Recensione Harry, ti presento Sally (1989)

Intelligente ed emozionante, 'Harry, ti presento Sally' segue i binari della commedia romantica, riuscendone ad evitare le banalità ed analizzando con intelligenza il rapporto uomo/donna.

Amore ed amicizia. A parte

Harry, ti presento Sally segue il rapporto di amore/amicizia tra Harry e Sally, dal loro primo incontro in occasione del viaggio dei due dall'Università di Chicago a New York dopo la laurea, agli anni successivi che vedranno le loro vite incrociarsi più volte a distanza di tempo, dalle incomprensioni iniziali, alla profonda amicizia che li legherà e che, alla fine, sfocerà in amore.

Il film è una delle opere più conosciute di Rob Reiner presso il grande pubblico, che ha confermato già all'epoca dell'uscita il suo affetto per il film, portandolo ad un incasso di tutto rispetto per una commedia romantica. Ma Harry, ti presento Sally è anche una delle prime opere, nonchè la più riuscita, della scrittrice Nora Ephron, a cui si deve gran parte dell'efficacia dell'opera, che riesce ad essere originale nello sviluppo narrativo, pur avendo una trama semplice e convenzionale. Il vero punto di forza dello script, che eleva il film dalla media del genere a cui appartiene, e di cui rappresenta uno dei punti più alti, è la cura nei dialoghi: naturali, brillanti e profondi. Il tutto prendendosi la briga di introdurre alcune riflessioni interessanti sul rapporto uomo/donna, sull'amore e sull'amicizia.
Bilanciata ed equilibrata la regia di Reiner, che riesce a miscelare in modo egregio gli elementi della commedia con quelli del dramma in quasi tutte le sequenze del film, arrivando a mettere in scena alcune situazioni memorabili, come l'orgasmo simulato nella caffetteria.
E' interessante anche la scelta di inserire degli intermezzi simil documentaristici in cui coppie anziane raccontano la loro esperienza, per separare i diversi incontri dei due protagonisti nel corso degli anni.

Ottimo il lavoro di casting, che ha dato il volto giusto ad ogni personaggio del film, tanto che risulta impossibile immaginare qualunque altro attore nei panni dei protagonisti, che offrono delle ottime interpretazioni, seppur con qualche eccesso di Meg Ryan, sopra le righe in alcune situazioni. Assolutamente perfetto Billy Crystal nel suo ruolo in bilico tra cinismo ed ironia, ma sono efficaci anche i due comprimari Carrie Fisher e Bruno Kirby, che danno vita ad una sottostoria con il pregio di essere parallela alla relazione di Harry e Sally, risultando uno strumento per arricchirla e completarla, piuttosto che una distrazione dalla trama principale.

Un film intelligente ed emozionante, che segue i binari della commedia romantica, riuscendo ad evitare le banalità ed analizzando con intelligenza il rapporto uomo/donna.

Movieplayer.it

5.0/5