Boardwalk Empire: episodi 2 e 3, The Ivory Tower e Broadway Limited

Due episodi decisamente più avari di avvenimenti rispetto al fastoso pilot, ma caratterizzati da grande efficacia nel delineare diversi personaggi che vedremo presto coinvolti in vicende di maggiore portata.

Dopo il sontuoso pilot Boardwalk Empire, lo show creato da Terence Winter con il contributo illustre di Martin Scorsese, anche regista del primo episodio, procede con The Ivory Tower e Broadway Limited, due episodi in cui i personaggi affrontano le conseguenze di quanto successo nella seconda parte del pilot, densa di avvenimenti. Nucky cerca di proteggere i suoi interessi sfidando apertamente il temibile mobster newyorkese Arnold Rothstein, e impartendo una sonora lezione al proprio protetto Jimmy Darmody, colpevole di aver causato una carneficina in cui hanno perso la vita gli uomini di Rothstein. Thompson tiene botta anche quando si presenta nel suo studio l'imponente Nelson Van Alden, agente federale in carica dell'investigazione sulla sparatoria, che, checché ne dica lo sceriffo di Atlantic City (Elias Thompson, fratello di Nucky), non è un caso risolto. I sospetti di Van Alden sul ruolo di Nucky nella scena criminale sono evidenti, e il tesoriere fa un po' fatica a tornare alla sua routine dopo questo spiacevole confronto; ma è in Broadway Limited che Van Alden, grazie alla clamorosa ricomparsa di un testimone oculare del massacro, arriva davvero a un passo dal coinvolgere Thompson nell'indagine.

Il personaggio interpretato in maniera eccellente da Steve Buscemi è, tuttavia, meno centrale in questo due episodi rispetto al pilot: il racconto viene portata avanto saltando di personaggio in personaggio, rivelando una grande capacità da parte degli autori di caratterizzare i protagonisti con pochi tocchi eloquenti e di creare scene di notevole impatto. In The Ivory Tower trovano ancora spazio quelli che erano sembrati figure particolarmente intriganti già nel pilot: Michael Stuhlbarg nei panni di Arnie Rothstein ruba la scena grazie a un enorme monologo a tema biliardo - e omicidio; Stephen Graham, un esuberante Al Capone, è meno verboso ma altrettanto incisivo nella sua "dichiarazione" rilasciata a uno sfortunato giornalista. In Broadway Limited un analogo siparietto è dedicato al braccio destro di Rothstein, Lucky Luciano (Vincent Piazza), che, alle prese con la gonorrea, si lascia andare a un momento di sincerità con il suo medico, per poi tornare aggressivo e decisamente pericoloso. Altro personaggio che si fa notare in questo terzo episodio dello show è Chalky White (Michael K. Williams), che, divenuto partner di Nucky Thompson, ingaggia con lui un braccio di ferro sui termini economici dell'accordo. E non dimentichiamo il talentuoso Michael Shannon: il suo dedicato e spregiudicato Agente Van Alden è allo stesso tempo inquietante, vagamente repellente, accattivante e ammirevole.
Per quanto riguarda Margaret Schroeder (Kelly MacDonald), la neovedova che Nucky, gangster dal cuore tenero, ha presto sotto la sua ala protettiva, la vediamo leggere con agio le intenzioni dello sceriffo e di Van Alden quando questi la interrogano, e poi accettare un lavoro che ben poco le si confà procacciatole da Thompson, in una boutique del Boardwalk: un'ottima scusa per mostrare anche una discinta, voluttuosa Paz de la Huerta che interpreta Lucy, l'amante di Nucky che sembra gelosa di Margaret (forse non a torto). A proposito di signore, un'altra bellezza introdotto da questi due episodi è Gillian (Gretchen Mol), l'incredibilmente giovane madre di Jimmy, che, in una delle scene più belle di Broadway Limited, rivela la profondità del legame tra lei e il tesoriere, e la fiducia con cui aveva affidato all'amico il destino del promettente figliolo.
Per quanto riguarda la regia, indubbiamente si avverte un certo stacco rispetto al primo episodio che vedeva dietro la macchina da presa il genio di Scorsese, ma Timothy Van Patten fa comunque un buon lavoro con il materiale fornitogli dagli script di Winter (The Ivory Tower) e da Margaret Nagle (Broadway Limited). Ci sarebbe molto ancora da dire su questi due episodi, decisamente più avari di avvenimenti rispetto al pilot eppure di grande efficacia nel delineare i personaggi che vedremo presto coinvolti in vicende di maggiore portata; ma ci limitiamo a sottolineare il fatto che, se questi sono momenti interlocutori, possiamo guardare davvero con fiducia al proseguimento dello show.