Big Fish & Begonia: in fondo al mar…

Arriva in sala la più originale e rivoluzionaria opera d'animazione cinese, a metà strada tra le suggestioni del cinema di Miyazaki e le antiche leggende taoiste.

Ci sono voluti dodici anni di lavoro, due giovanissimi registi e una campagna di crowfunding che ha coinvolto circa quattromila persone prima di poter arrivare ad una delle più imponenti opere animate del cinema made in Cina, Big Fish & Begonia in sala dal 21 giugno. Una favola acquatica che combina la grande epica della tradizione con le suggestioni dell'animazione nipponica, su tutte quelle del maestro Hayao Miyazaki.
Il film diretto da Chun Zhang e Xuan Liang, che lo ha anche scritto, si ispira ad un classico della letteratura taoista Zhuangzi e ad altre storie tradizionali come Classic of Mountanins and Seas e In search of the Supernatural, ma la genesi di Big Fish & Begonia chiama in causa anche i sogni che uno dei due registi racconta di aver avuto ai tempi dell'università.

Big Fish & Begonia: un momento del film d'animazione
Big Fish & Begonia: un momento del film d'animazione

Da allora è trascorso più di un decennio e una manciata di festival internazionali che hanno consacrato il film come uno degli esempi più originali e creativi dell'animazione cinese, per impatto visivo, purezza estetica e immaginazione. Un'avventura da vivere in completa apnea, centocinque minuti scanditi soltanto dai ritmi del mare e dai tempi dilatati di un ipotetico 'mondo di sotto' da cui provengono le anime umane e dove un giorno alla deriva, vi faranno ritorno.

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Tra creature fantastiche e leggende millenarie

Big Fish & Begonia: un'immagine del film d'animazione
Big Fish & Begonia: un'immagine del film d'animazione

Tra pesci volanti, vecchie megere che buttano fuori rabbiosi sbuffi di fumo, strane creature subacquee, piccole eroine dal cuore grande, leggende e riti di passaggio Big Fish & Begonia trascinerà lo spettatore al livello più viscerale dell'esperienza visiva dove l'incanto del disegno a mano si unirà alle meraviglie della computer grafica.
Il debito a temi e personaggi che sono diventati i tratti distintivi del giapponese Studio Ghibli, sono evidenti sin dalla protagonista, Chun, una sedicenne appartenente al mondo degli Altri, un universo parallelo a quello umano, al di sotto del mare, dove il mare è cielo. "Non siamo uomini e neanche divinità, siamo gli Altri", creature dotate di poteri speciali con il compito di controllare il mondo degli uomini, regolarne il tempo, le maree e le stagioni. Come tutti i giovani di questa comunità, anche Chun raggiunto il sedicesimo anno di età, trasformata in un delfino rosso dovrà risalire verso la superficie e trascorrere tre giorni sulla terra per conoscere meglio gli umani e poter amministrare il loro mondo. Ad una sola condizione: non entrare in contatto con gli uomini.

Big Fish & Begonia: una scena del film animato
Big Fish & Begonia: una scena del film animato

Un viaggio iniziatico durante il quale Chun incontrerà un giovane pescatore, che pur di liberarla dalla rete da pesca in cui è rimasta imprigionata, perderà la vita. Le loro anime finiranno per legarsi indissolubilmente e Chun sfiderà le regole del suo mondo nel tentativo ostinato di riportarlo in vita e consapevole del fatto che gli esseri umani e gli Altri non potranno mai stare insieme, a meno di conseguenze catastrofiche e irreversibili.

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Il racconto per bambini, l'epica e l'incanto della favola

Big Fish & Begonia: un'immagine tratta dal film animato
Big Fish & Begonia: un'immagine tratta dal film animato

Big Fish & Begonia è avventura, racconto epico, favola ecologica; è omaggio alle antiche storie di un popolo ricco di miti millenari, in cui misticismo e contemporaneità vivono in equilibrio perenne. È un monito al superamento delle diversità e insieme romanzo di formazione, è narrazione dell'amore nel senso più alto del termine inteso come sacrificio estremo, atto del darsi senza riserve; è la grazia del silenzio o la poesia dei racconti per bambini, è un'esplosione caleidoscopica di colori e suoni, è lo stupore davanti al potere visionario delle immagini o a quello evocativo delle parole. I più piccoli se ne innamoreranno per la pura e genuina, vecchia arte del racconto, i più adulti invece rimarranno travolti, affascinati dalla sua dimensione più magica.

Movieplayer.it

3.0/5