Big Hero 6 e gli altri supereroi animati

Dai cartoni seriali, passando per parodie Disney e Dreamworks fino ad arrivare ai Big Hero 6, esploriamo il legame tra il mondo dei supereroi e quello dell'animazione.

Che questa sia l'età d'oro dei cine-comic è ormai appurato: a dimostrarlo con forza ci sono non solo gli incassi potenti dei film ma soprattutto la lotta all'ultimo lungometraggio - e all'ultima serie tv - che la Disney/Marvel e la Warner/DC Comics hanno intrapreso a suon di lines up a lunghissimo termine sfruttando sino all'osso i loro famigerati superheroes.

Il mondo dell'animazione si è legato molto prima di questa guerra fredda tra le due superpotenze a quello dei comic. Basti pensare che già negli anni '40 gli innovativi Fleicher Studios produssero la prima versione cartoon di Superman. Ma è negli anni '90 che ai "supereroi animati" venne data una nuova dignità. Nel 1992 sono state due le serie a cartoni che hanno spopolato in televisione: Batman - La serie animata e Insuperabili X-Men. La prima, in particolare, disegnata dal fumettista statunitense Bruce Timm che ha fatto un restyling totale dell'Uomo Pipistrello, ha visto esordire uno dei personaggi a oggi più importanti dell'Universo del Cavaliere Oscuro, ovvero la folle compagna di Joker Harley Quinn.

Big Hero 6: Hiro e Baymax in un momento del film d'animazione
Big Hero 6: Hiro e Baymax in un momento del film d'animazione

Negli anni 2000 il canale Cartoon Netwook ha dovuto gran parte del suo successo all'adattamento delle serie DC Justice League of America, Teen Titans e La Legione dei Supereroi. In casa Marvel, intanto, nel 2008 è nato The Spectacular Spider-Man uno show animato che ha avuto l'intento e la capacità di fare una "crasi narrativa" tra le più classiche avventure dell'Uomo Ragno scritte da Stan Lee a quelle più nuove nate dalla penna di Brian Bendis. Esiste, inoltre, nel fantastico mondo dei supereroi animati un foltissimo sottobosco di serie direct to video che narrano le avventure dei personaggi clou figli delle due case editrici alcuni dedicati ai meri amanti del fumetto, come Planet Hulk, Doctor Stange - Gli Eroi di Domani o Wonder Woman e altri, invece, riadattati per il pubblico dei più piccini come The Avengers Next Generation.

Gli Incredibili Disney Pixar

La fantastica famiglia Parr (quasi) al completo
La fantastica famiglia Parr (quasi) al completo

L'età d'oro dei cine-comic ha idealmente preso il via nel 2002 quando Sam Raimi ha trasposto il primo capito della sua trilogia basata sulle avventure di Spider-Man da allora, e almeno fino ad oggi, a livello cinematografico i film di animazione sono stati tenuti al di fuori delle bagarre tra due regine della settima arte e, prima di Big Hero 6, se non in televisive serie animate per bambini, nessun supereroe conosciuto è stato trasformato in cartoon da grande schermo. Il primo lungometraggio d'animazione in cui i protagonisti sono dei supereroi risale al 2004 ed è una produzione Disney Pixar. Gli incredibili nasce come parodia dei film e dei fumetti super-eroistici: già solo l'incipit, che vede i Super essere costretti a porre fine alla loro attività di vigilanti a causa del malcontento popolare legato agli effetti collaterali delle loro azioni, non è molto diverso a quello di Watchmen**.

Una scena di Gli incredibili
Una scena di Gli incredibili

Pur non avendo le sembianze e i costumi ufficiali dei loro alter ego ogni membro dei Parr, famiglia protagonista de Gli Incredibili costretta a nascondere i propri super poteri al mondo, e ogni sovraumano personaggio del cartoon è comunque una riconoscibile caricatura di un noto eroe. Ad esempio il capofamiglia Mr Incredibile ha come peculiarità quella di avere una forza sovraumana e di essere quasi completamente invulnerabile per questo ricorda con forza La Cosa de I Fantastici 4 pur non avendo il corpo fatto di pietra, mentre Elastigirl, al secolo La Signora Parr, è la versione femminile di Mr. Fantastic, - altro membro de I Fantastici 4 - che come il supereroe Marvel ha la capacità di allungarsi a suo piacimento con l'unico limite di non poter modificare la sua massa totale. Anche i pargoli della famiglia Parr non sono immuni da super poteri. La figlia maggiore, Violetta, può diventare invisibile e creare campi di forza attorno a sè. Pure in questo caso la sua peculiarità è stata ispirata a uno dei Fantastici 4 ovvero da La Donna Invisibile, Susan Storm. Il secondo genito Flash già dal nome fa presagire che, come il supereroe della DC, è in grado di muoversi alla velocità della luce. Per quanto riguarda il piccolo Jack-Jack i suoi poteri sono mostrati nel finale de Gli Incredibili ma soprattutto in un corto rilasciato dalla stessa Pixar, Jack-Jack Attack. Il One-shot narra le disavventure della baby-sitter del neonato supereroe in seguito al manifestarsi dei suoi poteri durante l'assenza dei genitori. Il bebè dei Parr è un concentrato di superpoteri già visti: Jack-Jack si infiamma come Torcia Umana (Fantastici 4), diventa d'acciaio come Colosso (X-Men), diventa una feroce bestia come Lizard (tra i primi villain dell'Uomo Ragno), attraversa i muri come Kitty Pride (X-Men), si teletrasporta come Nightcrawler (X-Men), aderisce alle pareti come Spider Man e addirittura, come Superman, ha la vista a raggi X.

Una scena del film Gli incredibili
Una scena del film Gli incredibili

Anche i personaggi secondari e il villain in Gli Incredibili sono squisite parodie di noti Super: Siberius, il migliore amico di Bob, ha come potere è quello di dominare il freddo esattamente come fa L'Uomo Ghiaccio (Robert Drake) degli X-Men, mentre il perfido Sindrome, ex ammiratore di Mr. Incredibile scacciato in malo modo dal suo idolo, è un inventore di armi futuristiche delle quali le più avanzate le tiene per sé. Siberius, pur essendo il cattivo della situazione, ricorda, soprattutto nei frutti della sua genialità, l'amatissimo Iron Man ed è l'unico tra i protagonisti di Gli Incredibili a non avere doti naturali ma a costruirsi, come nella realtà fumettistica capita alla maggior parte dei supereroi che non nascono tali (tranne nel caso degli X-Men che sono mutanti, di Thor che è un Dio e di Superman) ma lo diventano come conseguenza o di un incidente o di invenzioni, il suo personaggio.

Megamind, un villain al comando

Una delle prime immagini del film Megamind
Una delle prime immagini del film Megamind

La diretta concorrente della Disney Pixar nel campo dell'animazione è sicuramente la Dream Works che, a 6 anni da Gli Incredibili, consegna al pubblico la sua parodia dei cine-comic genere che nel frattempo era diventato già una mania. L'originalità del lungometraggio diretto da Tom McGrath sta nel rendere il cattivo, il villain della situazione, protagonista della storia: Megamind è, infatti, un supercriminale. Arrivato a soli 8 giorni di vita sulla terra per essere salvato dal buco nero che avrebbe distrutto il suo pianeta, fin dall'infanzia l'extraterrestre è acerrimo nemico di un altro abitante dello spazio dalle umane sembianze ma come lui salvato in tenera età, Metro Man, che diventerà negli anni eroe della città di Metro City almeno fino a quando Megamind non riuscirà a sconfiggerlo.

Come per Gli Incredibili anche in Megamind sono molti gli spunti presi in prestito dai fumetti: se il protagonista è più vicino agli alieni creati da Tim Burton in Mars Attacks! che a qualunque altro comic-villain, tutti i comprimari della storia ricalcano personaggi più volte incontrati nelle pagine e nei film Superman a partire da Metro Man che è il clone animato del kryptoniano eroe, passando per Roxanne che tanto somiglia nel ruolo, nei modi e nel mestiere di giornalista a Lois Lane fino ad arrivare a Hal, l'impacciato cameraman di Roxanne che viene per errore trasformato da Megamind in Titan versione malvagia di Bizzarro, copia imperfetta di Clark Kent.

The Lego Bat-Movie

The Lego Movie: Batman parla con un degli omini Lego
The Lego Movie: Batman parla con un degli omini Lego

Dopo una notevole quantità di trailer cinematografici creati dai fan, dopo che moltissimi universi cinematografici - come quello di Star Wars e dei Supereroi Marvel e Dc - sono stati presi in prestito per dar vita a divertenti composizioni da costruire o videogiochi con i quali sbizzarrirsi nei più variopinti dei mondi possibili, la LEGO, in collaborazione con la Warner Bros, ha finalmente dato vita al suo film animazione The Lego Movie.

The Lego Movie: Emmett, Vitruvius e Uni-Kitty alle prese con un gatto Lego
The Lego Movie: Emmett, Vitruvius e Uni-Kitty alle prese con un gatto Lego

Il viaggio che il costruttore Emmett intraprende, suo malgrado, come il predestinato in grado di sconfiggere il tremendo Lord Business che da tempo tiene sotto controllo la creatività - e quindi la libertà - dei Mastri Costruttori (ovvero di coloro che sono in grado di costruire qualsiasi cosa senza bisogno di istruzioni) porta il protagonista a interagire con tanti personaggi "noti" tra i quali spicca Batman.

The Lego Movie: una movimentata scena del film
The Lego Movie: una movimentata scena del film

In The Lego Movie Batman è la tenera caricatura di se stesso. Supereroe dalla voce profonda e dall'egocentrismo folle che si palesa nella consuetudine di usare spesso, troppo spesso, il prefisso Bat. Personaggio che non deve chiedere mai, la versione lego di Batman, oltre che di un grande coraggio e di una bella e belligerante intelligenza è anche capace di grandi slanci di affetto e di amicizia che dimostra soprattutto nel momento in cui scopre che per la sua fidanzata Wildstyle l'eroe giusto con cui stare è Emmett.
Il successo di The Lego Movie ha non solo fatto sì che la Warner mettesse in cantiere un sequel ma ha anche dato alla casa di produzione l'idea di uno Spin Off dedicato esclusivamente all'Uomo Pipistrello. Alla regia del lungometraggio animato ci sarà ancora Chris McKay e l'uscita nelle sale è prevista nel 2017.

Dal comic al cartoon cine-comic: Big Hero 6

A qualche anno dalle due riuscitissime parodie la Walt Disney Animation Studios ha trasposto per la prima volta in un lungometraggio animato un franchise di fumetti supereroistici che, in questo caso, sono legati alla Marvel che dal 2009 è proprietà della multinazionale. Big Hero 6 è il 54° classico della casa di produzione e vede come protagonista il piccolo Hiro il quale, in seguito alla morte del fratello in un incendio doloso avvenuto nell'Università dei Nerd che frequentava, cercherà di scoprire chi l'ha ucciso con l'aiuto dei colleghi del ragazzo e di un robot/operatore sanitario sui generis che lo stesso Tadashi aveva costruito con l'unico scopo di aiutare le persone.

Big Hero 6: Fred con Wasabi, Honey Lemon, GoGo Tomago e Hiro in una scena del film d'animazione
Big Hero 6: Fred con Wasabi, Honey Lemon, GoGo Tomago e Hiro in una scena del film d'animazione

Il primo cartoon cine-comic non parodistico è forte di morali importantissime che in parte riscrivono il concetto stesso di supereroe come colui che nasce e concepisce la sua esistenza in virtù dell'altro. Ed ecco che il posto della vendetta viene preso dalla pietas e, di conseguenza, la collettività non viene salvata conseguentemente alla morte del cattivo ma, dopo averlo disarmato, attraverso la comprensione dei suoi errori e un profondo lavoro di redenzione.

Big Hero 6: Hiro e Baymax in una tenera scena del film d'animazione
Big Hero 6: Hiro e Baymax in una tenera scena del film d'animazione

I Big Hero 6 del titolo sono nient'altro che una combriccola nata dall'unione delle menti di giovani geni e scienziati che usano le proprie conoscenze per creare protesi del loro stesso corpo al fine di potenziare il proprio io per amore del prossimo. Una sorta di esordienti Tony Stark senza il caratteristico egocentrismo di ogni conosciuto personaggio della Marvel. A rendere il gruppo di novelli super heroes perfetto c'è Baymax, tenero e altruista robot, punta di diamante di un film dove l'azione e la tenerezza si abbracciano. Punta di diamante di un racconto dal quale, quando da oggi in poi si parlerà di supereroi, bisognerebbe prendere spunto e morale.