Thelma l’unicorno, la recensione: a tutto rock con un film animato adatto a tutti

La recensione di Thelma l'unicorno: il film d'animazione ricorda a grandi e piccoli quanto è importante non fingere di essere qualcun altro, nel lavoro come nella vita. Colorato e spensierato, lo trovate in streaming su Netflix.

Thelma l’unicorno, la recensione: a tutto rock con un film animato adatto a tutti

Quanti film e serie tv ci hanno insegnato a rimanere fedeli a noi stessi, perché una versione alterata prima o poi verrà alla luce producendo più dolori che gioie? L'audiovisivo non si stanca mai di farlo, soprattutto con prodotti indirizzati alla tenera età, proprio per provare a dare un imprinting positivo, nonostante le pieghe della nostra società votata all'immagine. Questa "missione" nella vita di tutti i giorni può diventare quasi utopistica, una meteora, rara quasi quanto un unicorno, leggendario cavallo con un corno magico che, almeno per quanto ne sappiamo, non esiste. A coniugare questi due concetti ci pensa Thelma l'unicorno, il film d'animazione arrivato su Netflix che si presenta come il perfetto intrattenimento per tutta la famiglia, e che vuole insegnare ai più piccoli ad essere se stessi, e ricordare ai più grandi di rimanere tali.

Una trama più unica che rara

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Thelma il pony da cui parte la storia del film

La trama di Thelma l'unicorno è semplicissima eppure efficace. Siamo in un mondo in cui umani e animali vivono in simbiosi e si comprendono a vicenda. Nonostante il titolo, Thelma è un vecchio pony da ranch che ha grandi sogni da palcoscenico, di esibirsi finalmente allo Sparklepalooza (ovviamente una strizzata d'occhio al Lollapalooza) insieme ai suoi vecchi amici nonché membri della band che hanno fondato, The Rusty Buckets. L'occasione si presenta ma i giudici li rimandano a casa perché non hanno la stoffa per stare sotto i riflettori, o meglio non possiedono l'aspetto giusto. Caso vuole che, per una serie di circostanze, il pony diventa... un unicorno! Come? Grazie ai brillantini, colori e ad una carota sulla fronte. Et voilà, ecco nascere Thelma l'unicorno.

Essere se stessi

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La vecchia talent scout cieca è uno dei personaggi più simpatici della pellicola

Fin da subito è facile intuire dove andrà a parare il film, ma questo non lo rende noioso o poco avvincente, soprattutto grazie a caratterizzazione dei personaggi e ritmo del racconto, a tempo di musica rock e pop. Thelma si farà confondere dalle luci della ribalta e da un manager truffaldino che vuole cambiare ciò che è realmente perché pensa che sia ciò che il pubblico vuole. Lei stessa si auto-convince che l'unico modo per essere guardata e notata dalla gente - uomini o animali che siano - e sentirsi speciale, sia diventare qualcun altro e non rimanere se stessa. Un insegnamento estremamente prezioso, che prima i suoi amici di vecchia data, appassionati di Dungeons & Wagons (una delle tante simpatiche storpiature della realtà presenti nella pellicola) e poi una talent scout cieca ma dall'orecchio infallibile provano a farle comprendere.

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Grazie ad un incidente nasce Thelma l'unicorno

La musica non è immagine ma suono, e soprattutto oggi questo concetto prezioso ha ancora più valenza, circondati come siamo dai social media e da cantautori che si vendono più per come vogliono apparire che per ciò che hanno da dire. C'è anche una riflessione sottesa all'intelligenza artificiale, che non potrà mai battere i testi delle canzoni scritte non solo con la testa ma soprattutto con il cuore, anche perché vale sempre il motto traslato "canta di ciò che conosci". Tanti i villain che si mettono contro il romanzo di formazione della protagonista: tra questi anche una balena idolo pop dei teenager e la sua succube agente.

Un'animazione musicale

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Thelma e il suo fidato amico, che le farà da guida

A proposito di canzoni, Thelma l'unicorno si presenta a tutti gli effetti come un film musical, con vari momenti cantati e ballati non solo dalla protagonista e la sua band ma anche dagli altri personaggi per esprimere ciò che sentono. Forse un po' troppi, per una pellicola che poteva mantenersi semplicemente sul lato musicale della vicenda raccontata, attraverso i brani potenzialmente replicati dai giovani spettatori poiché doppiati in italiano. L'animazione invece richiama fortemente quella della Illumination, con grandi dislivelli nella conformazione fisica dei personaggi che permette di giocare con il loro physique e con la comicità che ne deriva, non sempre riuscendo da parte dei registi Jared Hess (Napoleon Dynamite) e Lynn Wang (Unikitty!). Anche i colori sono ovviamente specchio del racconto e quindi contrappongono quelli vivacissimi e brillanti che rappresentano i mitologici animali col corno, a quelli del quotidiano nel ranch di Thelma, tenui e poco sgargianti. Insomma, pronti a immergervi, tra lustrini e arcobaleni, in una storia che ha almeno due strati di lettura a tempo di musica?

Conclusioni

Chiudiamo la recensione di Thelma l’unicorno confermando come si tratti di un film d’animazione in streaming per tutta la famiglia che parte da un concetto forse abusato nel cinema per colorarlo e musicarlo – anche se eccessivamente – dell’insegnamento più prezioso che c’è, e che non dovremmo mai dimenticare, nemmeno da adulti, soprattutto nella società dell’immagine contemporanea.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
4.0/5

Perché ci piace

  • La caratterizzazione dei personaggi, a partire dalla protagonista.
  • Il concetto, anche se già affrontato, dell’importanza di rimanere se stessi.
  • I colori e il ritmo della pellicola.

Cosa non va

  • Il mondo che viene raccontato è uno strano ibrido tra umani e animali.
  • I momenti musical sono forse troppi ed era meglio rimanessero semplicemente musicali.
  • L’animazione in stile Illumination non convince completamente.