Arrow: Erede del demonio, commento all'episodio 13 della stagione 2

Un episodio dedicato in gran parte a Sara/ Black Canary, al suo passato e al suo ruolo nella vita del nostro Oliver. Un interludio piacevole anche se sul filo del rischio 'soap opera'.

Prima di andare in pausa per tre settimane, la serie CW vede il ritorno ufficiale, e forse duraturo, di Black Canary e del suo passato, causando non pochi squilibri e nella sua famiglia e nella vita (anche sentimentale) di Oliver.
In un certo senso questo Erede del demonio (Heir to the Demon) è quindi un episodio di pausa in quella che si sta delineando come la grande battaglia di questa stagione, Blood/Slade vs il Team Arrow, ma è anche un modo intelligente per continuare a sviluppare alcuni personaggi di contorno e a rendere la serie sempre più corale e meno Oliver-centrica.

Il plot

Nyssa al Ghul arriva a Starling City per convincere, con le buone o le cattive, Sara a tornare con lei a Nanda Parbat e nella Lega degli assassini. Quando Sara rifiuta, Nyssa avvelena Laurel e rapisce la madre, e le dà 24 ore di tempo per cambiare idea.
Nel frattempo Moira comincia la sua campagna per diventare sindaco, e Felicity scopre che il vero padre di Thea è Malcolm Merlyn e decide di confessare la verità ad Oliver.

Cosa ci è piaciuto di questo episodio

The salmon ladder. E' ormai un elemento distintivo di Arrow, l'attrezzo ginnico che utilizza Oliver per mantenersi in forma e che ha incantato in queste due stagioni tanto Felicity che le spettatrici a casa. Questa volta è Sara ad utilizzarlo e i ruoli si invertono: è la nostra bionda nerd preferita ad osservare con un misto di invidia e fastidio l'allenamento, mentre lo sguardo di Diggle è certamente molto più rapito che in passato.

"I wasn't trying to be a bitch." "Title of your autobiography.". Abbiamo cominciato citando il divertente siparietto di cui sopra, ma il vedere Sara così a suo agio nella "arrowcave" sottolinea comunque quanto lei ed Oliver abbiano in comune e quanto la loro alleanza, ed anche un'eventuale relazione, possano essere non solo naturali ma anche utili alla causa comune di liberare Starling City dai pericoli incombenti e proteggere le loro famiglie. Ovviamente la cosa non farà piacere a tutti, Laurel in primis, che già così non sembra aver presto troppo bene il ritorno della sorella. Laurel non è un personaggio amato, questo lo sappiamo, e probabilmente lo sarà sempre di meno, ma grazie anche agli interessanti flashback che ci mostrano il suo rapporto con la sorella, con la famiglia Queen e quanto accaduto in seguito all'affondamento della Queen's Gambit, non ce la sentiamo più di tanto di darle delle colpe. Non questa volta almeno.

Blood vs Queen. E questa volta non ci riferiamo ad Oliver e Brother Blood, ma alla sfida politica che si preannuncia interessante anche perché sappiamo bene che Blood, ma soprattutto Slade che si espone in prima persona, non sono certo intenzionati a giocarsela lealmente. Come se non bastasse, c'è nuovamente il passato di Moira che emerge e che mina il suo rapporto con il figlio; insomma, al contrario di Thea, sempre più ai margini della storia, nel bene o nel male abbiamo un personaggio che sta ritrovando una sua identità ed utilità.

L'erede al demonio. L'episodio è a lei intitolato e si tratta in fondo della grande novità della serie, Nyssa Raatko, figlia del temibile Ra's al Ghul. La citiamo per ultima perché per quanto interessante ci è sembrata non sfruttata al meglio, visto che è fondamentalmente servita solo a "liberare" Sara dal suo impegno con la Lega degli assassini. Il personaggio interpretato dalla bella Katrina Law (Spartacus: sangue e sabbia) è certamente affascinante quanto basta, ma al di fuori dell'amore a sorpresa per la nostra Black Canary ed alcune sequenza action niente male, non ci sembra abbia aggiunto molto alla serie. Sappiamo però che tornerà prima del finire della stagione e speriamo di poterci dire ben più soddisfatti.

Cosa non ci è piaciuto di questo episodio

Rischio soap opera. E' un po' un pericolo che corrono quasi tutte le serie, e in particolare il marchio CW non dà grande sicurezza in questo senso, ma mai come in questo episodio anche Arrow si avvicina pericolosamente al limite con innamoramenti vecchi e nuovi, tensioni sessuali inespresse, paternità segrete, ora anche faide interne tra madre e figlio e due sorelle. Per fortuna ci sono i tanti combattimenti che ci attendono nei prossimi episodi e l'universo DC che garantisce profondità e nuovi sviluppi praticamente infinità, altrimenti cominceremmo davvero a preoccuparci, anche perchè alcuni passaggi (vedi Felicity vs Moira e successiva confessione ad Oliver) non ci sono sembrati gestiti particolamente bene.

Note a margine

A molti è sembrato piuttosto strano non avere alcuna notizia di Roy dopo il precedente episodio di cui era stato di fatto il protagonista. I produttori hanno raccontato di aver girato una lunga sequenza in cui Roy, su richiesta di Oliver, è in ospedale a fare da guardia a Laurel e a sua madre e si scontra con Nyssa che lo avvelena e solo così riesce a sconfiggerlo. Ci sono buone possibilità che questa scena tagliata possa essere inclusa nell'edizione dvd di questa seconda stagione.
Per chi non lo sapesse, Nyssa al Ghul è un personaggio minore dell'Universo DC, soprattutto se rapportato alla sua sorellastra ben più celebre, ovvero quella Talia al Ghul che ha un rapporto "speciale" con un certo Batman e che abbiamo recentemente visto anche Il cavaliere oscuro - il ritorno. Non ci è dato (ancora?) sapere se nel mondo di Arrow il personaggio di Talia esiste o meno.

What's Next

Come per molte altre serie TV USA, anche Arrow andrà in pausa per tre settimane per non sovrapporsi alla programmazione delle Olimpiadi invernali di Sochi. Nel prossimo episodio, Il tempo della morte (Time of Death), ci aspetta comunque uno Slade che fa una visita (non si quanto "amichevole") alla famiglia Queen e chissà che non ci sia il tanto atteso faccia a faccia con Oliver.
In più troveremo una nuova guest star, Robert Knepper (l'indimenticato T-Bag di Prison Break) che interpreterà un nuovo villain, William Tockman, meglio conosciuto come The Clock King, il Re degli Orologi.

Movieplayer.it

3.0/5