Carice Van Houten su Instinct: "Dopo Melisandre sono una donna che vive una relazione sessuale tossica"

La nostra intervista a Carice Van Houten, star de Il trono di spade, a Locarno 2019 per presentare il controverso thriller olandese Instinct.

Melisandre ha abbandonato gli abiti di seta rossa per i jeans larghi e un paio di occhiali tondi dalle lenti colorate che la aiutano a proteggersi dal sole di Locarno 2019. Carice Van Houten, star de Il trono di spade, è approdata al festival svizzero per presentare Instinct, film con cui ha deciso di chiudere col passato. Instinct, opera prima dell'attrice olandese Halina Reijn, è un lavoro difficile, che disturberà molti spettatori. La storia ruota attorno a Nicoline, esperta psicoterapeuta che lavora coi detenuti in carcere, ma mette a repentaglio la propria carriera quando comincia a provare attrazione per un detenuto condannato per crimini sessuali.

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Instinct: Carice Van Houten a Locarno 2019

"Non volevamo nessuna nudità nel film, ho finito con quella robaccia" ci confessa Carice van Houten. "In Instinct non vedrete neppure un capezzolo anche se in questo film sono nuda più che mai. Essere diretta da una donna, in questo caso, è stato fondamentale. E in più è anche la mia migliore amica. Questo film esiste solo grazie a lei". Instinct parla di dipendenza, si concentra su una donna che attraversa una fase della vita difficile e mette a rischio la carriera per il sesso. "Chi è Nicoline? Non volevamo mostrare il suo passato per non distrarre il pubblico. La dipendenza è qualcosa che fa parte della natura umana, ma di cui ci si vergogna. E' normale che parte del pubblico rifiuti di vedere questo film. Questo film parla di persone in gamba, intelligenti, che fanno qualcosa di sbagliato pur essendone consapevoli. Ogni mattina mi alzo e penso che dovrei smettere di mangiare così tanto zucchero, mentre lo faccio mangio dolci. Le relazioni sessuali tossiche hanno lo stesso meccanismo, le persone restano incastrate e non riescono a liberarsi".

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Cedere agli istinti animali per sentirsi umani

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Instinct: Carice Van Houten a Locarno 2019

Capelli spettinati, pelle bianchissima, senza un filo di trucco, di persona Carice Van Houten ha ben poco in comune con le predatrici che interpreta sullo schermo. Solo la voce, profonda e sensuale, la tradisce. Parlando della sua esperienza sul set di Instinct, girato in una vera prigione, l'attrice racconta: "Nell'area di isolamento c'erano i segni dei detenuti, la sporcizia nei bagni, la situazione era davvero claustrofobica, ma lavorando con la mia migliore amica l'atmosfera sul set era l'opposto, amichevole e calorosa. Halina è una donna adorabile, è come una madre. Gli attori sono creature vulnerabili, abbiamo bisogno di sentirci a nostro agio. Mi sentivo come se potessi volare, per questo sono molto orgogliosa del mio film. Non mi sono mai sentita più libera".

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Instinct: Carice Van Houten e l'autografo sul vetro a Locarno 2019

Instinct ripropone una situazione che affonda le radici nella realtà. Le relazioni sessuale tra detenuti e terapeuti sono qualcosa che accade molto più spesso di quanto si pensi. Perciò l'obiettivo di Carice Van Houten era quello di rendere il suo personaggio il più realistico possibile: "Non volevo far vedere che recitavo, volevo rendere il personaggio credibile. Questo è stato l'aspetto più difficile. Non volevo che il film sembrasse troppo sentimentale, la bellezza della storia è avere un personaggio lucido e consapevole, ma la bestia che è in lei prende il sopravvento. Nicoline ha una relazione con un uomo meraviglioso, un principe, ma cede all'istinto animale. E' solo nel momento in cui viene ferita che prende coscienza, la sua relazione con il detenuto esiste solo in prigione, quando lui esce lei è completamente paralizzata".

Un film è come un figlio, anche se è brutto lo ami lo stesso

I personaggi femminili che le hanno cucito addosso finora sono connotati da una forte dimensione sessuale e Carice Van Houten ne è consapevole, anche se ammette che paragonare Nicoline alla Melisandre de Il trono di spade le risulta difficile perché la serie HBO è "puro fantasy, mentre Instinct è così reale. Melisandre è più consapevole del suo potere sessuale e lo usa come arma. Per Nicoline la questione è molto più complicata. Certe persone amano essere dominate, si sentono libere solo in quel momento. E' qualcosa che non fa parte di me, ma lo capisco. Nicoline è una donna molto sola, ha difficoltà ad avere relazioni sociali. Melisandre è stata una sfida maggiore, la sento così lontana, mentre l'insicurezza e le paure femminili sono qualcosa che capisco molto meglio".

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Instict: Carice van Houten e Marwan Kenzari in una scena

In comune, Il trono di spade e Instinct hanno anche le reazioni accalorate del pubblico, anche se per ragioni diverse. Se nel film olandese a disturbare è la rappresentazione controversa del personaggio di Nicoline e delle sue pulsioni sessuali, il pubblico de Il trono di spade ha contestato vigorosamente le scelte fatte dagli autori per il gran finale. Per Carice Van Houten le controversie sono sempre positive: "Mi piace quando il pubblico reagisce, mi piace che si parli del film anche se il pubblico lo odia. Mi piace la discussione, capisco il rifiuto del pubblico, ma per noi è come quando facciamo un figlio: anche se è brutto, per noi è il più bello del mondo. Lo difenderemo fino alla fine". Prima di congedarci, l'attrice ammette: "Ho sempre avuto un rapporto di amore-odio con il mio lavoro. Adoro il dramma, i ruoli drammatici ti catturano, non puoi farli al 50%, devi immergerti nei personaggi. E' diverso rispetto a quando reciti in una commedia, ma per me è un po' terapeutico. Forse questa è la mia dipendenza".