Domenico Diele, l'attore di 1992 a Venezia con L'attesa

Lo abbiamo visto nel cast della prima stagione di 1992 e dopo una stagione decisamente fortunata, oggi approda alla Mostra del Cinema di Venezia con il film di Piero Messina.

Senese, classe 1985, Domenico Diele è conosciuto dal grande pubblico soprattutto per il suo ruolo di Luca Pastore nella serie 1992, ultimo fenomeno televisivo targato Sky che racconta il periodo di Tangentopoli attraverso diversi personaggi chiave di quel periodo. 1992 è appena uscito in homevideo, ma Diele ha già messo a segno un'altra interpretazione, stavolta cinematografica, ne L'attesa di Piero Messina, film che è stato presentato proprio oggi alla 72esima Mostra del Cinema. Abbiamo fatto una piacevole chiacchierata con lui per parlare un po' di 1992, ma anche delle ultime interpretazioni.

1992: Domenico Diele in una scena della serie Sky
1992: Domenico Diele in una scena della serie Sky

Gli ultimi due anni sono stati importanti per te, hai recitato per Nanni Moretti e in 1992 e sarai a Venezia con il film di Piero Messina. Come stai vivendo questo momento di affermazione?
Sono molto fiero di aver partecipato a un film selezionato in concorso a Venezia, 1992 mi ha regalato tanto e lavorare con Nanni Moretti è stata un esperienza unica... sono molto contento.

Come ti sei preparato a costruire il tuo personaggio in 1992? Hai fatto qualche ricerca particolare?
Mi sono concentrato soprattutto sugli stati d'animo che il mio personaggio avrebbe dovuto vivere. Ricordo che rimasi letteralmente a bocca aperta quando scoprii che la storia di Pastore prendeva spunto da dei veri fatti di cronaca.

1992: Domenico Diele e Tea Falco in una scena della serie Sky
1992: Domenico Diele e Tea Falco in una scena della serie Sky

Tu eri piccolo all'epoca, come è stato tornare a quei tempi, ma da adulto? Non ti ha fatto uno strano effetto?
Certo, è stato strano indossare jeans a tubo a vita altissima! Scherzi a parte, è stato entusiasmante vedersi ricostruire intorno, e addosso, un epoca.

Qual è stato l'aspetto più interessante e stimolante del recitare in una serie come 1992?
Esplorare i meccanismi segreti dei vecchi partiti della Prima Repubblica, osservare la nascita di nuovi partiti (la Lega, per adesso) e interrogarmi sul sistema clientelare che affligge il nostro paese, da tutore della legge e a fianco del PM Antonio Di Pietro, è stata forse la cosa più bella.

Parlaci del tuo personaggio ne L'attesa di Piero Messina, che è uno dei film che più ci incuriosisce di questa edizione della Mostra.
Interpreto Giorgio, che in compagnia di Paolo (Antonio Folletto), sta trascorrendo le vacanze in sicilia. Un giorno incontriamo per caso Jeanne (Lou de Laâge), che sta aspettando il ritorno del suo ragazzo (Giovanni Anzaldo). Con lei inizia un gioco di corteggiamento.

A proposito di attesa, cosa ti aspetti dalla tua esperienza al Festival?
Non ne ho la più pallida idea (sorride) ma sarà fantastico.