Agents of S.H.I.E.L.D. - Stagione 1, Episodio 2: 0-8-4

Esplosioni, inseguimenti, artefatti misteriosi e una... "furiosa" guest-star a sorpresa: la seconda puntata della nuova serie ambientata nel Marvel Cinematic Universe promette azione e divertimento.

Il plot
Prima vera missione sul campo per la nuova squadra voluta dall'agente Coulson.
In Perù, in uno scavo archeologico, viene ritrovato un OOPART (Out Of Placement ARTifact), un artefatto apparentemente incompatibile con il luogo in cui viene scoperto. In questo caso si tratta di un macchinario moderno incastrato nelle mura di un antico tempio Inca, un dispositivo che sembra alimentato da una potente e pericolosa fonte energetica fin troppo familiare per lo S.H.I.E.L.D.
Coulson, Skye, Ward, May, Fitz e Simmons volano in Perù e iniziano a investigare, ma vengono interrotti dall'arrivo prima della polizia militare peruviana (comandata da una vecchia conoscenza di Coulson) e poi da un gruppo di ribelli, intenzionati ad appropriarsi del manufatto. Dopo uno scontro a fuoco e una precipitosa fuga, gli agenti S.H.I.E.L.D. riescono a mettersi in salvo, recuperando l'artefatto e salvando i soldati peruviani, ma una volta a bordo dell'aereo questi ultimi scoprono le loro carte. E le cose si mettono molto, molto male per l'inesperto team dei nostri eroi.

Cosa ci è piaciuto di questo episodio

- Dopo il brillante esordio, questa seconda puntata si concentra, come prevedibile, sulle individualità del gruppo e sulle dinamiche interne. Alcuni personaggi ne traggono gran beneficio: Coulson gigioneggia alla grande, scopriamo qualcosa in più sulla tostissima agente "Cavalleria" May e Skye inizia a ritagliarsi un posto di rilievo non solo nel team ma anche -c'è da scommetterci- nelle preferenze degli spettatori. Sempre che non si riveli una pericolosa spia. Dopotutto, parliamo di Whedon.
- Ormai è chiaro che la serie vive del suo legame al Marvel Cinematic Universe. Il lavoro di messa in continuity con i film è svolto in modo egregio, sia negli elementi macroscopici, come l'artefatto HYDRA, sia in quelli più minuti, come l'interfaccia "alla Stark" con cui Fitz e Simmons esaminano il macchinario.
- L'ultimo oggetto classificato dallo S.H.I.E.L.D. come 0-8-4 (oggetto di origine sconosciuta) è stato un martello... Sì, quel martello.
- Giusto per divertirsi un po' con l'agente Ward, gli sceneggiatori decidono di appioppargli la lettura obbligatoria di Matterhorn, bellissimo libro scritto da Karl Marlantes sull'assurdità della guerra, vista attraverso gli occhi di un ufficiale fresco d'accademia costretto a comandare un gruppo di veterani nell'inferno del Vietnam.
- Ribadiamolo: ma quant'è tosta Melinda May?

Cosa non ci ha convinto di questo episodio

- L'episodio regge meglio il ritmo rispetto al pilot. La dinamica di costruzione del teamwork "contro il nemico comune appianiamo le divergenze e diamo il meglio", però, è un po' stiracchiata. Ma è un peccato veniale facilmente perdonabile.
- Speriamo che l'agente Ward evolva un po' rispetto alla caratterizzazione da Big Jim "me-la-cavo-da-solo" su cui rischia di fossilizzarsi. Piroette incluse. Anche lo scambio di battute con l'idealista Skye sulle motivazione dei contestatori in Perù sembra disinteressarlo totalmente. Fa parte del personaggio, certo, e di sicuro nelle caratteristiche del personaggio non è compresa l'istintiva simpatia.
- Speriamo anche che, con il progredire della trama, venga fuori tutto il potenziale di una super-agenzia di super-spie super-attrezzate come lo S.H.I.E.L.D., e che il tutto non si risolva in un clone di Warehouse 13, perché il rischio innegabilmente c'è.
- E, per concludere con "l'angolo del nerd": sembra abbastanza ovvio che gli aereotrasporti S.H.I.E.L.D. sono progettati per resistere egregiamente alla decompressione esplosiva, e che i loro canotti gonfiabili sono costruiti con lo stesso materiale dell'armatura di Iron-Man. Oh: e, in caso di disastro aereo, i loro opuscoli sulla sicurezza a bordo sono irresistibilmente attirati dal viso dei passeggeri. Comodo.

Note a margine
After-credit scene! Ebbene sì: non paghi del cliffhanger che suggerisce un possibile doppio gioco di Skye, Whedon & co. Decidono di giocarsi subito la carta "cameo" (l'avevamo detto, no?). Quindi indovinate un po' chi viene a fare una bella lavata di capo a Coulson per come il suo team è riuscito a ridurre il costosissimo "bus" dopo appena sei giorni di servizio?

What's Next
Secondo episodio con un sensibile abbassamento di ratings, calato quasi del 30% rispetto al pilot. Un calo di ascolti è fisiologico, e vanno comunque conteggiate anche le "seconde visioni", ma forse la flessione è stata superiore alle aspettative. Vedremo se i produttori decideranno di intervenire. E come.
Speriamo nell'inserimento di un supercattivo all'altezza della situazione, che al momento potrebbe effettivamente essere l'elemento che può fare la differenza e far ingranare una marcia superiore alla serie.

Movieplayer.it

4.0/5