Recensione Atelier Fontana - Le sorelle della moda (2011)

Interpretato da un cast d'eccezione straordinariamente in forma guidato da Anna Bonaiuto e Gianni Cavina, sorretto da musiche, costumi e scenografie di primo livello, Atelier Fontana merita di essere visto ed apprezzato da giovani e meno giovani, specie in un momento di difficoltà come quello che sta attraversando il nostro Paese.

Da Traversetolo all'Olimpo della Moda

Tre sorelle, una piccola sartoria di provincia ereditata dalla bisnonna e guidata da mamma Amabile (Anna Bonaiuto), e nel cuore una grande passione per le stoffe e gli abiti da sogno. Siamo nell'Italia della metà degli anni '30. Micol (Alessandra Mastronardi), Zoe e Giovanna lavorano nella piccola sartoria di famiglia che ha sede nel loro bellissimo casale immerso nelle campagne di Traversetolo, a pochi passi da Parma. Zoe (Anna Valle) è la maggiore e quella su cui mamma Amabile ripone la sua totale fiducia. Lei ha la testa sulle spalle, non come Micol, che ogni qual volta viene tirata in causa prende la palla al balzo per uscire fuori dalle consuetudini con il suo estro creativo. Zoe è fidanzata con Mario, un bravo ragazzo con il quale è intenzionata a mettere su famiglia, mentre Micol è la ribelle, quella poco concreta e più sognatrice, una che a detta della madre ha sempre la testa tra le nuvole. Lei, come le sue sorelle, sogna infatti di lasciare il paese e andare in una grande città, che sia Rom o Parigi, la città di Coco Chanel. Giovanna (Federica De Cola), la minore delle tre e anche la più timorosa, ha un rapporto speciale con Micol e malgrado serbi nel cuore i suoi stessi sogni, le manca ancora il coraggio di rischiare. Poi l'incontro tra Micol e Enrico in una balera, l'uomo con i suoi modi spregiudicati e sfacciati conquista il cuore della ragazza che inizia dapprima a frequentarlo di nascosto dai genitori, che lo considerano un poco di buono, per poi lasciarlo quando scopre che l'anello di fidanzamento che le ha regalato è in realtà un anello di famiglia che il ragazzo ha trafugato in casa senza i consenso dei genitori, che per di più ritengono Micol non essere all'altezza di sposare il loro figlio.

Schiacciata dalla delusione per Enrico e dalle pressioni della madre che dimostra di non aver minimamente fiducia nelle sue capacità, Micol propone alle sorelle di partire alla volta di Roma per provare a prendere in mano il loro destino. Seppur tra dubbi e titubanze le due sorelle si dimostrano solidali con lei e decidono di assecondarla. Di fronte ad un unica richiesta a tre voci papà Giovanni (Gianni Cavina) e mamma Amabile alla fine cedono e lasciano alle tre ragazze, accompagnate dal marito di Zoe, la possibilità di provare a realizzare i loro sogni. Un appartamento seminterrato, un lavoro precario come lavoranti pagato pochissimo, la gravidanza di Zoe e poi un nuovo incontro con Enrico, che giunge in città con l'intento di farsi perdonare e di sposarla. Ma la felicità per i due dura ben poco perchè l'uomo si dimostrerà presto per quel che è, un nullafacente, donnaiolo che non ha alcuna intenzione di fare sacrifici per il figlio che Micol sta aspettando da lui. Quando Micol scopre che il marito ha rubato tutti i risparmi messi da parte da lei e dalle sorelle per aprire una sartoria in proprio, la donna lo caccia di casa. Aiutata dalle sorelle ad affrontare la gravidanza Micol aspetta solo che arrivi il fatidico momento giusto per dimostrare quello che sa fare. E non dovrà attendere poi molto perchè sarà proprio nella sartoria del viscido Mazzocchi, una delle più rinomate della Capitale, che Micol incontrerà la principessa Caetani (Piera Degli Esposti), una delle clienti più prestigiose ed esigenti che scoprirà solo per caso che gli abiti acquistati non sono opera di Mazzocchi ma una creazione innovativa ed elegantissima della giovane sartina.
Mentre scoppia la guerra e Roma viene bombardata le tre sorelle decidono di cambiare casa. Per gentile intercessione della principessa Caetani le tre sorelle si trasferiscono in un nuovo elegante palazzetto romano e decidono di organizzare proprio lì il loro primo defilé, cucendo abiti da sera eleganti e sfavillanti da mostrare alle donne dell'alta società romana. Ma proprio alla vigilia della prima sfilata delle sorelle Fontana giunge una notizia terribile: la figlioletta di Micol, mandata insieme alla cuginetta dai nonni materni a Traversetolo per sfuggire alle bombe, è stata rapita da Enrico che poi è sparito nel nulla. Il successo della prima collezione delle sorelle Fontana a Roma è stato grandioso ma Micol purtroppo non ha potuto goderselo perchè impegnata nelle ricerche della sua bambina che avranno, fortunatamente, un esito positivo.
Micol torna dalle sorelle insieme alla bambina e ai genitori, che prenderanno un appartamento in piena periferia romana, in modo da star vicini alle figlie e aiutarle a conciliare l'attività con la crescita delle bambine. Finisce la guerra e nel Paese sta per iniziare una stagione di fermenti e grandi speranze che trasformerà la città eterna nella culla dei fasti della Dolce Vita e della Hollywood sul Tevere.
Per non rischiare la bancarotta le sorelle Fontana devono trovare la forza di rinnovarsi e si sa, la fortuna aiuta gli audaci. Un bel giorno, mentre passeggiano per le vie di Roma, Micol e sua figlia Maria Paola si ritrovano ad aiutare una ragazza americana che si è persa ma non possono certo immaginare che si tratta di Linda Christian, la futura moglie di Tyrone Power, la grande star di Hollywood. Un incontro fatale che porterà le tre sorelle alla realizzazione del primo vero abito da sogno della loro vita: l'abito nuziale della signora Christian, l'abito che sarà al centro dell'attenzione mediatica di tutte le riviste di moda e di tutti i rotocalchi del mondo, l'abito che porterà il nome delle Sorelle Fontana nel mondo del jet set internazionale.
Proprio nel momento clou della sua vita professionale una nuova tragedia sconvolgerà la vita di Micol e della sua famiglia. La piccola Maria Paola infatti muore per una grave malattia e Micol cade in una depressione profonda da cui nemmeno l'amore per la moda riesce a risollevarla. Ce l'ha con tutti, con i medici, con le sorelle e non riesce a farsi una ragione di questa tragedia. Poi ecco riaffacciarsi Enrico, l'unico che sembra smuoverla da questa apatia, ma alla fine anche questa nuova apparizione si dimostrerà mirata ad entrare negli affari assai proficui della moglie. Con un gesto di forza Micol decide di allontanare per sempre dalla sua vita l'uomo, chiedendo persino l'annullamento del matrimonio al tribunale ecclesiastico, aprendo un nuovo capitolo della sua vita. Seguirà un viaggio negli Stati Uniti su invito dell'amica Linda ed una rinascita sotto il profilo professionale, perchè Micol porterà con sé le creazioni delle Sorelle Fontana per mostrarle a tutte le dive del cinema americano di quegli anni. Poi un nuovo amore, la prima sfilata delle creazioni Fontana insieme ad altre grandi firme italiane per i compratori americani, la morte di mamma Amabile, l'annullamento del suo matrimonio con Enrico e le nozze con Leonardo, uno dei medici che tentò di salvare la vita di sua figlia e la rinascita sentimentale e professionale di quella che è stata la vera trascinatrice di questa fiaba, accompagnata da un continuo battito di cuore.

E' lunga, intensa e piena di colpi di scena la vita delle Sorelle Fontana, le donne italiane che hanno avuto il merito di portare l'alta moda italiana sui mercati internazionali, dando il via a quel _made-in-Italy _che ancora oggi tutti ci invidiano e ci imitano. Unica delle tre sorelle ad essere ancora in vita, Micol Fontana ha oggi novantasette anni, ma una memoria lucidissima e un'energia incredibile quando si tratta di raccontare la storia della sua vita.

Lungimirante nel saper interpretare il mutare dei tempi e l'evolversi del ruolo della donna nella società, Micol ha capito per prima che una donna, prima ancora di piacere agli altri, vuole piacere a se stessa e che l'abito, come una seconda pelle, deve saper esprimere prima di tutto l'unicità della sua personalità. E' lei che ha infatti ispirato la nascita di Atelier Fontana - Le sorelle della moda, accettando di condividere con la sceneggiatrice Lucia Zei tutti i suoi ricordi di famiglia e le creazioni splendide che hanno fatto delle Sorelle Fontana un nome tra i più celebri della moda mondiale. Elizabeth Taylor, Ava Gardner, Audrey Hepburn, Grace di Monaco, Soraya, Maria Gabriella di Savoia, Jacqueline Kennedy sono solo alcune delle donne che hanno indossato i capolavori delle Sorelle della Moda, creazioni di lusso che ancora oggi troneggiano nella ex-sede del celebre atelier di Via San Sebastianello, a due passi da Piazza di Spagna, che ora è divenuta la sede della Fondazione Micol Fontana, Istituto Culturale no-profit fondato nel 1994 di cui la signora Micol è presidente e con cui la stessa ha voluto omaggiare la vita della sua famiglia, dedicata interamente al mondo della Moda. Abiti, figurini, libri, giornali, riviste, fotografie, ricami ed accessori sono ancora conservati nell'archivio della fondazione come memoria del passato, messo al servizio delle generazioni future attraverso l'organizzazione di visite, seminari, mostre ed incontri culturali.

Diretta con garbo e dolcezza da Riccardo Milani, già regista di Piano, solo e di Tutti pazzi per amore, una delle fiction più seguite e celebrate degli ultimi anni, Atelier Fontana è un film in due puntate che riesce a narrare in modo appassionante e tenero la storia dell'Italia vista con gli occhi di tre piccole grandi donne che con la fatica, l'ambizione e la dedizione dell'una verso le altre hanno realizzato il sogno di entrare nella storia della moda mondiale e confezionare abiti per delle vere principesse. Interpretato da un cast d'eccezione straordinariamente in forma guidato da Anna Bonaiuto e Gianni Cavina, sorretto da musiche, costumi e scenografie di primo livello, Atelier Fontana merita di essere visto ed apprezzato da giovani e meno giovani, specie in un momento di difficoltà come quello che sta attraversando il nostro Paese, un Paese la cui immagine si sta troppo velocemente deteriorando per mano di una grave crisi economica internazionale e di politici sconsiderati che anzichè puntare maggiormente sulle donne, ne minano ogni giorno la credibilità e la dignità.

Movieplayer.it

3.0/5