Crisula Stafida: l'amore, il cinema e i nuovi progetti

Una piacevole chiacchierata con l'attrice italiana sul mestiere del cinema nel nostro Paese, i suoi futuri progetti e il rapporto con il suo compagno, anche lui autore e attore.

Sguardo seducente e viso incorniciato da una maliziosa frangetta, Crisula Stafida è un'attrice fortemente legata al nostro Paese con la quale abbiamo fatto una piacevole chiacchierata sui suoi futuri progetti (a settembre inizierà a girare Quando si diventa grandi), sul suo rapporto con l'Italia, sul mestiere d'attrice, e sul suo rapporto con Andrea De Rosa, con il quale condivide il set e la vita privata.

Dopo alcune apparizioni televisive, ti abbiamo vista sul grande schermo prima in Nero Bifamiliare, e successivamente in alcune pellicole indie come Il soffio dell'anima e Il peso dell'aria. Hai appena finito di girare un film, Ganja Fiction, che si preannuncia simpatico, perchè vestirai i panni dell'austera titolare di un'impresa di pompe funebri. Quale personaggio, tra quelli che hai interpretato finora, ti somiglia di più - visto che sono tutti diversi! - e quali invece ti piacerebbe interpretare?

"Sì, in effetti mi sono divertita molto ad interpretare Bianca in Ganja Fiction, anche perchè per la prima volta mi sono cimentata in un ruolo per certi versi ironico e brillante, mentre in passato ho interpretato personaggi seriosi o drammatici. Non c'è stato finora un personaggio che davvero mi assomiglia, anche perchè non ho ancora avuto l'occasione di interpretare un ruolo tanto complesso e intricato quanto me (ride) Per il futuro molto dipenderà dalle mie capacità e dalla fortuna che avrò, perchè si sa che quella gioca un ruolo fondamentale. Se mi sarà data la possibilità di scegliere, prediligerò ruoli differenti tra loro, perchè la bellezza del mio lavoro sta proprio nel poter entrare in personaggi così diversi da quelli che siamo. Mi piacerebbe interpretare una squilibrata tossicodipendente, io che non fumo nemmeno le sigarette..."

Come dicevamo prima, hai preso parte anche a due produzioni televisive di successo come Distretto di polizia e Ris - delitti imperfetti: pensi che il piccolo schermo sia un passaggio obbligato per un'attrice che vuole farsi conoscere, oppure no?

"La televisione offre sicuramente una grande notorietà, e non penso che sminuisca artisticamente un attore, se si scelgono i prodotti giusti e di qualità. Il mio grande amore però, è il cinema. Probabilmente ci vuole più tempo per farsi conoscere rispetto alla televisione, ma vorrei tentare di continuare su questa strada, anche se attualmente stiamo attraversando un momento molto delicato e noi attori ci sentiamo un po' in balia delle onde, come si suol dire. (Parlo per me, ma credo che la sensazione sia collettiva...) La passione però ci fa andare avanti a denti stretti anche quando i tempi si fanno duri."

Sia in Ganja Fiction che in Quando si diventa grandi hai lavorato accanto al tuo compagno Andrea De Rosa: questo ha reso più facile il processo creativo di lavorazione dei film, o al contrario ha complicato le cose? Riuscite ad ispirarvi a vicenda, oppure preferite svolgere il vostro lavoro separatamente?

"Premetto che fino ad ora abbiamo girato insieme un videoclip (Superamore di Gigi D'Alessio), un paio di cortometraggi e il film Ganja Fiction, mentre Quando si diventa grandi lo inizieremo a settembre. Sul set mi piace molto recitare accanto ad Andrea, perchè tra noi c'è un feeling immediato - anche dal punto di vista professionale - e a volte ci capita di recitare e rivivere emotivamente le stesse scene che viviamo quotidianamente nel privato... tutto è molto naturale. La cosa buffa è quando ci capita di bisticciare prima del ciak... e poi di girare una scena in cui dobbiamo essere teneri e romantici. E' una bella prova di recitazione! Comunque sia, finora la nostra passione per questo lavoro non ha fatto altro che renderci più complici anche fuori dal set. Credo che se in una coppia ci sono obiettivi comuni, tutto diventa più stimolante, nel nostro caso ancora di più, anche perchè facciamo un lavoro decisamente poco ordinario..."

Tra gli autori del nostro cinema o di quello internazionale, c'è qualcuno che stimi in modo particolare, o con il quale ti piacerebbe lavorare, perchè senti di essere in qualche modo adatta alle sue pellicole?

"Non mi interessa andare a lavorare all'estero: nonostante le difficoltà del nostro sistema, sono molto legata all'Italia e alla mia famiglia, quindi non abbandonerei mai i miei affetti per rincorrere qualche sogno di gloria oltreoceano. Credo che in Italia ci siano molti autori talentuosi, alcuni dei quali purtroppo ancora sconosciuti. Registi con cui vorrei lavorare ce ne sono, sicuramente Paolo Sorrentino (ho adorato Le conseguenze dell'amore), poi anche Matteo Garrone, Giuseppe Piccioni e Marco Risi... Sono anche una grande sostenitrice delle opere prime e del cinema indipendente, dove spesso i soldi sono pochi, ma almeno le nuove leve (attori, registi, sceneggiatori) possono farsi notare, anche se c'è sempre il limite della distribuzione da trovare. Credo che in questo lavoro così particolare si debba osare e inventare linguaggi diversi, dare la possibilità ai giovani talentuosi di emergere. C'è bisogno di un ricambio, di fare più film. L'arte è la vita..."

Di recente hai fatto un'apparizione sexy e "colorata" sul red carpet del Festival di Cannes: credi che ci sia più possibilità, per un'attrice italiana, farsi apprezzare e cononoscere dagli autori e dal pubblico internazionale, che in Italia?

"Beh, più che sexy, direi colorata, anche se a dire la verità quel vestito non l'ho scelto io, ma la produzione francese con cui ho lavorato. Io probabilmente avrei optato per qualcosa di più sobrio. Sì, credo che le donne italiane vengano viste con occhio ammirato dai francesi, soprattutto le attrici dalle fattezze mediterranee, come Caterina Murino e prima ancora la Bellucci, che fanno ottima pubblicità all'Italia.
La cosa assurda è che molte professioniste che qui non riescono a lavorare, devono trasferirsi in Francia per far carriera, poi tornano in Italia e sono adorate. E' un sistema davvero intricato e contorto. Per quanto mi riguarda, come dicevo prima, sono molto legata ai miei affetti, quindi non potrei mai trasferirmi in Francia o qualsiasi altro luogo che non sia l'Italia. Per il momento quindi continuerò a lavorare per farmi apprezzare qui, altrimenti... mai dire mai. Spero un giorno di ripercorrere il red carpet di Cannes, ma per presentare un film tutto italiano."