CSI - Stagione 9, episodio 16: Turn, Turn, Turn

Un episodio intenso e unico nella storia di CSI, che grazie ai suoi continui flashback e salti temporali, ci tiene incollati allo schermo e ci fa immedesimare completamente nel personaggio di Nick Stockes.

Guardare il mondo attraverso gli occhi di Nick Stokes. E' questa l'impressione che lascia nello spettatore il nuovo episodio della nona stagione di Csi. Attraverso lo sguardo dell'agente, possiamo infatti immedesimarci in una storia densa di suspense, mistero e sentimenti contrastanti. Tutto comincia quando, la sera del suo compleanno, Nick riceve una chiamata che segnala il ritrovamento di un cadavere presso il Park Pine Motel, uno squallido alberghetto per camionisti e viaggiatori nel quale Stokes ha già avuto modo di condurre diverse indagini.
Giunto sul posto, Nick capisce che i suoi peggiori presagi si sono avverati: sul terreno del parcheggio giace infatti il corpo esanime di una ragazza di 16 anni. Nick si china verso di lei e dice ai poliziotti che gli stanno intorno "La conoscevo".

Ma per capirne di più dobbiamo fare un salto indietro nel tempo di 365 giorni. Grazie a una regia di gran classe, l'episodio ci trasporta in pochi secondi al giorno del precedente compleanno di Stokes. E' una giornata di sole, e Nick si trova proprio qui per indagare sul ritrovamento di un cadavere. Un uomo con precedenti penali è stato trovato morto nella sua stanza con il corpo macchiato da una sostanza melmosa che sembra colare da un buco nel soffitto. Indagando, Stokes e gli altri agenti scoprono che nel solaio in corrispondenza del soffitto della camera c'è un altro cadavere, in decomposizione avanzata (sono i suoi fluidi organici a colare dal soffitto). Si tratta del vecchio manager del motel, scomparso da alcune settimane.

Sulla scena del crimine, Stokes nota una ragazza dai capelli rossi di nome Haley che gironzola qua e là facendogli un sacco di domande. E' la figlia del nuovo manager del motel. Tra i due si stabilisce subito una simpatia.
Poi, in un attimo, siamo catapultati avanti nel tempo fino a che il calendario non segna 240 giorni dal presente. Stokes è di nuovo al Park Pine Motel. Questa volta, nel parcheggio dell'albergo c'è un'ambulanza nella quale siede con aria scossa una ragazza bionda, amica di Haley. Quest'ultima la osserva invece da una certa distanza, anche lei ora bionda di capelli (un particolare inquietante). Dalle indagini della CSI scopriamo che la giovane ha rivelato di essersi svegliata nell'appartamento della famiglia di Haley dopo aver festeggiato in spiaggia il proprio compleanno. Bree - questo il nome della giovane - ha anche detto di aver visto al risveglio il padre della sua amica, in procinto di molestarla. In realtà, una serie di interrogatori incrociati con i protagonisti della vicenda e gli invitati alla festa faranno chiarezza sull'accaduto: Bree è stata in realtà vittima di un tentato stupro da parte di un giocatore di football presente alla festa, che le ha offerto un drink contenente una delle cosiddette "droghe dello stupro". Una volta in macchina però, Bree si è risvegliata abbastanza da fuggire via prima che accadesse il peggio e si è rifugiata a casa dell'amica per poi perdere i sensi sul divano dell'appartamento. Una volta svegliatasi, la ragazza ha visto il padre di Haley accanto a lei e, per un equivoco o per malignità lo ha accusato di molestie.

A questo punto facciamo un altro salto in avanti nel tempo, fermandoci a 117 giorni dal presente. Stokes è arrivato al motel in un giorno di pioggia, e immediatamente riconosce Haley mentre rilascia la sua dichiarazione a un poliziotto. Cosa sorprendente, la giovane ha cambiato nuovamente look. Questa volta ha i capelli tinti di scuro e un piercing al labbro inferiore. In una stanza del motel c'è il cadavere di una donna di nome Tanya Carrow. Inserendo il suo nome nel database della Polizia, gli agenti scoprono che la donna era appena stata rilasciata dalla prigione dopo un lungo periodo dietro le sbarre. La causa della morte sembra essere un'overdose, cosa più che plausibile dato che la vittima era anche una tossicodipendente.

Ed ecco che torniamo al presente. Hailey è morta, la causa è una profonda ferita da taglio all'addome. Interrogando i suoi genitori - i coniugi Jones - emerge finalmente un'orrenda verità, un segreto vecchio di decenni che in qualche modo ci è stato suggerito inconsciamente nel corso dei vari salti temporali. Haley non era la figlia naturale dei Jones, ma di Tanya Carrow. La Carrow, da ragazza, era stata infatti la babysitter dei Jones, e una sera mentre badava alla loro figlia di un anno Melissa, l'aveva fatta cadere accidentalmente nel water uccidendola. Una volta in prigione, la ragazza aveva scoperto di essere incinta e aveva deciso di donare, come una sorta di risarcimento, sua figlia Haley alla coppia. La madre di Melissa, la signora Jones, non era però mai riuscita ad affezionarsi ad Haley, vedendola sempre più simile a Tanya Carrow. E così, dopo anni di incomprensioni e litigi, non è più riuscita a controllarsi e l'ha uccisa con un paio di forbici durante un alterco. Il caso è chiuso. Nell'ultima sequenza vediamo Stokes affranto e sofferente per non essere riuscito a salvare questa giovane alla quale si era in qualche modo affezionato. Ed è bellissima la frase di solidarietà che gli rivolge Langston: "Tutti mi spiegano sempre cosa questo lavoro non è. Ma il modo in cui tu ti senti in questo momento mi fa finalmente capire cosa è".

In conclusione, si tratta di un episodio davvero intenso e unico nella storia di CSI: grazie ai suoi continui flashback e salti temporali, la puntata ci tiene incollati allo schermo e ci fa immedesimare completamente nel personaggio di Nick Stockes, autentico pilastro della CSI. La qualità della regia, gli effetti visivi e la strepitosa colonna sonora (che accompagna i momenti più intensi in modo sublime, rappresentando i sentimenti dei protagonisti in forma musicale) danno vita a momenti di profonda e toccante introspezione, dimostrandoci che l'empatia e la forza dei personaggi sono fondamentali per la serie tv tanto quanto la suspense e i colpi di scena.