Evil Dead: 5 motivi che fanno di Ash l'eroe più cazzuto del piccolo e grande schermo

Mentre la prosecuzione televisiva della saga creata da Sam Raimi torna sugli schermi con la seconda stagione, in contemporanea anche in Italia su Infinity, passiamo in rassegna le caratteristiche fondamentali del suo protagonista, interpretato dall'inossidabile Bruce Campbell.

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Correva l'anno 1981 e il pubblico americano rimase scioccato dinanzi alla visione de La casa, film horror a basso budget che segnò l'esordio al cinema del regista Sam Raimi e divenne un fenomeno di culto, in parte per l'approvazione di un esperto di genere come Stephen King (la sua recensione positiva contribuì al passaparola), in parte per la controversia legata alla censura in diversi paesi, in particolare il Regno Unito, dove il film fu prima vietato del tutto e poi solo reso disponibile in una versione edulcorata, cosa che durò per molti anni (in alcuni territori invece è uscito al cinema solo in tempi più recenti, grazie al successo mainstream di Raimi con Spider-Man). I due seguiti, La casa 2 e L'armata delle tenebre, puntarono più su un equilibrio tra spaventi e risate, distanziandosi dalle intenzioni più serie del capostipite (recuperate alcuni anni fa tramite il remake di Fede Alvarez) e lo stesso spirito attraversa l'attuale continuazione televisiva, Ash vs. Evil Dead, la cui seconda stagione inizia adesso in America e in contemporanea anche in Italia su Infinity.

Ash vs. Evil Dead: l'attore Bruce Campbell in una foto del pilot
Ash vs. Evil Dead: l'attore Bruce Campbell in una foto del pilot

Questa longevità del franchise è dovuta non solo al tocco registico di Raimi, ma anche alla presenza costante - persino nella scena post-credits del remake - di Bruce Campbell, amico di vecchia data e attore-feticcio del creatore della saga, nonché uno dei tre aventi diritto per quanto concerne il primo film (gli altri due sono Raimi e il produttore Rob Tapert). Noto per il suo ottimo senso dell'umorismo e una fisicità che si presta bene sia all'azione vera e propria che a declinazioni in chiave comica, Campbell è un beniamino dei fan di genere e Ash è, ancora oggi, uno degli eroi più tosti mai visti sullo schermo. E questo soprattutto per cinque motivi.

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N.B. Questo articolo contiene spoiler, se ne sconsiglia la lettura se non avete visto i film e tutta la prima stagione della serie TV e non volete rovinarvi la sorpresa.

1. È disposto ad accoppare anche la sua ragazza

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Si potrebbe quasi dire che l'espressione "Mai una gioia" sia stata inventata appositamente per Ash, che a causa del Necronomicon, il libro dei morti, continua a perdere amici, ma anche e soprattutto qualunque donna con cui c'era il potenziale per una storia lunga e significativa. Una sfiga ciclica che si ripete nella serie televisiva con la morte di Amanda, uccisa prima dal clone malvagio di Ash (vedi sotto) e poi, una volta resuscitata sotto forma di zombie indemoniata, dall'originale. E in quella maledetta casa nel bosco c'è il ricordo eterno del "peccato originale" del nostro eroe: l'uccisione della prima compagna Linda, che lui fu costretto a decapitare con una pala. Un evento traumatico le cui conseguenze sono ben note ad Ash (sa benissimo che i Deadites continueranno a impedirgli di avere una relazione normale), il quale comunque continua ad inseguire il sogno di un rapporto amoroso duraturo e, quando necessario, fare fuori la fidanzata di turno.

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2. Si è mutilato da solo per sconfiggere il Male

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È forse l'immagine più iconica di tutto il franchise: Ash con una motosega al posto della mano destra. Altrettanto memorabile è il momento in cui deve rinunciare all'appendice in questione, posseduta da spiriti maligni e quindi dotata di una volontà propria. Ash, che a questo punto - siamo più o meno a metà del secondo film - è prossimo al masochismo puro nella sua lotta contro i Deadites, decide di estirpare il problema in modo permanente, usando proprio la motosega di cui sopra per tagliarsi la mano diabolica. In quella sequenza si riassume perfettamente lo spirito della saga, dato che al sangue che schizza ovunque si unisce una risata liberatoria del protagonista nella quale si può riconoscere tutto il pubblico, galvanizzato dall'eccesso allegro esibito da Raimi e Campbell. Certo, forse Ash ci avrebbe ripensato se avesse saputo che dalla mano amputata sarebbe nato il suo doppelganger cattivo al 100%, ma è anche vero che farsi del male da solo è diventata la sua specialità.

3. L'età non lo ha scalfito

Ash vs. Evil Dead: il protagonista Bruce Campbell in una scena del pilot
Ash vs. Evil Dead: il protagonista Bruce Campbell in una scena del pilot

Il primo trailer di Ash vs. Evil Dead c'ha scherzato su, introducendo il nostro eroe con una gag sugli anni che passano (rispetto alle sue prime esperienze con i Deadites ci sono stati dei cambiamenti fisici, per l'esattezza un minimo di pancia), ma al di là di occasionali frecciatine anagrafiche da parte di amici più giovani Ash non ha nessuna difficoltà nel neutralizzare le minacce sovrannaturali, o almeno non più di quante ne avesse all'epoca. Ma non sono solo i morti viventi a poter confermare la vitalità del nostro eroe: in assenza di rapporti sentimentali veri e propri, e anche per evitare di pagare il conto, Ash si diverte a portare a letto (o meglio, nelle toilette dei diner) varie cameriere, tutte colpite dalla sua prestanza fisica al punto che, quando prova a sedurne una nuova - questa volta senza successo - nel sesto episodio della prima stagione, non esita a dire: "Ti piacerà così tanto che vorrai lasciare tuo marito e restare con me." Inutile dire che la donna in questione farà una brutta fine nel giro di pochi minuti.

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4. È capace di fare a botte anche quando è tecnicamente in coma

Ash vs. Evil Dead: Bruce Campbell in un divertente momento del pilot
Ash vs. Evil Dead: Bruce Campbell in un divertente momento del pilot

Nel corso della prima annata di Ash vs. Evil Dead il nostro è alla ricerca di una soluzione permanente per il problema dei Deadites. Gli viene suggerito di cercare le risposte al di là del mondo fisico, tramite un'esperienza mistico-psichedelica. Ovviamente gli spiriti malvagi decidono di tentare di eliminarlo una volta per tutte mentre è in trance, ma Ash non sta al gioco: reagisce prontamente sul piano astrale, dandole di santa ragione al demone entrato nella sua mente, e anche nel mondo reale, pur senza volerlo, riesce quasi ad uccidere l'amica indemoniata che sta cercando di eliminarlo. Morale della favola: anche quando è ufficialmente fuori uso, Ash resta il peggiore incubo di tutti i Deadites.

5. Nemmeno i bambini si salvano

Ash vs. Evil Dead: Ray Santiago e Bruce Campbell insaguinati
Ash vs. Evil Dead: Ray Santiago e Bruce Campbell insaguinati

Ok, qui bisogna precisare che il pargolo in questione, visto nel finale della prima stagione della serie TV, è una creatura demoniaca al 100%, rigurgitata da una vittima dei Deadites e quindi dotata di un corpo tutto suo anziché quello di un essere umano. Detto questo, molti considererebbero tabù l'idea di fare del male a un bambino, ma Ash non è tra questi: escludendo una prima reazione annoiata quando vede il "piccolo", non esita neanche per un secondo a farlo saltare in aria con un colpo di fucile ben piazzato. Ora non ci resta che aspettare e vedere cosa si inventerà nella seconda annata. Una cosa è certa: non avrà pietà di nessuno e chi segue da tempo le sue (dis)avventure non rimarrà deluso.

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