Cip & Ciop agenti speciali, la recensione: la nostalgia autoironica su Disney+

La recensione di Cip & Ciop agenti speciali, film disponibile su Disney+ che riporta sullo schermo con irriverenza la serie animata degli anni Novanta.

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Cip & Ciop: agenti speciali, una scena del film

C'è un che di paradossale nell'esistenza del film di cui parliamo in questa recensione di Cip & Ciop agenti speciali, disponibile in esclusiva streaming su Disney+. Da un lato, infatti, è un'operazione perfettamente in linea con le tendenze odierne della cultura popolare, che rigurgita proprietà intellettuali del passato per sfruttare commercialmente la nostalgia, e in quella logica rientra perfettamente la serie animata degli anni Ottanta dove i due scoiattoli venivano reiventati come detective (un progetto che inizialmente doveva essere incentrato su Bianca e Bernie, i quali però avevano in cantiere un sequel cinematografico); dall'altro, c'è ben poco di tradizionalmente disneyano in questo progetto, che affronta il tema della nostalgia in modo molto autoironico e dissacrante, essendo il parto creativo del trio noto come Lonely Island, famoso per le sue canzoni ad alto contenuto parodistico (con tanto di incursione cinematografica che metteva alla berlina le convenzioni dei film sulle star della musica). Una miscela teoricamente instabile, che però ha generato un risultato molto divertente per fan vecchi e nuovi.

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Cip & Ciop: agenti speciali, una scena del film

Andiamo con ordine: in origine ci fu la serie, anch'essa disponibile su Disney+, dove Cip e Ciop risolvevano casi di vario genere insieme ai topi Scheggia e Monterey Jack e la mosca Zipper. Andata in onda per 65 episodi, è tra le pietre miliari del cosiddetto Disney Afternoon, palinsesto pomeridiano di due ore dove si alternavano quattro serie per volta (tra queste anche DuckTales - Avventure di paperi). Ebbene, Cip & Ciop agenti speciali svela che lo show fu frutto della fantasia degli stessi protagonisti, divenuti star di Hollywood sulla falsariga di Roger Rabbit (che appare in uno spassoso cameo). Ma sono passati tanti anni da allora: la serie è stata cancellata, e ognuno è andato per la propria strada. Solo Ciop (doppiato da Andy Samberg in inglese e Giampaolo Morelli in italiano) continua a inseguire i sogni di gloria, frequentando convention e accettando di sottoporsi a un intervento chirurgico che lo trasforma in personaggio in CGI per stare al passo coi tempi. Ma quando si presenta un mistero che coinvolge gli amici di un tempo, lui e Cip (John Mulaney in inglese, Raoul Bova in italiano) devono fare squadra e dimostrare di essere all'altezza della loro immagine fittizia. Perché come recita la sigla italiana del cartoon originale, loro già sanno quello che accadrà, quale sarà la verità...

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Cip & Ciop: agenti speciali, una scena del film

Alla ricerca dell'animazione perduta

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Cip & Ciop: agenti speciali, una scena del film

Il film, diretto da Akiva Schaffer, è irriverente e al contempo sincero: c'è una critica spietata nei confronti del potere della nostalgia e della corsa al reboot (non a caso, Cip e Ciop sono già apparsi in un cameo nella terza stagione del nuovo Ducktales), ma anche affetto genuino per quella versione dei personaggi, le cui personalità di allora si riflettono fedelmente nell'intreccio che riprende le atmosfere avventurose dell'originale e le rielabora in chiave moderna (particolarmente esilarante il ruolo affidato alla nemesi degli scoiattoli, il gangster Gattolardo). È un viaggio nella storia recente della Disney e dell'animazione tout court, tra evoluzioni digitali e la riflessione sul tempo che passa (con una svolta molto interessante legata all'età dei personaggi animati, in particolare l'eternamente giovane Peter Pan). È al contempo poco disneyano - fa molto sorridere vedere quel logo all'inizio di un film che ha come elemento narrativo importante la questione della pirateria audiovisiva e della violazione del copyright - e molto fedele a un certo spirito della major, quello degli anni Ottanta e primi Novanta, quando la Casa di Topolino cominciò a distribuire film per un pubblico più adulto e si prese simpaticamente in giro da sola tramite operazioni come Chi ha incastrato Roger Rabbit?.

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Cip & Ciop: agenti speciali, una scena del film

È un'epoca non più facilmente replicabile (lo stesso Roger ha da anni in cantiere un sequel che difficilmente vedrà la luce), ma in mano a Schaffer e soci viene facile "taroccarla" in modo allegro e spiritoso. Il reboot è la scusa per tornare ai giorni spensierati in cui i bambini di allora - incluso chi scrive - si divertivano con questa improbabile ma efficace squadra di investigatori, che il film riporta in scena con fare filologico: in originale, infatti, oltre alle due voci famose di rito torna anche l'intero cast originale (Tress MacNeille, Corey Burton e Jim Cummings), per quello che è l'ennesimo sfottò nei confronti di un'industria che anche in ambito animato, dove in teoria i divi non contano, punta sempre di più sulle presenze di un certo peso. E anche se l'intenzione dei cineasti non è priva di irriverenza, c'è il sentore che un vero ritorno del team, con animazione tradizionale, potrebbe essere alle porte, insieme ad altre icone dei pomeriggi televisivi disneyani. E così una nuova generazione di fan è pronta a memorizzare la mitica sigla, sinonimo di appassionanti avventure: Ci-Ci-Ci-Cip e Ciop, grandi eroi...

Conclusioni

Chiudiamo la recensione di Ciop & Ciop agenti speciali, sottolineando come si tratti di un film che riporta sullo schermo il mitico duo con fare autoironico e al contempo sincero, omaggiando un'epoca perduta dell'animazione disneyana.

Movieplayer.it
4.0/5
Voto medio
4.7/5

Perché ci piace

  • La componente autoironica è molto forte e divertente.
  • Cip e Ciop funzionano bene in questo nuovo ambito.
  • I diversi stili di animazione coesistono in modo efficace.

Cosa non va

  • Chi preferisce un approccio più tradizionale ai personaggi potrebbe avere da ridire su alcune gag.