Captain Harkness and the World of Tomorrow

Una storia in cinque parti per il terzo oscuro capitolo di Torchwood, lo spin-off di Doctor Who distante eoni dai toni ottimistici della serie madre: una parabola sconvolgente sugli abusi del potere e un antieroe per cui non c'è redenzione.

Pregio dell'emittente britannica BBC è senz'altro la libertà di pensiero (un po' meno di parola, vedi la ridicola iniziativa di "beepare" le parolacce in prima serata): non c'è argomento scottante che non sia stato portato sugli schermi in chiaro inglesi, non c'è genere o soggetto che la rete non sia disposta a sperimentare. Con Torchwood, BBC permette al creatore e sceneggiatore Davies di mettere in scena, attraverso il filtro (ma dai fori molto grandi) della fantascienza, un presente alternativo e distopico in cui il governo britannico inganna il mondo per privarlo di migliaia di bambini e consegnarli a una razza aliena in cambio della sopravvivenza della specie. Certamente il presente di Torchwood: Children of Earth è alternativo (gli alieni non si sono palesati nella nostra realtà), ma quanto distopico rispetto a quello attuale? Facciamo un passo indietro. La decisione di arruolare Russell T. Davies in qualità di produttore della rinnovata serie di Doctor Who 2005 ai tempi gettò nel panico i più. Creatore del sensazionale e audace Queer as Folk, instillava un terrore crescente negli estimatori della serie di fantascienza più longeva della Storia televisiva, da sempre accessibile a un pubblico infantile.

I detrattori si sono ritrovati prevenuti e in colpa, perché Davies è riuscito a inserire tematiche adulte senza intaccare la visibilità del telefilm presso i più giovani. Ma come hanno fatto quelle volpi della BBC a non far cadere in tentazione lo scrittore più malizioso del Regno Unito? La risposta è Torchwood, spin-off dal titolo che anagramma "Doctor Who".

Il telefilm rispecchia la natura stessa di questo titolo: è sempre Doctor Who, ma completamente rigirato: cupo, distopico, sensuale, intollerante e crudele, come il suo protagonista Jack Harkness, che è tutto ciò che il Dottore non è. Jack è umano, incapace di esercitare la tolleranza e il perdono come può un essere superiore quale è il Signore del Tempo; vive sulla primitiva e violenta Terra, e non sulla supervanzata Gallifrey, convive con una popolazione terrestre indifesa e dei governanti umani altrettanto deboli.

Children of Earth si apre con un gruppo di orfanelli scozzesi che nel 1965 scompare misteriosamente. I ragazzini sono il pegno pagato dagli umani a una razza aliena in cambio di un vaccino. Mediatore ed esecutore dello scambio è Jack Harkness. Solo un ragazzino è sopravvissuto, e ora è un uomo di mezz'età che ha passato la vita in istituti psichiatrici, ossessionato dall'orrore a cui è sfuggito e terrorizzato dal ricordo del misterioso individuo che voleva consegnarlo agli extraterrestri. Nel 2009, il ritorno della pericolosa razza 456 viene preannunciata da cori infantili: tutti i bambini del mondo si fermano nello stesso momento ripetendo "stiamo arrivando". Quando il messaggero extraterrestre si palesa, tra i suoi tentacoli occultati dalla densa e pestilenziale atmosfera in cui respira, si scorge il volto di un ragazzino (pressochè identico al piccolo Toclafane di Doctor Who): le creature li utilizzano come droga, perchè donano loro piacere. I bambini sono incoscienti, non invecchiano e non soffrono, per cui cosa c'è di male a chiederne ancora?

Gli alieni pretendono questa volta un numero immensamente maggiore di vittime rispetto ai 12 scambiati per un vaccino negli anni 60: il 10% di tutti i bambini del globo. Mentre un'unità militare viene mandata a sterminare i membri sopravvissuti del Torchwood per impedire loro di intromettersi (far saltare per aria Jack ha come unico effetto un periodo di rigenerazione dei tessuti molto più lungo, naturale conseguenza della disintegrazione quasi totale del suo corpo), i membri dei governi si rivelano ignobili nel loro esercizio della politica (nonché parte della trama che costituisce la realtà eventuale): accettano di soddisfare la richiesta degli alieni e fingono una vaccinazione di massa per prelevare i bambini designati.

Per determinare i criteri di selezione, i membri del governo britannico si riuniscono e decidono di sacrificare gli alunni meno intelligenti. Ma la loro meschinità va oltre la selezione eugenetica, perché i rappresentanti si premurano di escludere a priori i propri figli e nipoti. A salvare l'umanità dalla razza 456 e dallo scempio amorale dei politici non sarà l'atto di contrizione di un parlamentare redento, né l'intervento di un eroe di animo nobile come il Dottore, bensì l'espediente agghiacciante escogitato da Jack Harkness, che, per distruggere gli alieni, sacrifica qualcuno a lui molto vicino. Un governo disposto a sacrificare milioni di bambini ma non la propria prole, un eroe che salva il pianeta torturando un innocente, questo è Children of Earth: Torchwood non è Doctor Who, perché non c'è redenzione, neanche per l'eroe che salva il mondo. Children of Earth è un vero e proprio trattato di filosofia politica sui limiti etici abusati dai difensori dell'umanità, incarnati dai governanti del pianeta e dallo stesso Jack, la cui natura è poi l'unico e vero oggetto di Torchwood stesso.

Il personaggio dell'agente del Tempo viene introdotto nella prima stagione e sembra l'incarnazione dell'uomo dei sogni di Davies: bellissimo, brillante, accattivante e assatanato, sembra vivere la sua esistenza errabonda in modo lieve e incosciente.

L'incontro con il Dottore lo rende di nuovo consapevole delle responsabilità di un viaggiatore del Tempo, quello con Rose gli insegna l'importanza del sacrificio, lo scontro con i Dalek lo condanna all'immortalità condannandolo a un'esistenza infinita. Neanche il Dottore può curarlo, anzi sia il Signore del Tempo che il Tardis lo scansano perché la sua esistenza come punto fermo nel tempo viola le regole dell'universo. Anche se il Dottore non può rendere reversibile l'azione di Rose, per Jack la presenza dell'alieno è comunque necessaria: la vicinanza con l'ultimo Time Lord lo sgrava del peso della responsabilità, e accanto a lui Harkness può tornare il vecchio Jack sbarazzino e clownesco. Quando il Dottore non c'è, tocca al capitano difendere la Terra dagli alieni, e questo lo rende spietato. Non c'è umano che non possa essere sacrificato se il contatto con un'entità extraterrestre lo ha reso un pericolo per l'umanità, non c'è alieno che non può essere torturato e ucciso per la salvaguardia della Terra, non c'è specie intergalattica che non può essere spazzata via per preservare la nostra. L'esistenza di Jack è condannata al rimorso e alla solitudine, e non c'è amante di turno che possa alleviare la sua esistenza.

Gli altri membri del Torchwood (l'organismo parastatale nato per difendere il Regno Unito dagli alieni è stato fondato nientemeno che dalla regina Vittoria dopo l'incontro con il Signore del Tempo) - l'egoista medico Owen, la timida tech girl Tosh,

l'impavida donna d'azione Gwen e il riservato "maggiordomo" Ianto - sono stati tutti, in diversa misura, innamorati di Jack: la loro vita ha satellitato intorno alla sua, la loro sopravvivenza subordinata alle scelte del capitano. È naturale che Jack ami il Dottore - il quale oltre ad affrancarlo dalle proprie responsabilità è virtualmente indistruttibile - e che lo ami nella stessa misura in cui odia se stesso (neanche appropriarsi del nome e dell'identità di un grande amore passato è servito a placare la sua avversione riflessiva). Purtroppo, il Dottore non può preoccuparsi solamente del piccolo e adorato pianeta blu, e Jack deve riprendere su di sé l'onere di difendere la Terra a qualsiasi costo, fino a superare quel limite che una volta oltrepassato rende il suo compito intollerabile. Il sacrificio della piccola vittima di Children of Earth rappresenta questo limite, oltre il quale, per il capitano, c'è solo la consapevolezza del disprezzo per se stesso: una volta varcata la soglia, non gli resta che un'inutile fuga da tutto e da tutti.