Dexter - Stagione 6, episodi 5 e 6: The Angel of Death e Just Let Go

Avvincenti, pieni di colpi di scena e di importanti preludi i due episodi della sesta stagione di Dexter che vedono al centro della storia la dipartita di fratello Sam e il ritorno visionario del fratello Brian in un momento in cui anche Dexter, come l'assassino del Giorno del Giudizio Travis, attraversa una profonda crisi di identità.

Sviluppi importanti e inattesi su tutti i fronti in queste due ultime puntate della sesta stagione di Dexter. Cominciamo dall'importante colpo di fulmine sulla scena del delitto dell'angelo grazie al quale Dexter ha potuto imprimere nella sua mente i lineamenti di Travis per poi cercare dettagli, prove, piccoli indizi fino a giungere ad un nome, a un'indirizzo e alla conferma, attraverso il riscontro dei numeri di pagina trovati sui cadaveri, che si tratta proprio dell'assassino del Giorno del Giudizio. Due puntate cruciali per quel che riguarda l'affascinante parallelismo speculare proprio fra Dexter e Travis, due serial killer in crisi di identità, il primo disorientato dalla 'luce' abbagliante di fratello Sam, l'altro completamente in balìa dei deliri di onnipotenza del professor Gellar, personaggio ambiguo attraverso il quale gli sceneggiatori hanno imbastito un divertente nascondino con gli spettatori, ancora incerti della reale esistenza in carne ed ossa del professore psicopatico e donnaiolo. Una cosa è certa, Gellar ancora una volta interagisce solo ed unicamente con Travis, nella scena del mercato in cui sceglie la stoffa rossa e poi ordina perentoriamente al suo assistente di pagare il conto oppure quando non mostra alcun interesse per il fatto che la sua foto si trovi in prima pagina su tutti i giornali di Miami. A rendere ancor più dubbia la sua esistenza in qualità di mentore immaginario di Travis, la sua rigidità nei confronti delle pulsioni sessuali del suo protetto, che va a cozzare violentemente con l'immagine che la sua ex-assistente nonché ex-compagna di 'giochi' ora professoressa Porter dell'Università di Tallahassee, ha contribuito a delineare con le sue testimonianze e i suoi scatoloni di prove che dimostrano sì la sua implicazione nella catena di macabri delitti, ma non il fatto che egli sia ancora in vita.

Travis è visibilmente in crisi, ha perso il senso dell'orientamento e la convinzione di far parte di un progetto di morte ben costruito e necessario, trasformandosi in un uomo fragile che prova pietà per le sue vittime, in un uomo che cerca di ricostruire il suo rapporto con le donne andando a trovare la sorella, altra cosa che lo accomuna a Dexter, in una scuola piena di bambini. Un uomo, insomma, che commette degli errori gravissimi che rischiano di compromettere definitivamente la sua autostima di serial killer e la sua credibilità agli occhi di Gellar. Esempio tangibile a questo proposito i tentativi di rapimento mirati alla cattura di una donna, la settima vittima che dovrà essere marchiata a fuoco in qualità di prostituta di Babilonia, che sarà la protagonista dell'ultimo fatidico tableau ideato dalla mente malata di Gellar. Il tutto prima di ricevere l'inaspettata e precipitosa visita di Dexter, che dal canto suo percepisce la crisi di un uomo sottomesso e psicopatico, probabilmente un visionario affetto da un disturbo della personalità. Un'aggressione, quella di Dexter nei confronti del suo alter ego, che si trasforma in una sorta di avvertimento, finalizzato sia al raggiungimento del vero 'architetto' di tutti gli omicidi, Gellar, sia ad una presa di coscienza da parte di Travis della sua condizione. Curioso come sia proprio Dexter a cercare di risvegliare la coscienza di Travis parlandogli di luce interiore e di libero arbitrio proprio nel momento in cui fratello Sam sta tentando, con la sua amicizia disinteressata e la sua saggezza, di liberarlo dal suo passeggero oscuro.
Proprio Sam si rende protagonista, suo malgrado, di un altro fatidico avvenimento sul finale del quinto episodio. Ridotto in fin di vita da un misterioso uomo incappucciato che gli pianta tre pallottole nel torace lasciandolo privo di sensi riverso sul pavimento. In un ultimo gesto di carità e misericordia prima di morire, Sam chiede a Dexter di non punire Nick, il ragazzo che Sam aveva salvato dalla strada e vero artefice dell'agguato, ma di fargli piuttosto da messaggero per portare al ragazzo il suo perdono. Così Dexter, per la prima volta nella sua vita di serial killer, prova ad incamminarsi verso la luce, verso il concetto di perdono, insomma verso un radicale cambiamento che dura però solo pochi istanti perchè il comportamento di scherno del ragazzo va a toccare le corde più sensibili della sua anima scatenando un'impulsiva e irrenfrenabile furia omicida che lo allontanerà, forse definitivamente, dal suo cammino di redenzione. Non è casuale a nostro avviso l'apparizione finale del fratello Brian, scatenata probabilmente dal rimorso sia per aver disatteso la volontà di Sam sia per la presa di coscienza di aver perso forse l'unica occasione di abbandonare il suo passeggero oscuro. Dunque Dexter perde nuovamente una persona cara, forse l'unica che sia mai riuscita a vedere in lui qualcosa in più degli altri, e rimane nuovamente da solo con al suo fianco la sua unica e inseparabile compagna di vita, quella parte oscura ed imperscrutabile che seppur diretta all'eliminazione di persone malvagie, evidentemente non lo rende migliore di tanti altri assassini. Tanto meno lo rende diverso dal famoso killer del camion frigo con cui ha condiviso parte dell'infanzia.
Bizzarro e un po' nerd il nuovo assistente (rigorosamente maschio) di Masuka, un genio del computer esperto di videogiochi giunto in centrale per sostituire la biondona traditrice. Curioso come siano stati proprio lui e la new entry della Omnicidi di Miami, il detective Anderson, a notare la straordinaria scaltrezza di Dexter e la sua estrema competenza in fatto di traiettorie di proiettili e lame e in fatto di ricostruzioni delittuose. Che il futuro di Dexter e del suo passeggero oscuro venga messo a repentaglio proprio da uno dei due?
In ultima battuta vogliamo dare risalto alla crisi che sta colpendo anche Debra, che si rende conto, a spese del nipotino, di aver bisogno di un suo spazio vitale in cui ricominciare dopo la rottura con Quinn, ufficializzata con la riconsegna dell'anello di fidanzamento. L'omicidio-suicidio ricostruito in un battibaleno da Dexter serve stavolta unicamente come escamotage narrativo per offrire a Deb una nuova casa e una nuova identità. Fa sorridere come si faccia passare per saggia la scelta di trasferirsi in una villetta in riva al mare in cui è appena avvenuto un fatto di sangue così grave. D'altronde la normalità non è di certo una caratteristica peculiare della famiglia Morgan. E così nel tentativo di recuperare l'amicizia e la confidenza con i suoi amici e colleghi più stretti, Debra organizza una festa di inaugurazione della sua nuova casa, una festa in cui a mancare sarà proprio Dexter, a causa di sopraggiunti impegni 'lavorativi'. Cosa dire di Quinn che conferma ancora una volta la sua predilezione per le figlie, sorelle e amanti di efferati serial killer? L'appuntamento con Dexter, Travis, il professor Gellar e con il killer del camion frigo è per la settimana prossima, con la certezza che il bello di questa stagione complicata e travagliata debba ancora venire.