24: la stagione 8 tra tradizione ed innovazione

Sia l'ovvia presenza del protagonista Jack Bauer che il ritorno a pieno regime del personaggio di Chloe O'Brian e soprattutto della CTU garantiscono un filo diretto con la tradizione, ma non manca certamente la volontà (se non la necessità) di creare nuove situazioni e nuovi personaggi.

Nuovo giorno, nuova città, nuove e complesse trame terroristiche per la stagione 8 di 24, in onda da pochi giorni negli USA con buoni risultati in termini di ascolto e da subito caratterizzata dal contrasto tra vecchio e nuovo: se da una parte sia l'ovvia presenza del protagonista Jack Bauer che il ritorno a pieno regime del personaggio di Chloe O'Brian (interpretati dal solito convincente Kiefer Sutherland e dall'altra grande veterana Mary Lynn Rajskub) e soprattutto della CTU (la fittizia Counter Terrorist Unit che era stata "bandita" nella stagione precedente) garantiscono un filo diretto con la tradizione creata nove anni or sono da Joel Surnow e Robert Cochran, non manca certamente la volontà (se non la necessità) di creare nuove situazioni e nuovi personaggi. In questo senso potrebbe dimostrarsi una boccata d'aria lo spostamento del setting a New York dopo aver passato ben sei stagioni a Los Angeles e l'ultima in quel di Washington: la Grande Mela offre maggiori possibilità di sottotrame ed intrecci ed allo stesso tempo con la presenza dell'ONU garantisce sufficiente spazio alle dinamiche politiche ed internazionali che da sempre sono parte integrante del successo della serie.

Tra le conferme del cast c'è infatti la presidentessa Allison Taylor (Cherry Jones, fresca vincitrice di un Emmy proprio per questo ruolo) che, abbandonate le oscure vicende familiari della stagione 7, è questa volta alle prese con importanti negoziazioni con la fittizia Repubblica Islamica del Kamistan, affinché quest'ultima possa cessare i propri programmi di armamento nucleare.

E' proprio intorno a questa vicenda che prende il via questa ottava giornata, con il presidente Omar Hassan (l'attore Anil Kapoor, al suo primo ruolo americano dopo il successo internazionale di The Millionaire) al centro di un intrigo che lo vede vittima prima di un attentato alla sua persona e poi di tradimento e di un golpe militare. E come se le cose non fossero abbastanza complesse, di mezzo c'è ovviamente la solita minaccia di armi nucleari su suolo americano che garantiscono la più classica delle corse contro il tempo.

Ad aiutare Jack in questa nuova missione, oltre alla già citata Chloe, un nuovo set di personaggi che popolano il CTU e il cui background (e le reali intenzioni, conoscendo la serie) scopriremo un po' alla volta: si va dal nuovo direttore della CTU di NY Brian Hastings (Mykelti Williamson, il simpatico Bubba di Forrest Gump), ovviamente burbero e diffidente fin da subito nei confronti del protagonista, al capo delle Field Ops Cole Ortiz (il Freddie Prinze, Jr. di Scooby Doo, più noto forse per essere il marito di Sarah Michelle Gellar);

ma a spiccare fin da subito c'è la sexy analista Dana Walsh (Katee Sackhoff, l'amatissima Starbuck di Battlestar Galactica) tanto brava nel suo lavoro (tanto da poter insegnare a Chloe!) quanto misteriosa per il passato con cui è costretta a fare i conti con la comparsa dell'ex fiamma Kevin (Clayne Crawford, già viscido criminale in Jericho) appena uscito di prigione.

Ma a sorpresa l'aspetto più interessante di questa nuova stagione è il ritorno dell'ex agente FBi Renee Walker (Annie Wersching) che dopo le tragiche vicende del Day 7 sembra aver perso oltre che il badge anche la razionalità e il rispetto per la legge che la caratterizzavano: questa nuova Renee è dark e sull'orlo dell'autodistruzione, Jack vede subito nei suoi occhi - e in quei polsi cicatrizzati, chiaro segno di un tentato suicidio - l'instabilità di chi è stato costretto ad affrontare i lati più oscuri della giustizia e dell'animo umano e non è in grado di tornare indietro.

Purtroppo però Renee sembra anche essere l'unica in grado di rintracciare la pista che porta alle armi nucleari grazie ad un precedente alias con cui si era infiltrata in una cellula terrorista russa: si troverà costretta ad affrontare lo spaventoso Vladimir (il solito affascinante Callum Keith Rennie, altro volto preso in prestito da Battlestar Galactica) praticamente da sola, con Jack che non può fare altro che guardare da lontano e soffrire in silenzio. Ma siamo certi che nei prossimi episodi tornerà a pieno regime anche il solito invincibile Jack Bauer, che d'altronde sembra essersi ripreso in pieno dalle condizioni fisiche che al termine della stagione precedente sembravano decretarne la morte certa (una scelta ovviamente poco plausibile da parte degli autori, ma che avrebbe dimostrato grande coraggio); per un attimo ci è stato mostrato anche in una sorprendentemente versione domestica come padre e perfino nonno. Né Sutherland né la sua deliziosa nipotina fittizia sembravano però particolarmente convinti, e lo stesso vale per noi: nessun fan di 24 è pronto per un Jack Bauer pensionato.