Banderas, Diaz e Timberlake a Roma presentare Shrek Terzo.

Le tre star approdano nella Capitale dopo aver già girato l'Europa nel tour promozionale e dopo gli incassi stratosferici d'oltreoceano.

Uscirà il 31 Agosto Shrek Terzo, terzo episodio della parodia favolistica e verrà distribuito nelle sale in almeno 800 copie. Gli interpreti vocali, il regista Chris Miller e il produttore Aron Warner, hanno incontrato la stampa romana per presentare e promuovere il terzo episodio di questo fortunatissimo film, che ha conquistato senza ostacoli critica e pubblico, diventando un vero e proprio fenomeno nel campo dell'animazione 3d.

Durante i tre episodi del film, i personaggi e la storia stessa, si sono visibilmente evoluti. Vi piace come è stata affrontata questa crescita?

Cameron Diaz: I realizzatori di Shrek hanno dimostrato, negli anni, di avere un grande amore per questo film, in tutti e tre gli episodi ci hanno messo molta passione. Hanno fatto evolvere davvero molto bene i personaggi, io sono molto soddisfatta di come è evoluta col tempo Fiona.

Antonio Banderas: La cosa bella di Shrek è che non si è rilassato nei seguiti; visto il grande successo iniziale questo poteva essere un errore facile da commettere. Anzi, è stata messa sempre più passione e dedizione. Il mio personaggio, apparentemente piccolo, in quanto un gattino, in realtà è un grande personaggio. Un piccolo corpo che racchiude in sé mille sfaccettature diverse: sa essere dolce, ironico, ruffiano. Mi è piaciuto molto lavorare su tutti questi aspetti con la voce.

Justin Timberlake: Antonio ha svolto davvero un lavoro straordinario sul suo personaggio. Io sono appena entrato a far parte di questa grande famiglia, ho cercato da subito di non perdere il ritmo, di stare al passo con il loro lavoro. Ci ho messo moltissimo impegno, cercando di rendere il mio personaggio il più reale possibile, come fosse un adolescente vero, in pieno sfogo ormonale.

Il tono dei cartoni ultimamente si è fatto più adulto, quasi fossero diretti più ai genitori che ai figli. Che ne pensate in merito?

Chris Miller: Effettivamente ci siamo impegnati proprio in questo senso, cercando di realizzare un prodotto diverso da quelli abituali, che parlasse al pubblico della famiglia, e non solo ai figli. La sfida stava proprio nel realizzare un film parodistico, divertente e satirico che attirasse gli adulti, ma che piacesse anche molto ai bambini. E ci siamo riusciti sicuramente.

Justin Timberlake: Sono pienamente d'accordo con Chris. È stato proprio questo che mi ha spinto, più di tutto, a far parte di questa avventura: il fatto che ci si rivolga ad un pubblico misto, di bambini e adulti.

Cosa prova un attore quando sente la propria voce attaccata ad un altro personaggio, su un'altra bocca?

Antonio Banderas: È una bellissima esperienza il doppiaggio, specialmente se fatto in diverse lingue, come nel mio caso. Era già previsto che il mio personaggio avesse un accento ben preciso, infatti non sono mai riuscito a parlare perfettamente l'inglese, il mio accento spagnolo si avverte nonostante gli sforzi. E cosi è stato anche per le altre lingue in cui ho doppiato il Gatto con gli stivali: anche nella versione in italiano, per esempio, resta sempre e comunque il mio accento. In qualunque paese sentirò il Gatto con gli stivali sarà sempre come risentire me stesso, rapportato a quel dialetto, a quella lingua.

Justin Timberlake: La mia reazione è stata di stupore, ancora non riuscivo a credere di far parte anch'io di Shrek, ne sono stato molto felice. Mi piace vedermi protagonista in diverse occasioni, e il doppiaggio è sicuramente un'esperienza gratificante e divertente, soprattutto se lo si fa in un film d'animazione.

Come mai nella colonna sonora non è stato previsto un suo pezzo, Justin?

Justin Timberlake: Mah, in realtà sono stato felice di questo, ho avuto modo di cimentarmi in qualcosa di completamente diverso da quello che faccio di solito. Mi è piaciuto proprio il fatto di fare qualcosa di diverso, di recitare e basta!

C'è un aneddoto divertente, un episodio strano capitato durante il doppiaggio, che ci volete raccontare?

Cameron Diaz: Un giorno Chris è entrato nella saletta dove stavo doppiando Fiona, con delle candele, una macedonia, e una specie di lenzuolo che mi hanno fatto mettere sulla testa a forza, come fossi una geisha. Ho dovuto doppiare tutta la scena conciata in quel modo!

Gli occhioni teneri del Gatto con gli stivali, sono direttamente ispirati a Mr. Banderas?

Antonio Banderas: Sono stato un mese e mezzo a fare facce ed espressioni! Posso dire che mi sto letteralmente convertendo nel gatto!