La Marvel e i finali nascosti: tutte le scene dopo i titoli di coda!

Guida alle sequenza bonus "post-credits", quelle mostrate in coda ai film prodotti dai Marvel Studios, da Iron Man fino a Civil War.

Nell'industria cinematografica, la scena post-credits, nota anche come stinger, è stata tradizionalmente impiegata a scopo comico, un regalo buffo e irriverente per quella fetta di pubblico rimasta in sala a vedere tutto il film, titoli di coda compresi. Tra gli esempi più celebri possiamo citare L'aereo più pazzo del mondo, Gremlins 2 - La nuova stirpe, Fusi di testa e, in tempi più recenti, tutti i film della saga di Pirati dei Caraibi.

Nel genere supereroistico, invece, l'after credits ha una funzione narrativa ben precisa, quella di creare un legame tra il film appena visto e quelli che verranno. In questo articolo, costantemente aggiornato, parleremo esclusivamente delle scene post-credits nei film della Marvel Studios, la vera innovatrice nell'uso di queste sequenze. Va però detto che anche la Fox e la Sony hanno fatto uso di questo espediente nei loro adattamenti Marvel (vedi, per esempio, Daredevil, The Amazing Spider-Man e X-Men: Conflitto Finale), così come la Warner Bros. per Constantine e Lanterna verde, tratti dai fumetti DC.

Ci teniamo inoltre a precisare che vi saranno spoiler per tutti i film della Marvel Studios, per ovvie ragioni. Se ne sconsiglia dunque la lettura a chi non ha visto le pellicole in questione.

Fase Uno

Iron Man

Il primo film del Marvel Cinematic Universe, diretto da Jon Favreau, inaugura la tradizione della scena post-credits come ponte tra un film e l'altro, attraverso una sequenza scritta da Brian Michael Bendis, celebre autore di svariati fumetti Marvel. E' soprattutto ricordata come la sequenza che segna il debutto cinematografico del direttore dello S.H.I.E.L.D., Nick Fury, interpretato da Samuel L. Jackson, il quale dice a Tony Stark (Robert Downey Jr.): "Fai parte di un universo più grande, ma non lo sai ancora."

Iron Man: Samuel L. Jackson come Nick Fury nella scena post-credits
Iron Man: Samuel L. Jackson come Nick Fury nella scena post-credits

Battuta ovviamente autoreferenziale, seguita da: "Sono qui per parlarti della Avenger Initiative." Si allude dunque fin dall'inizio sia alla struttura generale dell'intera saga, quella che i fan chiamano MCU, ma anche, nello specifico, a The Avengers, annunciato ufficialmente dopo il successo al botteghino di Iron Man ma che arriverà sul grande schermo soltanto quattro anni dopo. D'altronde, prima ci sono tanti altri supereroi da presentare.
Da notare che l'adattamento a fumetti del film contiene una versione estesa di questa scena.

L'incredibile Hulk

Non è un post-credits di per sé, ma dato che è preceduto da uno stacco al nero ci permettiamo di considerarlo tale. Abbiamo lasciato Bruce Banner (Edward Norton) al suo destino, mentre il generale Ross (William Hurt) cerca di consolarsi con l'alcool. Ad un tratto appare al suo fianco Tony Stark, sempre con il volto di Downey Jr., con una proposta: "E se le dicessi che stiamo mettendo su una squadra?".

Rispetto a quanto visto in Iron Man, questa sequenza ha l'aria un po' raffazzonata, come se fosse stata messa in piedi all'ultimo minuto per esplicitare il legame tra i due film. Difatti la Marvel ha aggiustato il tiro con Iron Man 2 e un cortometraggio allegato al Blu-ray di Thor, dove tutta la scena viene ripresa con un'ottica diversa.

Iron Man 2

Altra tradizione dei post-credits della Marvel: nella maggior parte dei casi, li dirige chi si occupa del film successivo. Perciò, quando l'agente dello S.H.I.E.L.D. Phil Coulson (Clark Gregg) si reca in Nuovo Messico per indagare su un fenomeno paranormale e trova un martello conficcato nel terreno, dietro la macchina da presa non c'era Jon Favreau, bensì Kenneth Branagh, il regista del successivo Thor.
Da un punto di vista narrativo, la presenza di Mjolnir annuncia quindi l'arrivo del dio del tuono.

Thor

Mentre girava The Avengers, Joss Whedon ha anche scritto e diretto lo stinger di Thor, che vede protagonista ancora una volta Samuel L. Jackson ed il suo Nick Fury.

La sequenza funge da preludio a due film: da un lato, l'introduzione del Tesseract (o cubo cosmico che dir si voglia) si ricollega alla trama di Captain America: il primo vendicatore; dall'altro, la rivelazione che Loki (Tom Hiddleston) è ancora vivo e capace di influenzare Erik Selvig (Stellan Skarsgård) porta direttamente al prologo di The Avengers.

Captain America: il primo vendicatore

Ancora Joss Whedon, ma questa volta non ha girato una sequenza aggiuntiva: il post-credits è semplicemente il primo teaser ufficiale di The Avengers, con l'incontro-scontro fra Iron Man, Thor (Chris Hemsworth), Captain America (Chris Evans) e Hulk (Mark Ruffalo). Può trarre in inganno la prima parte del teaser, con Cap che si allena e Nick Fury che gli propone una missione, ma anche questa è solo un frammento di quanto si vedrà in The Avengers.

The Avengers

Questo film inaugura una nuova tradizione, quella di due sequenze bonus: una mid-credits, l'altra post-credits. Entrambe sono dirette da Joss Whedon. Nel mid-credits assistiamo a una conversazione tra l'Altro (Alexis Denisof) e il suo misterioso padrone. Quando questi si gira verso la macchina da presa, scopriamo che si tratta di Thanos, uno dei villains più temibili dell'universo Marvel. Il personaggio, che in questa scena non parla ed è interpretato dallo stuntman Damon Poitier, riappare in Guardiani della Galassia, con le fattezze e la voce di Josh Brolin. Non sappiamo ancora quando darà del filo da torcere ad Iron Man e compagnia bella.

Il post-credits, invece, non è legato a nessun capitolo futuro del Marvel Cinematic Universe: serve solo a far ridere. Vediamo, infatti, gli Avengers che si abbuffano in un ristorante di Shawarma, dopo la battaglia di New York ma prima degli addii provvisori a Central Park. La sequenza, girata dopo la première ufficiale del film, è disponibile solo nelle copie proiettate in America. Da notare che Captain America non mangia: Chris Evans si era fatto crescere la barba per le riprese di Snowpiercer, e la protesi facciale gli impediva di nutrirsi come gli altri.

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Fase Due

Iron Man 3

Solo una scena post-credits per il terzo lungometraggio dedicato ad Iron Man, e anche in questo caso il suo scopo è puramente comico: in puro stile Shane Black (regista e co-sceneggiatore del film), veniamo a sapere che la voce narrante di Tony Stark presente nell'intero film faceva in realtà parte di una conversazione tra lo stesso Stark e il suo, improvvisato, psichiatra: Bruce Banner (Mark Ruffalo).
Peccato che questi si sia addormentato dopo i primi cinque minuti e che non abbia quindi ascoltato assolutamente nulla della sua storia...

Thor: The Dark World

Questo è il mid-credits che ha creato molta confusione negli spettatori che conoscono la Marvel solo tramite i film. Ma considerato la piega che prenderà l'intera saga nel prossimo futuro, è forse anche il più importante.

Volstagg (Ray Stevenson) e Lady Sif (Jaimie Alexander) si recano sul pianeta Knowhere, sede della dimora di Taneleer Tivan, alias il Collezionista (Benicio Del Toro). Gli consegnano l'Etere, l'arma utilizzata da Malekith, spiegando che sarebbe troppo pericoloso custodire due Pietre dell'Infinito nello stesso posto (dato che il Tesseract si trova su Asgard). Quello che loro non sanno è che lo stesso Collezionista sta cercando di radunare tutte e sei le Pietre, presumibilmente per conto di Thanos. La sequenza funge dunque da preludio a Guardiani della Galassia, e difatti è stata girata da James Gunn.

Decisamente più comprensibile, per non dire banale, il post-credits: Thor ritorna sulla Terra per stare con Jane Foster, e mentre i due si baciano vediamo un mostro asgardiano che scorrazza in giro per Londra. Una piccola curiosità: per via di altri impegni, Natalie Portman non era disponibile per girare il momento del bacio (aggiunto dopo il termine delle riprese ufficiali), ragion per cui Jane - interpretata per l'occasione da Elsa Pataky, moglie di Chris Hemsworth - appare solo di spalle.

Captain America: The Winter Soldier

Ritorna Joss Whedon per una scena mid-credits che funge da apripista ad Avengers: Age of Ultron. Protagonista indiscusso di questa sequenza è Thomas Kretschmann nei panni del Barone von Strucker, leader di una fazione dell'organizzazione terroristica HYDRA, parzialmente smantellata da Captain America. Egli parla dell'avvento dell'age of miracles, l'era "dei miracoli", riferendosi a due gemelli dotati di poteri sovrumani, presumibilmente in seguito ad esperimenti vari: lui è Quicksilver, dotato di supervelocità e interpretato da Aaron Taylor-Johnson; lei è Scarlet Witch, capace di alterare la realtà, e ha le fattezze di Elizabeth Olsen.

Captain America: The Winter Soldier: Aaron Taylor-Johnson ed Elizabeth Olsen nella scena mid-credits
Captain America: The Winter Soldier: Aaron Taylor-Johnson ed Elizabeth Olsen nella scena mid-credits

Il post-credits è invece diretto dai fratelli Russo, e suggerisce una delle possibili strade narrative per il terzo capitolo delle avventure in solitario di Captain America. Winter Soldier (Sebastian Stan), recatosi al museo dedicato alle gesta del Super-soldato, scopre che Cap gli ha detto la verità: egli è davvero Bucky Barnes, amico d'infanzia di Steve Rogers, dato per morto da quasi settant'anni.

Guardiani della Galassia

Dato che si tratta di un film che rompe con la precedente tradizione Marvel (ambientato nello spazio, niente apparizioni degli Avengers, apertura al lato più esplicitamente cosmico del Marvel Cinematic Universe), era lecito aspettarsi che il regista James Gunn facesse di testa sua con gli stingers, entrambi autoconclusivi e per nulla legati alla continuità più vasta del franchise.

Il mid-credits appare subito dopo la scritta "i Guardiani della Galassia ritorneranno", e mostra il piccolo Groot, rinato e in fase di crescita, che balla sulle note di I Want You Back dei Jackson 5. Un piccolo intermezzo comico avente per protagonista il personaggio più amato del film, con in più la partecipazione di Dave Bautista nei panni di Drax. Questa scena è stata girata senza Vin Diesel: i movimenti di Groot, per esplicita ammissione del diretto interessato, sono basati su quelli del regista, il quale balla così nella vita di tutti i giorni.

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Nel post-credits ritroviamo invece il Collezionista, sconsolato dopo la distruzione del suo museo. Mentre il cane Cosmo cerca di tirargli su il morale, sentiamo una voce: "Perché gli permetti di leccarti in quel modo? Che schifo!". A pronunciare questa battuta, seduto in una teca distrutta e con un drink in mano (e la voce di Seth Green), è Howard il Papero, personaggio tristemente noto al pubblico cinematografico come protagonista del film Howard e il destino del mondo, un fallimento al botteghino e dal punto di vista della critica. Lo rivedremo in Guardiani della Galassia 2?

Avengers: Age of Ultron

Il secondo lungometraggio dedicato agli Avengers non ha una sequenza al termine dei titoli di coda, solo una scena mid-credits, talmente breve che viene quasi da pensare che Joss Whedon si stia prendendo gioco di chi si lamenta dell'esistenza di scene supplementari dopo la fine del film, dicendogli "Ecco, adesso potete uscire dal cinema."

In questo frammento bonus, di pochi secondi, vediamo Thanos (Josh Brolin) infilarsi un guanto (quello che nei fumetti è noto come Infinity Gauntlet), dicendo: "Bene, mi toccherà fare da solo." Si riferisce al recupero delle cosiddette Infinity Stones, le pietre dell'infinito, anticipando così gli eventi di Thor: Ragnarok (dove il folle titano dovrebbe apparire, stando a quanto visto in questo film) e Avengers: Infinity War.

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Ant-Man

Dopo Age of Ultron, che aveva solo un mid-credits, torniamo alla tradizione del doppio bonus con il film più "piccolo" della Marvel. Nella prima sequenza mid-credits, Hank Pym (Michael Douglas) mostra alla figlia Hope (Evangeline Lilly) una versione aggiornata del costume di Wasp, indossato ai tempi da Janet Van Dyne. Possiamo quindi aspettarci, o alla fine della Fase Tre o nella Fase Quattro, che Hope erediti l'identità mascherata della madre.

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Ant-Man: scena post credits
Ant-Man: scena post credits

Il post-credits è invece, come già nel caso di Iron Man 2, una scena tratta dal prossimo film del Marvel Cinematic Universe, ossia Captain America: Civil War. Ritroviamo Steve Rogers e Sam Wilson (alias Falcon), i quali hanno finalmente ritrovato, dopo due anni di ricerche, Bucky Barnes, ossia Winter Soldier. Possiamo intuire dai dialoghi che la sequenza si collochi all'incirca a metà film, poiché si parla degli Accordi - presumibilmente legati ai tentativi del governo di controllare i supereroi - e viene suggerito che tra Rogers e Tony Stark non corra più buon sangue.

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Fase Tre

Captain America: Civil War

Captain America: Civil War: Black Panther nel primo trailer del film Marvel
Captain America: Civil War: Black Panther nel primo trailer del film Marvel

Civil War si serve della propria sequenza mid-credits per chiudere una trama rimasta in sospeso, ossia il destino di Bucky, il quale accetta di sua sponte di farsi nuovamente ibernare in attesa di una cura per rimuovere gli innesti mentali somministratigli dall'HYDRA. La sequenza anticipa anche a livello visivo il contenuto del prossimo Black Panther, poiché ci viene offerto un primo assaggio del regno di T'Calla (Chadwick Boseman) nella giunga di Wakanda, con tanto di statua della Pantera Nera.

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Captain America: Civil War: Spider-Man nel trailer 2 del film
Captain America: Civil War: Spider-Man nel trailer 2 del film

Il post-credits, invece, è più autoconclusivo e leggero, e ci mostra Peter Parker, tornato a casa dopo la trasferta in Germania, che racconta quanto accaduto a Zia May fingendo di essere stato picchiato a scuola ("Un ragazzo di nome Steve, viene da Brooklyn... E il suo amico era enorme, davvero enorme"). Dopodiché scopre di avere un Spider-segnale inserito nel nuovo lanciaragnatele fornitogli da Tony Stark, e ci viene ricordato, tramite didascalia ("Spider-Man will return"), un altro dei prossimi appuntamenti del Marvel Cinematic Universe: Spider-Man Homecoming.

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Doctor Strange

Doctor Strange: l'attore Chiwetel Ejiofor in una foto del film Marvel
Doctor Strange: l'attore Chiwetel Ejiofor in una foto del film Marvel

Anche in Doctor Strange ci sono due sequenze: la prima sembra suggerire che il protagonista farà capolino in Thor: Ragnarok, poiché Strange si offre volontario per aiutare il dio del tuono a ritrovare Odino; la seconda invece pone le basi per un eventuale sequel, con Karl Mordo che decide di eliminare gli altri stregoni e inizia sottraendo i poteri magici di Jonathan Pangborn, rendendolo nuovamente paraplegico.

Guardiani della Galassia Vol. 2 (2017)

Il secondo capitolo delle avventure dei Guardiani vanta ben cinque sequenze bonus, collocate strategicamente in vari punti dei credits, presumibilmente per rendere più piacevole l'esperienza della lettura dei vari nomi legati al film tra una scena e l'altra. Due dei quattro mid-credits sono abbastanza autoconclusivi: nel primo vediamo Kraglin, erede della freccia di Yondu, cercare di usare l'arma con risultati non proprio eccelsi (a farne le spese è Drax); nel quarto invece Star-Lord fa la ramanzina a Groot, ora nella fase della ribellione adolescenziale. Anche il post-credits è autoconclusivo, ed espande una gag vista nel film vero e proprio, con Stan Lee in compagnia degli Osservatori. Il secondo e il terzo mid-credits contengono invece degli indizi sul futuro dei Guardiani e della componente cosmica del Marvel Cinematic Universe in generale: da un lato, Stakar Ogord (Sylvester Stallone) decide di rendere omaggio alla memoria di Yondu ricostituendo una vecchia formazione dei Ravagers; dall'altro, la vendicativa Ayesha svela di aver avviato la creazione di un'entità con cui intende distruggere i Guardiani, e il suo nome sarà Adam (ossia Adam Warlock).

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Spider-Man: Homecoming (2017)

Per il ritorno dell'Arrampicamuri in casa Marvel sono state realizzate due scene extra: nel mid-credits Adrian Toomes viene avvicinato in carcere da Mac Gargan con la proposta di allearsi per eliminare Spider-Man, offerta che viene rifiutata da Toomes; il post-credits è invece un altro video educativo con protagonista Steve Rogers, che in questa occasione parla dell'importanza della pazienza e poi, "fuori onda", chiede quanti di questi filmati gli restino da girare (frecciatina evidente nei confronti dei piani a lungo termine del Marvel Cinematic Universe).

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Thor: Ragnarok

Come da tradizione, anche il terzo episodio delle avventure in solitario del figlio di Odino contiene due sequenze aggiuntive. Il mid-credits si colloca subito dopo la fine del film, con Thor e Loki che dibattono sulla saggezza della decisione di portare il popolo di Asgard sulla Terra. Il dio del tuono sostiene che andrà tutto bene, e proprio in quel momento fa capolino un'astronave gigantesca che molto probabilmente appartiene a Thanos, ponendo le basi per Avengers: Infinity War. Il post-credits è invece puramente comico, e mette in scena il Gran Maestro (Jeff Goldblum) dopo la ribellione che ha consentito a Thor e Hulk di fuggire, con uno spassoso monologo del despota che cerca di sopravvivere all'ira della folla.

Black Panther

Anche il film di Ryan Coogler ha due sequenze aggiuntive. La prima, collocata a metà dei titoli di coda, è ambientata - presumibilmente - qualche settimana dopo l'ascesa al trono di T'Challa, il quale tiene un discorso alle Nazioni Unite sottolineando la fine della politica isolazionista del Wakanda e l'apertura a scambi culturali e tecnologici con altri paesi. Uno dei partecipanti esprime il proprio scetticismo al riguardo, convinto che la patria di T'Challa sia una nazione "di agricoltori" e il neo-sovrano sorride, pronto a svelare la verità. La seconda sequenza è invece situata alla fine dei credits, e dovrebbe svolgersi poco prima degli eventi di Avengers: Infinity War. Qui ritroviamo Bucky Barnes, svegliatosi dall'ibernazione a cui si era sottoposto volontariamente in Captain America: Civil War, e viene avvicinato da Shuri, la quale si è occupata della sua riabilitazione.

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Avengers: Infinity War

Per il film che racconta la battaglia cosmica tra gli Avengers e Thanos si è optato per una sola sequenza bonus, al termine dei titoli di coda, dove assistiamo alle conseguenze dello schiocco delle dita di Thanos nelle strade di New York. Tra le vittime c'è anche Maria Hill, che poco prima stava discutendo con Nick Fury sul da farsi per affrontare la nuova crisi, e anche l'ex-direttore dello S.H.I.E.L.D. inizia a smaterializzarsi mentre sta mandando una richiesta d'aiuto con un cercapersone. Il dispositivo cade a terra e vediamo il logo del destinatario del messaggio: Captain Marvel!

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Captain Marvel

Due sequenze aggiuntive anche per l'esordio cinematografico di Carol Danvers. La prima, diretta dai fratelli Russo e presumibilmente tratta da Avengers: Endgame, mostra gli eroi terrestri sopravvissuti alla Decimazione (Steve Rogers, Bruce Banner, Natasha Romanoff e James Rhodes) che monitorano il cercapersone di Nick Fury. Quando questi smette di funzionare, Natasha si ritrova davanti Carol, sbucata dal nulla, che chiede "Dov'è Fury?". La seconda sequenza è invece più leggera, e ambientata nel 1995 come il resto del film: Goose, seduto sulla scrivania di Fury, comincia a dare di stomaco e rigurgita il Tesseract, che rimarrà così in mano allo S.H.I.E.L.D. fino al 2012.

Avengers: Endgame

Il penultimo film della Fase 3 non ha alcuna scena vera e propria dopo i titoli di coda, per rendere l'idea che si tratti di una conclusione per la formazione originale degli Avengers. Ci sono, però, due elementi nostalgici nei credits: l'elenco del cast è un lungo montaggio di tutti gli attori presenti nel film che sono apparsi in più capitoli del Marvel Cinematic Universe, accompagnato da una versione leggermente diversa del brano Portals di Alan Silvestri (la musica della battaglia finale, per intenderci), e la sequenza si conclude con i sei Avengers originali e gli autografi degli attori, sulla falsariga dell'operazione simile in Star Trek VI - Rotta verso l'ignoto. Al termine dei titoli di coda, invece, si sente il rumore di un martello contro un'incudine, ossia l'audio dal primo Iron Man quando Tony Stark costruisce la sua prima armatura. Un bell'omaggio all'eroe inaugurale del franchise, che in questo episodio ci lascia per sempre. 

Spider-Man: Far From Home

Due sequenze aggiuntive per la seconda avventura in solitario del Tessiragnatele: la prima parte da dove finiva il film vero e proprio, con Peter Parker e MJ in giro per Manhattan. Il loro idillio viene interrotto da una notizia scioccante: un video postumo di Quentin Beck che darebbe a Spider-Man la colpa di tutto ciò che è accaduto con gli Elementali. Il video, diffuso dal Daily Bugle e da J. Jonah Jameson (interpretato, a sorpresa, da J.K. Simmons), si chiude con la rivelazione pubblica dell'identità segreta di Spidey, e questi esclama "Oh, c..." prima di essere interrotto dal resto dei credits. La seconda sequenza è invece più leggera: scopriamo che Nick Fury e Maria Hill erano in realtà Talos, il leader degli Skrull, e sua moglie Soren sotto mentite spoglie, mentre il vero Fury è in "vacanza" nello spazio dopo gli eventi di Avengers: Endgame. 

To be continued...