American Horror Story - Stagione 1, episodio 7: Open House

Tanto erotismo e soprattutto tante nuove rivelazioni per gli Harmon, in un episodio che dovrebbe aprire nuovi scenari nella storyline principale, ma al tempo stesso rende l'intreccio ancora più complicato.

Per il settimo episodio di American Horror Story la Murder House apre ai possibili acquirenti e svela agli spettatori nuovi dettagli della sua storia sinistra, già densa di aneddoti raccapriccianti. Open House, questo il titolo dell'episodio, si apre con un flashback che risale alla prima metà degli anni Novanta, incentrato su un drammatico confronto tra Larry e Constance. Lei ha paura che possano toglierle il figlio - non Tate e nemmeno Adelaide, ma Beau, un ragazzo deforme che vive incatenato nella sua stanza - e lui, che è innamorato dell'affascinante vicina di casa, acconsente a sopprimerlo pietosamente, come avevano già pensato di fare.
Già da questa premessa si intuisce che l'episodio sarà ricco di rivelazioni - come se non fossero bastate quelle delle settimane precedenti - ma il vero punto di svolta è nel finale, che potrebbe cambiare drasticamente le carte in tavola, anche se dipende dal modo in cui gli autori decideranno di gestire quest'ultima rivelazione.

Ma andiamo con ordine. Con Open House, si torna all'erotismo morboso dei primi episodi di questa stagione e infatti è proprio Moira ad avere un ruolo decisivo nella storyline. D'Accordo con Marcy (l'agente immobiliare interpretata da Christine Estabrook) Vivien decide di aprire la sua casa a coloro che potrebbero essere interessati all'acquisto e si fanno "vivi" (le virgolette sono d'obbligo) due possibili compratori: Larry e un arrogante imprenditore di origine armena, Joe Escandarian (Amir Arison). Quest'ultimo, fin troppo sensibile al fascino femminile, viene immediatamente circuito da Moira - una sempre più intrigante e sensuale Alexandra Breckenridge - e si convince immediatamente di voler acquistare la casa (con governante inclusa) per raderla al suolo e costruire al suo posto una sorta di residence dai prezzi più contenuti. La scelta però, viene contrastata da Constance, che prima tenta di convincere mister Escandarian a desistere dall'acquisto, e poi lo fa uccidere da Moira e Larry. La motivazione di Constance è che radere al suolo la Murder House per lei significherebbe "perdere la sua famiglia", e che lo spirito di Moira non sarebbe certo liberato da un'eventuale dissotterrazione dei suoi resti, perchè Escandarian intende buttare giù la casa. Nonostante quindi i rapporti tra le due non siano dei migliori, decidono di collaborare per evitare di andare incontro ad un cambiamento così drastico.
Più leggerezza nella storyline che riguarda Vivien, che in questo episodio vive una fantasia erotica un po' troppo affollata - prima col prestante vigilante di colore, poi col marito e con l'uomo in latex - e va incontro a due scoperte sconcertanti: la prima è che è in attesa di due gemelli - perfettamente sani, tra l'altro - e la seconda è che ha visto un fantasma. Se la seconda può sembrare scontata e far sorridere, considerato quanto è "frequentata" la Murder House, per Vivien si tratta di una vera e propria rivelazione: sua figlia Violet infatti, le mostra alcune vecchissime foto che ha trovato in cantina - insieme ad altre cose tra cui alcune riviste porno gay - e in una di esse la signora Harmon riconosce Nora, quella donna che le aveva fatto visita tempo prima, e che sembrava davvero innamorata della casa. Bisognerà vedere come sarà gestita questa rivelazione, e il modo in cui condizionerà il prosieguo della storia. Mentre Vivien si rende conto per la prima volta della natura soprannaturale di ciò che accade nella casa, sua figlia Violet inizia a prenderci confidenza, grazie anche all'aiuto di Tate, che le spiega come affrontare certe visioni sinistre. A proposito di Violet e Tate, bisognerà vedere anche come si svilupperà il loro rapporto: la ragazza è l'unica che si sente a suo agio nella nuova casa ed è molto legata a Tate, e viene da chiedersi se in futuro non debba trovarsi a scegliere se continuare a far parte del mondo dei vivi o passare dall'altra parte.
Tornando al passato, scopriamo qualche dettaglio in più sulla storia di Nora e Charles Montgomery, grazie a Vivien che decide di rifare il macabro giro turistico dedicato ai "luoghi maledetti" della zona: dopo che lui riportò in vita il piccolo Thaddeus - rapito e poi ucciso per vendetta - Nora si rese conto che il bambino non era più quello di prima, ma era stato trasformato in una creatura mostruosa e assetata di sangue, e quindi decise di ucciderlo con un tagliacarte, per poi uccidere anche Charles e suicidarsi per mettere fine ad "un'esistenza dannata".
Per quanto riguarda Larry infine, scopriamo che non è stato lui a dar fuoco a sua moglie e le bambine, ma al contrario era stata proprio la sua Elaine ad appiccare l'incendio, dopo che suo marito le aveva spiegato di essere innamorato di Constance e di voler vivere con lei nella Murder House, invitandola senza troppi giri di parole a sloggiare. Ben affronta Larry a casa sua - e ancora una volta questa sequenza demolisce le convinzioni dello spettatore, che si chiede se Larry sia vivo o morto - e gli impone di mantenersi a debita distanza da lui, convinto in questo modo di avere finalmente il controllo sulla situazione. Che invece sembra destinata a farsi più complessa e avvincente.

Movieplayer.it

3.0/5