Borotalco 35 anni dopo, Verdone: Vorrei essere ricordato come il regista che amava le sue attrici"

Borotalco compie 35 anni e per l'occasione Carlo Verdone, Eleonora Giorgi e gli Stadio hanno presentato la versione restaurata del film, realizzata grazie a Infinity e disponibile sulla piattaforma di streaming dal 1° novembre, alla Festa del cinema di Roma.

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"Me pari 'n pupazzo!", "Senti sto' prosciutto t'ho detto è dorce... è 'nzucchero ah Sergio, 'o senti?!?! E st'olive 'e senti, queste so' greche, aho! Greche... e 'nnamo... e daje, so' greche... so' bone, come so'? Dì la verità?!", "Niente, due de passaggio" e, soprattutto, "Un bel giorno, senza dire niente a nessuno, me ne andai a Genova e mi imbarcai su un cargo battente bandiera liberiana. Feci due volte il giro del mondo e non riuscii mai a capire che cazzo trasportasse quella nave, ma forse un giorno lo capii: droga!": non si contano le battute di Borotalco entrate nell'uso quotidiano e scene memorabili come il balletto di Christian De Sica che aspira a diventare un attore di Broadway.

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Terzo film di Carlo Verdone, Borotalco, vincitore di cinque David di Donatello, festeggia 35 anni, celebrati con la versione restaurata della pellicola curata da Infinity, che l'ha inserita nel suo catalogo dal primo novembre. Per l'occasione, Verdone, Eleonora Giorgi, prorompente interprete di Nadia, protagonista femminile del film, e gli Stadio, allora musicisti di Lucio Dalla ed esplosi proprio grazie alla colonna sonora di Borotalco, hanno abbracciato il viale dei ricordi presentando la copia restaurata alla 12esima Festa del Cinema di Roma.

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Un regista che ama le sue attrici

Sotto una buona stella: Carlo Verdone sul set del film
Sotto una buona stella: Carlo Verdone sul set del film

Come James Cameron, Carlo Verdone è un regista che fin dai suoi primi lavori ha sempre dato grande spazio ai personaggi femminili, scrivendo diversi ruoli complessi e ironici, una rarità nel panorama della commedia e non solo: "Ho sempre trattato bene le mie attrici, dalla Muti, alla Buy, fino a Ilenia Pastorelli, che è nel mio nuovo film in uscita a gennaio" ci ha detto il regista, continuando: "Ho sempre cercato una grande ironia, una donna spesso superiore all'uomo, per intelligenza, per prontezza: mi trovo meglio quando interpreto un personaggio stretto alla corde dalla partner del film. Le donne le ho sempre esaltate. Vorrei essere ricordato così, come il regista che amava le sue attrici e le ha sempre esaltate in tutto".

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Eleonora Giorgi vuole più ruoli per le donne mature

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Eleonora Giorgi, nonostante ami ancora molto il personaggio di Nadia, non si accontenta: "La cosa che più mi preme, visto che sono una rappresentante di un'età molto adulta e il cinema e la fiction italiani dismettono le donne della mia età salvo presentarle come nonne sotto psicofarmaci, è chiedere più ruoli per le donne di 60 anni. Nel resto del mondo siamo al potere, nella famiglia, nel lavoro, nella società: il cinema italiano invece non prevede ruoli per noi. È questa la mia vera battaglia: quando vedo prodotti come Grace and Frankie, la serie americana con Jane Fonda e Lily Tomlin, non posso fare a meno di dire che lo voglio fare anche io".

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La nostra intervista a Carlo Verdone, Eleonora Giorgi e gli Stadio