Daredevil, stagione 2: con Elektra e Punisher la serie Netflix si fa più ambiziosa

Con il secondo ciclo di episodi il pionieristico show targato Marvel-Netflix resta assolutamente avvincente, con nuovi personaggi attesi e incisivi come quelli interpretati da Elodie Yung e Jon Bernthal a controbilanciare l'inevitabile mancanza dell'effetto sorpresa.

Quando qualche settimana fa abbiamo ricevuto in anteprima da Netflix ben sette episodi della seconda stagione di Daredevil, il nostro morale era alle stelle. Non solo perché la serie creata da Drew Goddard è stata una delle grandi e più piacevoli sorprese del 2015, ma perché avere 7 episodi a disposizione vuol dire poter vedere fin da subito oltre metà stagione e non solo limitarsi (come spesso accade) ad un piccolo, e spesso poco significativo, assaggio. Nel momento in cui scriviamo, invece, l'entusiasmo è a terra: l'"assaggio" non solo non è bastato, ma ci ha reso ingordi e affamati più che mai.

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Vi preghiamo anzi di crederci se vi diciamo che, nel momento in cui leggerete questo articolo, noi staremo completando il nostro binge watching interruptus, per di più da un mezzo cliffhanger, curiosi di sapere cosa succederà negli episodi finali e di come le varie sottotrame portate avanti andranno ad intrecciarsi e completarsi. Tutto questo a dimostrazione che la filosofia alla base di tutte le serie originali Netflix, ovvero quella di favorire il binge watching sfrenato fornendo fin da subito tutti gli episodi della stagione, non solo l'abbiamo assimilata fin troppo bene noi spettatori, ma che sono soprattutto gli autori stessi ad aver perfezionato il loro stile di narrazione, rendendola ancora più orizzontale e seriale. E avvincente.

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Questo perché la stagione 2 di Daredevil parte in modo molto diverso rispetto a quanto visto un anno fa: lo show ha cambiato showrunner, certo, e adesso alla guida abbiamo Doug Petrie e Marco Ramirez al posto di Steven S. DeKnight (al lavoro su Pacific Rim 2), ma non è solo questo aspetto ad influire sul ritmo e sulla struttura dei nuovi episodi; lo è casomai la consapevolezza di avere adesso uno show ed un pubblico già maturo e pronto ad un ulteriore salto di qualità. Non esistono quindi più quegli episodi autoconclusivi o "monografici" che caratterizzavano, sebbene parzialmente, la prima stagione, quei 13 (bellissimi) episodi che a questo punto possiamo considerare quasi come una lunga e dettagliata "origin story". Adesso l'eroe è nato: ha un nome, ha il suo costume (decisamente migliorato rispetto alla sua prima apparizione), ha i suoi complici e i suoi ammiratori in tutta Hell's Kitchen, ed è pronto a godersi i frutti del suo lavoro, ovvero l'aver consegnato (definitivamente? Chi lo sa...) alla giustizia Wilson Fisk. E il pubblico di Netflix allo stesso modo può godersi gli inevitabili problemi che ne conseguono e che, ovviamente, sono in realtà appena iniziati...

Un ritorno corale e in grande stile

Daredevil: Charlie Cox,  Deborah Ann Woll e Elden Henson a una funzione
Daredevil: Charlie Cox, Deborah Ann Woll e Elden Henson a una funzione

L'inizio della stagione 2 vede il nostro eroe subito in azione e all'inseguimento di alcuni criminali, ma al tempo stesso si prende tutto il tempo necessario per approfondire il rapporto tra i protagonisti, e in particolare tra Matt (un Charlie Cox ancora più convincente), l'amico di sempre Foggy (Elden Henson) ormai al corrente della vera identità del vigilante in rosso e per questo molto preoccupato, e la dolce ma volitiva Karen (una Deborah Ann Woll sempre più affascinante) che fatica a nascondere il suo interesse per il suo datore di lavoro. Rispetto alla stagione precedente sono proprio i due amici e colleghi di Murdock ad avere più spazio nonostante, paradossalmente, nei primissimi episodi il tempo dedicato alle sottotrame legali sia abbastanza limitato; entrambi i personaggi riescono ad avere uno sviluppo coerente con la storia raccontata, per di più portando un pizzico in più di ironia (non è un caso che sia il creatore della serie Drew Goddard che l'attuale showrunner Petrie siano allievi e fedelissimi di Joss Whedon) e romanticismo senza particolari forzature.

Daredevil: Charlie Cox e Deborah Ann Woll giocano a biliardo
Daredevil: Charlie Cox e Deborah Ann Woll giocano a biliardo

Ma se la prima stagione di Daredevil ha colpito così tanto pubblico e critica non è solo per il pur ottimo sviluppo dei personaggi, ma per la regia molto cinematografica ed alcune delle migliori sequenze d'azione mai viste sul piccolo schermo: la splendida notizia è che questi nuovi episodi non sono affatto da meno, sia in termini di fotografia e trovate (c'è anche un cold open che non può che far pensare al Tarantino di Kill Bill), ma anche, e soprattutto, per quanto riguarda le coreografie e i combattimenti. Certo, è difficile ritrovare lo stesso stupore di un anno fa, quando Matt sconfiggeva una sfilza di cattivi in un corridoio stretto e in un unico piano sequenza mozzafiato, ma arrivati al finale del terzo episodio di questa seconda stagione vi renderete conto che il regista Marc Jobst non ha certo avuto paura di mettersi in gioco e provare anzi ad alzare la posta con una sequenza ancora più complicata e altrettanto impressionante. Come già detto, tutta la serie diventa più corale, e lo stesso vale anche per i combattimenti che vedono coinvolti un maggior numero di nemici ma soprattutto un maggior numero di "eroi". E qui, ovviamente, arriviamo alle due grandi new-entry della serie, quelle che stavamo tutti aspettando...

Daredevil: Charlie Cox in azione
Daredevil: Charlie Cox in azione

Si vis pacem, para bellum

Daredevil: l'attore Jon Bernthal interpreta Frank Castle
Daredevil: l'attore Jon Bernthal interpreta Frank Castle

La prima novità si chiama Il Punitore (o, se preferite, The Punisher), ed è interpretata dal Jon Bernthal che avevamo già amato odiare in The Walking Dead, nel ruolo di Shane, e che con piccoli ruoli in film importanti come Fury, The Wolf of Wall Street o Sicario si sta affacciando sempre di più anche sul cinema che conta. Ma, ne siamo certi, ancor più di tutto quello fatto finora, sarà proprio questo ruolo a consegnarlo alla memoria collettiva, perché il suo Frank Castle è esattamente tutto quello che gli appassionati del fumetto aspettavano e tutto quello che, nelle precedenti incarnazioni cinematografiche, avrebbe dovuto essere.

Daredevil 2: Jon Bernthal
Daredevil 2: Jon Bernthal
Daredevil: Jon Bernthal minaccia Charlie Cox
Daredevil: Jon Bernthal minaccia Charlie Cox

Intanto il Punitore è un vero e proprio badass, come direbbero gli americani, un nuovo vigilante che però ha la ferocia e l'efficacia quasi di un robot (e non è un caso che una sequenza in ospedale ricordi molto il Terminator di James Cameron) e che non sembra fermarsi davanti a nulla, nemmeno quando si tratta di superare il tanto temuto diavolo di Hell's Kitchen. Gli scontri con Daredevil sono violenti e brutali, ma assolutamente realistici nel modo in cui mostrano due stili praticamente opposti; ancora poi più interessante il fatto che lo scontro tra i due non sia solo fisico ma soprattutto filosofico, perché se entrambi si occupano comunque di criminali e di ripulire la città, Matt agli occhi di Frank rappresenta solo una "mezza misura", non la soluzione. Come per tutti gli eroi Marvel (ma non solo), affrontare un nemico del genere vuol dire affrontare soprattutto se stessi e mettere in discussione tutto. Soprattutto se l'impatto di un personaggio del genere ha le sue conseguenze non solo sul protagonista ma anche sugli amici che lo circondano.

Tutti pazzi per Elektra

Daredevil 2: l'attrice Elodie Yung interpreta Elektra
Daredevil 2: l'attrice Elodie Yung interpreta Elektra

Un impatto completamente diverso lo ha invece la seconda novità della stagione, la sexy e letale Elektra Natchios, interpretata da una favolosa Elodie Yung, che arriva qualche episodio più tardi ma cattura immediatamente la scena. L'attrice francese era un'altra osservata speciale dai fan visto che la precedente apparizione sullo schermo, interpretata da Jennifer Garner, non fu certamente, e giustamente, accolta nel migliore dei modi. L'Elektra che vediamo qui è invece esattamente l'opposto, è sexy ma non in modo sfacciato, è inesorabile e determinata ma anche elegante e, solo apparentemente, fragile. Soprattutto dimostra una perfetta alchimia nei duetti con il Matt di Charlie Cox tanto che il burrascoso passato tra i due personaggi, accennato anche con brevi flashback, risulta immediatamente credibile ed efficace.

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Daredevil, stagione 2: Elodie Yung è Elektra
Daredevil, stagione 2: Elodie Yung è Elektra

Siamo tutti orfani di Fisk

Daredevil: un'immagine dedicata a Kingpin, personaggio affidato a Vincent D'Onofrio
Daredevil: un'immagine dedicata a Kingpin, personaggio affidato a Vincent D'Onofrio

Sia The Punisher che Elektra sono due aggiunte essenziali all'universo di Daredevil, anzi all'intero Marvel Cinematic Universe visto che i riferimenti continuano a non mancare (vengono citati, seppur brevemente, anche Luke Cage e Jessica Jones, e ritorna anche la Claire Temple di Rosario Dawson), e non ci sono dubbi che quando questi sono su schermo la serie compie un enorme balzo in avanti, ma bisogna ammettere - ricordandoci e ricordandovi, però, che parliamo solo dei primi sette episodi - che sicuramente si sente la mancanza di uno degli elementi vincenti della prima stagione, ovvero la lenta ma riuscitissima presentazione/caratterizzazione del villain Wilson Fisk, brillantemente interpretato da Vincent D'Onofrio.

Daredevil: Jon Bernthal in un negozio
Daredevil: Jon Bernthal in un negozio

Il dividere l'attenzione tra due nuovi personaggi, entrambi con un passato e motivazioni proprie, e la mancanza di un vero e proprio nemico comune - che, si intuisce dai vari trailer e dagli annunci fatti nelle scorse settimane oltre che dagli sviluppi della storia, comunque ci sarà nella seconda metà di questo ciclo - rendono questa stagione 2 un'esperienza diversa: altrettanto coinvolgente, brillante e ben realizzata, ma sicuramente diversa e meno rivoluzionaria. Molto probabilmente ci vorrà del tempo per vedere un nuovo prodotto tratto da un fumetto che possa avere lo stesso impatto che ha avuto l'arrivo della prima serie Marvel di Netflix (d'altronde anche la stessa, interessantissima Jessica Jones non è stata accolta con lo stesso entusiasmo), ma noi saremo comunque ben felici di continuare a goderci nuove avventure di questi eroi finché la qualità rimarrà così alta. A questo proposito, se permettete, noi abbiamo gli ultimi episodi da vedere e nessuno, nemmeno Daredevil, Frank Castle ed Elektra potrebbero riuscire a fermarci.
Oddio, a pensarci bene, forse Elektra sì...

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Daredevil: Elodie Yung nei panni di Elektra
Daredevil: Elodie Yung nei panni di Elektra

Movieplayer.it

4.0/5