, molto lungo e che richiede adeguata preparazione fisica e mentale. Se la Terra vi sembra un luogo ormai inospitale, se non resistete ai richiami dallo Spazio, allora l'unica cosa da fare è mollare tutto e percorrere il primo buco nero raggiungibile. Certo, non sono viaggi totalmente privi di imprevisti, ne sanno qualcosa Cooper, il protagonista di Interstellar, ma anche la Jodie Foster di Contact e tanti altri viaggiatori spaziali del grande schermo. Potreste ritrovarvi in mare aperto, su un altro pianeta, e dover scansare onde altissime oppure a dover escogitare l'impossibile per comunicare con i vostri cari.

Sigourney Weaver è Ripley in Alien
Sigourney Weaver è Ripley in Alien

Cosa mettere in valigia - Non siamo abbastanza astronauti da darvi consigli adeguati per questo tipo di vacanza, ma di sicuro oltre alla tuta aerospaziale avrete bisogno di chiedere a qualcuno che vi innaffi le piante di casa per un bel po'... facciamo qualche decennio. Se non ve la sentite di affidare il gatto ad amici per tutto questo tempo, potete fare come la Ripley di Alien e portarvelo dietro, sperando che vada d'accordo con altre bestie non identificate che potrebbero trovarsi a bordo.