Dexter - Stagione 6, episodio 3: Smokey and the Bandit

Una storyline centrale riuscita e ricca di sorprese mette in questo episodio il nostro eroe sulla strada dell'idolo della sua gioventù, il sanguinario serial killer degli anni Ottanta conosciuto come 'la Fatina dei denti'.

Bellissima, emozionante puntata Smokey and the Bandit, in cui troviamo un assaggio di tutto quello che avverrà nel futuro della stagione. Si comincia infatti a delineare la storia portante: Dexter sta subendo un'importante evoluzione nel rapporto con il suo essere padre, nel rapporto con la sua 'non fede' (grazie al personaggio dell sacerdote Sam interpretato da Mos Def) e nel rapporto con la sua 'professione' di assassino, soprattutto in prospettiva futura. Insomma si profila per lui un'evoluzione a tutto tondo, un percorso psicologico che promette da qui in avanti tantissimi colpi di scena. E' in questa puntata, infatti, che la domanda "cosa farò quando non riuscirò più a uccidere o ad avvolgere le mie vittime con la plastica trasparente e poi pugnalarle?" inizia a tormentare Dexter in maniera assai più pressante che nel passato, soprattutto alla luce del ritorno in auge di uno dei serial killer più celebri della sua adolescenza. Era quasi un idolo per lui la cosiddetta Fatina dei denti, un folle omicida che si contraddistingueva per la firma insolita lasciata sui cadaveri di giovani donne di strada: l'asportazione degli incisivi. Il 'bandito' del titolo, l'uomo che ha insanguinato gli anni '80 nello stato dell'Oregon che mai la polizia è riuscita a braccare per la sua scaltrezza (il termine smokey del titolo è infatti inteso come poliziotto) è fuori dalle scene ormai da dieci anni e a settant'anni suonati commette l'errore di scegliere come scenario della pensione la città di Miami, meta della terza età per le incantevoli strutture dedicate agli anziani. Il ritrovamento del corpo senza vita di una prostituta con l'incisivio scheggiato fa accendere la famosa lampadina soltanto nella mente di Dexter che inizia quasi per gioco ad approfondire l'accaduto senza coinvolgere il resto dei suoi colleghi.

La storyline tra il nonnetto ubriacone Walter Kenney e il suo giovane ammiratore, nonché affamato vendicatore Dexter, si fa col passare del tempo sempre più avvincente, fino al colpo di scena risolutivo, in cui la verità viene a galla e il giustiziere decide di regalare alla sua vittima una fine del tutto ingloriosa mirata a punire la sua malvagità e le sue insolenti manie di protagonismo. Una fine che interrompe una sequenza ordinata di omicidi efferati commessi da Dexter, una fine che si conclude in maniera altrettanto inusuale con la dispersione in acqua unicamente dei denti insanguinati trovati nella scatola dei ricordi della Fatina, una scatola molto simile a quella che lo stesso Dex tiene nascosta dietro al condizionatore d'aria e che farà la sua apparizione nel finale di puntata.

Nel frattempo, la storia d'amore tra Deb e Quinn è ufficialmente finita e quasi contemporaneamente la ragazza entra in crisi per via del suo nuovo incarico di tenente della Squadra Omicidi per il quale si sente sempre molto inadeguata. A peggiorare le cose le influenze di LaGuerta, che dopo aver centrato il suo obiettivo di diventare capitano, torna sui suoi passi a mettere il bastone tra le ruote ai suoi sottoposti più scomodi e ad influenzare le loro scelte a suo favore. Da segnalare l'entrata in scena di Mike Anderson, un nuovo detective giunto da Chicago, che non si pone da subito nel migliore dei modi con Debra, che l'ha scelto tra tanti candidati per rimpolpare la squadra, ma che siamo sicuri darà una grossa mano nell'immediato futuro. Personaggio curioso e tutto pepe di questo inizio di stagione si conferma Ryan, la biondina assistente di Masuka, grande appassionata e studiosa delle vicende di Ice truck killer che, forse non a caso, viene tirato di nuovo in ballo. A giudicare da quello che abbiamo visto, la ragazza promette di riservarci tantissime sorprese. Batista, da parte sua, si conferma ancora una volta come l'unico personaggio positivo della serie, un uomo integro e onesto, affettuoso con i colleghi, altruista ed equilibrato, ma non troppo ingenuo come si vuole far credere, siamo certi che arriverà presto anche per lui il giorno della rivalsa.

Di transizione questo terzo episodio per quel che riguarda invece il duo omicida dei serpenti, conosciuto nella puntata precedente e che tanto ricorda i trascorsi di Dexter con suo padre. Travis è in difficoltà perché non riesce a soddisfare il suo mentore, il professor Gellar, che insieme a lui sceglie e poi cattura la nuova vittima che servirà per preparare un exploit di quelli che non si dimenticano facilmente. Un piccolo assaggio di quello che vedremo nella prossima attesa puntata è, a questo proposito, la scena che vede protagonista un cavallo, animale che verrà usato dall'estroso duo omicida per ricostruire le figure dei Quattro Cavalieri dell'Apocalisse attraverso l'allestimento di raccapriccianti manichini per metà di carne umana e per metà di plastica...
Un episodio, questo Smokey and the Bandit, che vede però il suo picco più altro nella scena finale, protagonista involontaria la scatola dei vetrini di Dexter. Una sequenza al cardiopalma, dieci secondi in cui tutti gli amanti della serie perderanno l'orientamento insieme al protagonista, investiti da un'onda emotiva senza precedenti che rimette in discussione non solo il passato del serial killer ma soprattutto il suo futuro. Ognuno di noi col passare degli anni cerca di dare un significato alla propria esistenza, a volte lo si fa in maniera sbagliata, altre volte in maniera del tutto superficiale ed effimera. Cosa farà Dexter ora che tutto è di nuovo in ballo e che sulla sua doppia vita regna sovrano un inatteso ed insano disordine?