Debutto per la coppia Boldi Ventura con La fidanzata di papà

Presentata a Roma la nuova commedia degli equivoci che vede per la prima volta sul grande schermo Simona Ventura insieme al re dei cinepanettoni Massimo Boldi nei panni di due consuoceri agli antipodi che scoprono tante cose in comune...

Dopo il successo di Matrimonio alle Bahamas (12 milioni di euro di incasso) Medusa ci riprova con una sorta di anticipo di cinepanettone portando sul grande schermo una nuova coppia della risata, quella inedita composta dalla conduttrice tv Simona Ventura, per gli amici Supersimo, e Massimo Boldi. Al centro di questa nuova avventura ambientata tra Cortina e Miami la storia di due famiglie 'allargate' che per via di un bambino che sta per nascere si troveranno costrette a dividere lo stesso tetto in attesa del lieto evento. Simona Ventura torna a sorpresa sul grande schermo e lo fa nei panni di una ricca e acida manager proprietaria di una catena di ristoranti; il tutto a ben undici anni dal flop di Fratelli Coltelli (il film in cui recitava al fianco di Flavio Bucci ed Emilio Solfrizzi) e dopo aver dichiarato apertamente che quella sarebbe stata la sua prima ed ultima apparizione cinematografica. Forse avrà cambiato idea in nome dell'amicizia che da anni la lega a Boldi, sin da quando nel lontano 1999 i due condussero insieme la terza edizione di Zelig - Facciamo Cabaret, o forse perché la show-woman più famosa d'Italia ha visto in questo film la possibilità di provare ad aprire un nuovo corso cinematografico e coronare la sua straordinaria carriera con un successo al botteghino. Sta di fatto che La fidanzata di papà (costato ben 5 milioni di euro) è confezionato per fare il famoso botto al box office: si tratta di una commedia degli equivoci ricca di gag (alcune da brividi, altre davvero molto molto divertenti) e di nomi altisonanti che attireranno frotte di spettatori nelle sale. Ce n'è per tutti i gusti, dalle bellone Elisabetta Canalis (al suo primo ruolo da arpia) e Natalia Bush alla dolcissima Martina Pinto passando per una divertentissima Teresa Mannino (la straordinaria attrice comica siciliana conduttrice di Zelig Off), ai 'soliti' Enzo Salvi (che fa il verso a Rocco Siffredi e alle sue 'patate'), Biagio Izzo in versione Tootsie vestito e truccato da donna per tutto il tempo, gli immancabili Fichi d'India nel ruolo di due scalmanati poliziotti americani in moto (una caricatura dei mitici Chips) e un divertentissimo Nino Frassica che per tutto il film parla in terza persona.
Prodotto da Medusa Film in collaborazione con Sky, La fidanzata di papà è stato presentato a Roma dal regista Enrico Oldoini insieme al cast al completo ed uscirà nelle sale venerdì 14 novembre in oltre 600 copie. James Bond è avvertito.

Possiamo considerare La fidanzata di papà come il primo cinepanettone dell'era Obama?
Massimo Boldi: Involontariamente il film diviene di grande attualità vista la recente elezione del nuovo Presidente americano. Come avrete capito nel film si parla di lui anche se il suo nome non viene mai pronunciato (il personaggio interpretato dalla Ventura ha avuto una relazione segreta con un misterioso ed ora famosissimo uomo di colore che è il vero padre di sua figlia, ndr). Ci sembrava esagerato e sfacciato farlo, abbiamo preferito solo suggerirlo.
Enrico Oldoini: E' chiaro come in sede di sceneggiatura tutti noi abbiamo scommesso sulla vittoria di Obama. Sia nelle riprese che nello script c'era addirittura una scena in cui la Ventura cantava "Happy Birthday Mr. President" al telefono al neoeletto presidente, poi l'abbiamo eliminata, ci sembrava che fosse di cattivo gusto e un po' troppo azzardata come mossa.

Non avete avuta nessuna tentazione di eliminare qualche scena in extremis alla luce delle polemiche scatenate da Berlusconi? (Boldi usa più volte l'espressione 'incazzato nero' e ironizza sul colore della pelle del bambino chiedendo se gli fosse per caso stata fatta una lampada, ndr)
Massimo Boldi: Quando giri un film o lo scrivi non puoi mai prevedere quel che accadrà in futuro, è stata solo una coincidenza, sarebbe stato inutile tagliare certe scene, e anche impossibile da fare.
Enrico Oldoini: La scena in cui Massimo si accorge che il bambino che tiene in braccio è nero lo molla sul letto quasi schifato, in effetti è una scena molto forte che se non fosse stato Boldi a interpretarla a quest'ora sarei alla gogna. Credo che si possa e si debba ironizzare sul colore della pelle e non esser troppo bigotti sull'argomento razzismo.

A cosa è dovuto secondo Massimo Boldi il successo che il pubblico gli ha tributato dopo la rottura on De Sica?
Massimo Boldi: Secondo me il pubblico ha apprezzato il fatto che c'è stato un cambio di rotta nei miei film, ho smesso di parlare di vacanze e di Natale. Meno parolacce, meno volgarità e niente scene di sesso, per questo anche un pubblico più giovane mi ha dimostrato il suo affetto, vuol dire che sono diventato un'icona senza età, una sorta di cartone animato per loro. Non a caso nei sondaggi sono tra i personaggi dello spettacolo più amati in assoluto. Sono davvero felice.

Come ha vissuto Simona Ventura questo ritorno al cinema tra i tanti impegni di lavoro televisivi?
Simona Ventura: Devo ammettere che ero molto preoccupata perché il cinema per me è un'esperienza nuova nonostante avessi già recitato in un altro film. Enrico mi ha dato coraggio e mi ha aiutato moltissimo a preparare il personaggio prima delle riprese. L'imperativo era sottrarre sottrarre sottrarre, dovevo asciugare Supersimo e allontanarmi dalla mia immagine televisiva il più possibile.

Ci si è buttata senza ripensamenti?
Simona Ventura: Sarò sincera, spero che La fidanzata di papà riscuota un successo strepitoso, una sorta di ciliegina sulla torta di una stagione per me davvero favolosa. Questo film arrivò in un momento buono per me, c'ho messo una grande passione nel farlo perché amo il cinema e volevo fare del mio meglio. Ero terrorizzata al pensiero di lavorare al fianco di un cast così folto di comici esperti e per di più avevo a che fare con un personaggio diverso da come sono io. Era una sfida e io adoro le sfide.

Vede per sé un futuro come attrice di cinema?
Simona Ventura: I tempi di un film sono assai diversi da quelli di una trasmissione televisiva, ma per me questo film ha significato anche un po' rompere la monotonia, è stata per lo più una bella vacanza a Miami insieme ad un gruppo di amici. Mi piacerebbe che il cinema rappresentasse in futuro per me una seconda parte della vita, è arrivato il momento di potersi permettere di scegliere tra una rosa più ampia di progetti.

Come concilierà in caso il cinema con il suo lavoro di conduttrice?
Simona Ventura: C'è da dire che finché avrò questi ritmi e continuerò a condurre tutti questi programmi televisivi sarà impossibile dedicarmi anche al cinema, avrei grosse difficoltà nel seguire tutto e nonostante sia ancora molto giovane (44 anni il prossimo aprile, ndr) preferisco fare una cosa alla volta e farla bene.

Come si è sentita Elisabetta Canalis per la prima volta in carriera in un ruolo da cattiva?
Elisabetta Canalis: E' stata un'esperienza nuova in cui mi sono trovata a recitare nei panni di un'arpia senza scrupoli che porta deliberatamente via il fidanzato ad un'altra. Di solito mi fanno fare ruoli in cui io vengo lasciata o in cui sono comunque una donna fragile. Ma alla fine c'è una sorta di redenzione, un cambiamento di rotta che non mi fa apparire poi così perfida.

E Biagio Izzo nei panni di una donna con quintali di trucco e tacchi?
Biagio Izzo: Hanno tentato in tutti i modi di farmi sembrare una donna ma non ci sono riusciti, si vede che sono un uomo non c'è niente da fare. Sono stato sin da subito molto intrigato da questo ruolo anche se da napoletano avevo paura di scadere nel macchiettismo spinto, nel volgare. Non ho ancora visto il film ma mi dicono che per fortuna non è così. Si dice che solo i grandi attori prima o poi nella vita interpretano personaggi femminili, vuol dire che anche io sono diventato finalmente un grande attore!